cacciari dito medio

CACCIARI: "DAL VIRUS LA SPINTA CHE TRASFORMERÀ LA SOCIETÀ. È COME NEL 1929, MA QUESTA VOLTA LA RIVOLUZIONE RIGUARDERÀ L'ESSENZA DEL CAPITALISMO. CI SONO SETTORI DISTRUTTI E ALTRI, COME IL SISTEMA DEI BIG DATA E L' E-COMMERCE, CHE STANNO REALIZZANDO GUADAGNI STREPITOSI - IL REDDITO DI CITTADINANZA? UN' IDEA NECESSARIA. IL SINDACATO SPARISCE CON IL LAVORATORE CHE RESTA A CASA: LAVORA IL DOPPIO E COSTA ALL' AZIENDA LA METÀ” – E SULLA DEMOCRAZIA…

Francesco Bei per la Stampa

 

massimo cacciari a otto e mezzo 1

Il Coronavirus come «formidabile acceleratore» di una gigantesca trasformazione del capitalismo, una rivoluzione che «investirà in maniera irreversibile il lavoro» e determinerà non solo il destino personale di milioni di persone, ma la stessa possibilità di sopravvivenza della democrazia. Di fronte alla pandemia, il filosofo Massimo Cacciari osserva questo Primo Maggio senza lavoro come l' alba di una nuova era. Gravida di incognite e pericoli per il mondo come l' abbiamo conosciuto finora.

 

Non possiamo che iniziare dall' Organizzazione mondiale del lavoro: dicono che un miliardo e mezzo di persone - la metà degli occupati del pianeta - potrebbe perdere i propri mezzi di sussistenza a causa del Covid. È davvero questa la dimensione della crisi che stiamo vivendo?

«È come nella Grande Crisi del 1929, solo che stavolta stiamo assistendo un cambiamento profondo dei rapporti di forza all' interno del capitalismo e tra Capitale e Lavoro. Ci sono settori distrutti e altri, come il sistema dei Big Data e l' e-commerce, che stanno realizzando guadagni strepitosi. Il gioco prevede vincitori e vinti».

 

Gli sconfitti chi sono?

cacciari

«Non c' è dubbio che la crisi del Coronavirus abbia portato alle estreme conseguenze tendenze già in atto da tempo. Si è rivelata come un formidabile acceleratore della trasformazione del lavoro e della sostituzione della attività umane più "meccaniche" con la tecnologia. La velocità del cambiamento è tale che rende quasi impossibile governarlo e dirigerlo. Quale politica è in grado di farvi fronte?».

 

Appunto, la democrazia non rischia di restarne schiacciata insieme al lavoro?

«C' è da temerlo. Se in pochi mesi in Italia raddoppia il numero già alto dei disoccupati, si pongono problemi sociali ed economici gravissimi. Si impone l' esigenza di immaginare interventi assistenziali poderosi. Il Reddito di cittadinanza, nonostante tutte le critiche, si è dimostrato un' idea necessaria, perché la tendenza è quella».

 

È possibile che almeno una parte di questi milioni di lavoratori si possa reimpiegare nei settori della cura alla persona, nella scuola, nella sanità?

«È quello che va fatto. Ma se vuoi permettere alle persone di reinventarsi nel campo dei servizi ti devi porre il problema delle risorse, di come fare ad accompagnare in questo percorso chi deve cambiare strada».

 

massimo cacciari (3)

Il pasto non è mai gratis. Lo Stato si può indebitare senza limiti?

«Ovviamente la risposta è no, quindi il passo successivo è chiedere qualcosa in più a quei settori industriali che sono sulla frontiera di queste innovazioni e ne stanno traendo legittimi e grandi profitti».

Il problema è come tassarli, sono quasi tutti all' estero «Infatti deve essere l' Unione europea a lottare senza indugio contro i paradisi fiscali, a partire da quegli Stati canaglia dentro i suoi confini. Se non c' è un sistema fiscale equo, all' altezza della sfida che viviamo, non ne usciamo».

 

Lo Stato come ne esce dalla crisi?

«Parliamoci chiaro, se si può sperare che l' emergenza sanitaria finisca presto, le trasformazioni innescate saranno perenni. Tra queste, lo Stato sarà spinto ad assumere una fisionomia decisionista-autoritaria».

 

Il lavoro e i sindacati che fine faranno?

«Stiamo assistendo in corpore vivi a un esperimento di scomposizione totale dell' organizzazione del lavoro. È la nascita del lavoro virtuale, con il lavoratore che resta a casa sua: ma così lavora il doppio e costa all' azienda la metà. È chiaro che, con i lavoratori soli a casa, anche il sindacato - che già viveva una sua crisi di rappresentanza - sparisce definitivamente».

 

Parliamo di Conte? Il governo come ha gestito questo cigno nero?

MASSIMO CACCIARI

«La risposta del governo è stata occasionale, la vicenda dei "congiunti" dimostra lo stato confusionale che regna. La crisi ha fatto venire alla luce i vizi storici del sistema italiano, a partire dalla fragilità delle Regioni. È evidente che il sistema regionalistico così non funziona e va rivisto. Mi chiedo, ad esempio, se avessimo avuto un Senato delle Regioni ci sarebbe stato questo caos? E con le macro-Regioni?»

 

Glielo richiedo. La democrazia sopravviverà a queste spinte?

MASSIMO CACCIARI

«Dipende. La politica deve mettersi gli stivaloni magici del gatto e dobbiamo tutti sperare che si metta a correre davvero. Perché, se non ce la fa, sarebbe l' infarto delle democrazie liberali e già si vedono i modelli che riscuotono più consenso: la Cina e la Russia sono davanti a noi. La sfanghiamo se tutti i leader europei diventano consapevoli del rischio».

 

Altrimenti?

«Altrimenti finiamo lì».

MASSIMO CACCIARIcacciari a servizio pubblico CACCIARI DITO MEDIO CACCIARI SMORFIE MASSIMO CACCIARI cacciariCACCIARIcacciari CACCIARI

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO