don gabriele martinelli

VATICANO-ANO-ANO - PERSINO NELLA SACRESTIA DELLA BASILICA DI SAN PIETRO SAREBBERO AVVENUTI ABUSI SESSUALI TRA DUE RAGAZZI QUASI COETANEI, ENTRAMBI EX STUDENTI AL PIO COLLEGIO OPERA DI DON FOLCI, IL PRE-SEMINARIO VATICANO - DON GABRIELE MARTINELLI ESIGEVA DALLA VITTIMA, SUO COETANEO DI SEI MESI PIÙ GIOVANE, PRESTAZIONI SESSUALI, IN PIÙ OCCASIONI, CON UNA MEDIA DI DUE VOLTE LA SETTIMANA…

Franca Giansoldati e Giuseppe Scarpa per “il Messaggero”

 

san pietro

Persino nella sacrestia della basilica di San Pietro. Persino lì, in quel luogo sacro e inviolabile, sarebbero avvenuti degli abusi sessuali tra due ragazzi quasi coetanei, entrambi ex studenti al pio collegio Opera di Don Folci, il pre-seminario vaticano, situato a due passi da Santa Marta, finito al centro di due differenti inchieste, una vaticana e l'altra avviata dalla Procura di Roma.

 

Dagli elementi in mano ai magistrati italiani si fa riferimento a reati continuati relativi a violenze che si sarebbero sviluppate in un tempo ampio, attraverso imposizioni, abuso d'autorità, costrizioni, sudditanza psicologica tali da rendere la vittima - L.G. - impossibilitata a reagire con forza e autonomia.

DON GABRIELE MARTINELLI

 

LA STRUTTURA EDUCATIVA

Ad aggravare il quadro di tormento ci sarebbe stata anche la condizione di libertà limitata della vittima, visto che la struttura educativa è una specie di convitto in cui tante famiglie (soprattutto del Nord Italia) mandano i propri figli in modo che possano frequentare gratuitamente il San Pio X, uno dei licei privati più prestigiosi di Roma. Ogni mattina i ragazzi escono per le lezioni e rientrano di pomeriggio varcando il confine di Stato - per studiare, partecipare alle funzioni liturgiche del Papa e coltivare la eventuale futura vocazione sacerdotale.

 

È in questa cornice, evidentemente sotto uno scarso controllo, che sono andate a svilupparsi amicizie morbose, legami malati e quasi patologici sfuggiti di mano agli educatori che non sono riusciti a riportare alla normalità. L'allora rettore del pre seminario, monsignor Enrico Radice, viene ritenuto responsabile di omissioni proprio per non aver fermato quelle violenze. Si parla anche di rapporti completi tra adolescenti.

 

Quattro giorni fa il tribunale vaticano ha chiesto il rinvio a giudizio di due preti, don Gabriele Martinelli, il presunto abusatore, all'epoca dei fatti era ancora studente, oggi sacerdote ammesso ai sacri ordini e consacrato dalle autorità ecclesiali; e don Radice. Entrambi erano stati ascoltati nei giorni scorsi.

 

PRETI SESSO

La settimana prima, invece, con una contemporaneità che forse potrebbe spiegare l'annuncio del Vaticano, la magistratura italiana ha effettuato una perquisizione nella casa di don Martinelli, in un paesino del comasco, per prelevare messaggi e conversazioni utili al caso, file audio, video, e documenti cartacei. Non solo.

 

La Procura di Roma ha anche inoltrato la domanda di rogatoria internazionale in Vaticano ai fini di un processo in Italia. I reati contestati sono pesanti. Violenza continuata e abuso di autorità contestati nel periodo in cui Martinelli è maggiorenne, mentre gli altri episodi relativi a quando era minorenne sono stati stralciati e inviati alla Procura dei minori.

DON GABRIELE MARTINELLI

 

Si è trattato «di un disegno criminoso» che portava Martinelli, all'epoca minore ad esigere dalla vittima, suo coetaneo di sei mesi più giovane, «prestazioni sessuali, in più occasioni, con una media di due volte la settimana, iniziando le condotte fin dal primo settembre 2006; fatti per i quali procede la Procura».

 

Gli episodi sarebbero avvenuti all'interno del pre seminario e nelle aree limitrofe «in particolare nelle camerate, nella camera singola di Martinelli, nonché in altri luoghi dentro la Città del Vaticano, tra cui la sacrestia della basilica di San Pietro».

 

I PRETI E IL SESSO

Il quadro complessivo che sembra affiorare dalle carte e da diverse testimonianze, a proposito dell'ambiente circostante al convitto dei chierichetti, mostra di avere una dinamica non sempre lineare, come del resto provano anche alcune lettere anonime e ricattatorie che arrivarono in Segreteria di Stato già nel 2012 per descrivere comportamenti immorali e una sorta di giro gay parallelo che gravitava su San Pietro, e che difficilmente si concilia con un ambiente sacro. Per i magistrati italiani si tratta ora di ricostruire quelle relazioni e non sarà facile. L'omertà sembra contrassegnare la vita interna, così come la scarsa trasparenza.

 

UN ALTRO ALLIEVO

DON GABRIELE MARTINELLI

I vertici dell'istituto Don Folci, tuttavia, hanno sempre smentito con forza che vi siano stati abusi sessuali di qualsiasi natura all'interno, minimizzando e sconfessando anche le dichiarazioni di un altro allievo coinvolto, Kamil Jarembowki. Questo ragazzo entrato nel preseminario nel 2009 all'età di 13 anni venne allontanato per comportamenti immorali nel 2013. Fuggì dal preseminario per raggiungere un amico in Veneto, un altro ex alunno, per poi essere riammesso nella scuola previo impegno a mantenere fede alla vita comunitaria.

 

Gianluigi Nuzzi

È lui ad avere parlato con Gianluigi Nuzzi, il primo ad avere raccolto la testimonianza di Kamil che ha dato il via a tutto il filone di inchiesta. Due anni fa in Vaticano ci fu una riunione piuttosto burrascosa in cui si decise se procedere o meno per diffamazione contro Nuzzi per la pubblicazione del libro. Ma memori dei problemi che avevano dato i due processi precedenti di Vatileaks 1 e Vatileaks 2 si decise di lasciare correre. Adesso però i nodi sembrano essere arrivati al pettine.

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…