XENOFOBO E FILO-PUTIN: CHI È L’UOMO CHE HA FATTO SVOLTARE L’AUSTRIA A DESTRA – L'ASCESA DI HERBERT KICKL, LEADER DI FPOE, IL PARTITO DI ULTRADESTRA CHE ALLE EUROPEE HA CONQUISTATO IL 25,7% DEI VOTI. ALLE ELEZIONI DI SETTEMBRE PUNTA A DIVENTARE CANCELLIERE – GIÀ GHOST-WRITER DI JOERG HAIDER, DA MINISTRO DELL'INTERNO, NEL 2017, PROPOSE “DI CONCENTRARE I MIGRANTI IN UN SOLO LUOGO”, EVOCANDO I CAMPI DI CONCENTRAMENTO – I RAPPORTI CON LA RUSSIA E LE SUE “MANOVRE” PER CONTROLLARE L'INTELLIGENCE ANTITERRORISMO…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”

 

HERBERT KICKL HERBERT KICKL

«Come può qualcuno che nasconde tanta sporcizia chiamarsi Ariel?». All'inizio degli anni Duemila, Joerg Haider gela l'Austria. Ariel è un famoso detersivo. E il leader dell'ultradestra austriaca Fpoe gioca con l'assonanza con il nome del capo della comunità ebraica di Vienna, Ariel Muzicant. L'insulto antisemita suscita un'ondata di indignazione.

 

Pochi sanno che quella frase è stata scritta dal ghostwriter del leader del Fpoe. Un ex studente di filosofia dall'aria insignificante con una segreta passione per la legione straniera e le confraternite estremiste: Herbert Kickl. In quei turbolenti anni della coabitazione a Vienna tra i popolari della Oevp e la Fpoe, Kickl inventa per Haider un'altra espressione che si imprime nella memoria nazionale.

 

HERBERT KICKL HERBERT KICKL

Quando il presidente francese Jacques Chirac spinge per infliggere le sanzioni europee all'Austria per aver sdoganato l'ultradestra al governo, conia per il presidente francese l'insulto "Napoleone da taschino".

 

Da allora, Kickl ha fatto parecchia strada. E domenica ha festeggiato uno storico sorpasso. Per la prima volta dalla fondazione del partito, negli anni '50, la Fpoe che lui guida da tre anni è arrivata prima conquistando il 25,7% dei voti. E a settembre, può sognare di diventare cancelliere.

 

HERBERT KICKL HERBERT KICKL

Per anni, Kickl è stato un uomo nell'ombra. All'inizio degli anni 2000, quando Haider lascia il partito, lui decide di restare nella Fpoe e di dare una mano a un astro nascente: Heinz-Christian Strache. È Kickl a ispirare la sua radicale svolta islamofoba, a inventarsi slogan come "Daham statt Islam" ("Patria invece di Islam") o "Deutsch anstatt ‘Nichtverstehen'" ("Tedesco invece di ‘Noncapisco'"). […]

 

Nel 2010 aggredisce un cronista sibilando «non saremo mai d'accordo se lei intende attribuire alle Waffen-SS una colpa collettiva». È appena il caso di ricordare che la Fpoe fu cofondata da ex membri delle Ss come Anton Reinthaller.

 

L'eventualità che Kickl possa diventare cancelliere è una prospettiva che spaventa molti, in Austria. Anche perché è già stato al governo come ministro dell'Interno del governo di Sebastian Kurz (Oevp). Neanche 24 ore dopo il giuramento, nel 2017, dice che «bisogna concentrare tutti i richiedenti asilo in un posto».

 

HERBERT KICKL HERBERT KICKL

La frase fa rabbrividire l'Europa, e Kurz comincia a capire di aver commesso un errore. Ma Kickl va avanti come un treno, dichiara «guerra al '68», che «ha minato lo Stato e la famiglia». E la famiglia è per lui rigorosamente eterosessuale. Denuncia la «follia ecologista», minaccia di ignorare il diritto di asilo. Soprattutto, fa accordi con la "Russia unita" di Vladimir Putin e, secondo numerose inchieste giornalistiche, ne diventa la longa manus.

 

Nel 2018, Kickl organizza un blitz della polizia nel Bvt, l'intelligence antiterrorismo, per intimidire il capo dei servizi Peter Gridling. Uno scandalo che assume rilevanza internazionale quando emerge che la polizia ha sequestrato dati classificati e delicatissimi. Tanto che le altre agenzie internazionali interrompono ogni comunicazione con Vienna.

 

il ministro dell'interno austriaco herbert kickl il ministro dell'interno austriaco herbert kickl

Una vicenda che si intreccia con il più grande scandalo finanziario e spionistico degli ultimi anni, quello dell'austriaco Jan Marsalek, ex direttore finanziario di Wirecard e da decenni spia importante di Putin. Scopo del raid organizzato da Kickl era quello di screditare e decapitare l'intelligence e infiltrarla con agenti di Mosca.

 

[…] Quanto agli innumerevoli scandali che lo hanno travolto in questo quarto di secolo, Loew spiega che «è come con Donald Trump: ai suoi elettori non interessano gli scandali, nulla scalfisce la loro rabbia e la loro fiducia in Herbert Kickl».

HERBERT KICKL HERBERT KICKL

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, DA UNA PARTE, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?