valeria golino tom cruise

VALERIA GOLINO A RAI RADIO2 RIFILA UN’ALTRA PICCONATA AL FEMMINISMO AGGRESSIVO: "#METOO? SONO STATE DETTE MOLTE SCIOCCHEZZE E SONO STATE PRESE DELLE DECISIONI AFFRETTATE - RAIN MAN? TOM CRUISE SUL SET MI PORTAVA BIGLIETTI E REGALI, MA NON CI HA MAI PROVATO. ERA UN RAGAZZO DI 26 ANNI BELLO COME IL SOLE, SE L'AVESSE FATTO NON MI AVREBBE INFASTIDITO…"

Da “I Lunatici” Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici

 

VALERIA GOLINO TOM CRUISE

Valeria Golino è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni giorno dall'1.30 alle 6.00 del mattino.

 

Valeria Golino ha parlato del suo ultimo film, Euforia: "Nel complesso c'è stata molta benevolenza verso questo film da parte di chi l'ha visto. Una benevolenza che mi ha emozionato. E' stato sorprendentemente ben accolto, sia da cinefili che dal pubblico. Tutti sono stati estremamente generosi nei loro commenti. Poi sicuramente ci saranno persone a cui non è piaciuto, ma non me lo sono venuti a dire. Scamarcio e Mastandrea? Insieme si potenziano.

 

valeria golino dirige euforia

Sono due attori magnifici con due energie molto diverse che insieme diventano complementari. Sono sorprendenti da vedere e da sentire, dirigerli è stato quasi sempre bello, qualche volta quando facevano i discoli ho dovuto fare la regista. Si sono molto divertiti sul set e anche io con loro.

 

Sono due discoli, ma allo stesso tempo hanno un modo di stare sul set che è anche molto simile. Un modo che sembra scanzonato, quasi superficiale, come se gliene fregasse poco, ma invece è il loro modo di concentrarsi. Si distraggono, giocano con gli altri, fanno finta di non essere veramente interessati, quando invece sono molto attenti e anche molto istintivi nel loro modo di reagire".

valeria golino e alba rohrwacher 8

 

Sul #metoo: "Questo movimento a qualcosa sta servendo, forse nel campo del lavoro. Penso che il fatto che se ne parli molto sia importante. Che si parli dell'uguaglianza cui tutte le donne aspirano nel mondo del lavoro. Poi ci sono tanti argomenti, alcuni dei quali sono più difficili sia da legiferare che da affrontare. Forse sono state dette anche molte sciocchezze e sono state prese delle decisioni azzardate. Era inevitabile che succedesse, i cambiamenti nella società avvengono anche facendo degli sbagli, anche a scapito di tante persone. Ci sono state anche delle esagerazioni, nel costume quotidiano si è stati un po' troppo giustizialisti".

 

In questi giorni ricorrono i 30 anni di Rain Man: "E' ancora un film che si lascia guardare, non è così datato come altre pellicole, che magari invecchiano prima. Lui regge. Io ero giovane, quasi piccola direi. Non me ne accorgevo all'epoca di essere così piccola. Rivedendomi mi faccio quasi tenerezza. Ma dove credevo di andare, questo mi viene da chiedermi. Da giovane attrice ero un po' cialtrona, ero l'unica cialtrona su quel set su cui erano tutti preparatissimi, bravissimi, disciplinatissimi.

VALERIA GOLINO E DUSTIN HOFFMAN

 

Un po' quel film mi ha insegnato che questo lavoro non è solo istinto e inconsapevolezza. Ho iniziato da lì in poi ad essere più seria nelle mie scelte. In questo senso mi è servito, è stato pedagogico. Tom Cruise? Mi portava dei regalini, dei bigliettini sul set, era galante, gentile, ma non mi corteggiava, non ci stava provando. Era sposato, sembrava innamorato di sua moglie anche se poi dopo meno di un anno hanno divorziato. Con me era gentile, dolce, affettuoso, per niente marpione. Poi era un ragazzo di 26 anni, bello come il sole, anche se fosse stato un marpione forse non ci sarebbe stato nulla tra di noi ma non sarebbe stato un fastidio, non l'avrei denunciato..."

valeria golino a cannes 2valeria golino valeria golino cannes 2016 serata inaugurale abito valentinovaleria golinoValeria Golino (Greenpeace)-2VALERIA GOLINOVALERIA GOLINO E DUSTIN HOFFMAN

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)