giulio tremonti

CHE SMACCO PER TREMONTI: NON SARÀ PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE FINANZE DELLA CAMERA! L’EX MINISTRO DELL’ECONOMIA SI È TROVATO LA STRADA SBARRATA, E GLI SARÀ DATO IL CONTENTINO DELLA COMMISSIONE ESTERI - LA MAGGIORANZA HA TROVATO UN’INTESA DI MASSIMA SULLA SPARTIZIONE DELLE PRESIDENZE: FRATELLI D’ITALIA NE AVRÀ 12, LA LEGA 7 E FORZA ITALIA 5 – POI CI SONO QUELLE CHE SPETTANO ALL’OPPOSIZIONE: VIGILANZA RAI E COPASIR…

Dal “Sole 24 Ore”

 

GIULIO TREMONTI GIORGIA MELONI

Mercoledì prossimo sono in programma le elezioni dei presidenti delle commissioni di Camera e Senato. La maggioranza ha trovato una sostanziale intesa sulla suddivisione delle poltrone, 14 a Montecitorio e 10 a Palazzo Madama. FdI ne avrà 5 e 7, la Lega 3 e 4, Forza Italia 2 e 3.

 

Secondo quanto emerge dalle ultime trattative, un po' a sorpresa, Giulio Tremonti è destinato a guidare la commissione Esteri della Camera (di cui aveva fatto parte nella 17ma legislatura), mentre quella del Senato spetta a FI, e dovrebbe essere confermata Stefania Craxi. L'ex ministro dell'Economia si sarebbe trovato la strada sbarrata per la commissione Finanze, che andrà a un altro deputato di FdI, Andrea De Bertoldi, Marco Osnato o Ylenja Lucaselli.

 

ANDREA DE BERTOLDI

Quella del Senato sembra destinata all'ex ministro leghista Massimo Garavaglia. La Bilancio della Camera sarà a guida FI, con Roberto Pella mentre quella del Senato andrà a FdI, probabilmente con Nicola Calandrini (i due sono presidenti delle commissioni speciali, in funzione in attesa di quelle permanenti).

 

Secondo l'intesa, la Lega avrà la presidenza della Affari costituzionali della Camera (Igor Iezzi), e FdI quella del Senato (Alberto Balboni o Marcello Pera). Al partito di Matteo Salvini anche la commissione Giustizia del Senato (Giulia Bongiorno), e quella Industria di Palazzo Madama (Roberto Marti).

nicola calandrini giulio tremontiMASSIMO GARAVAGLIA. MASSIMO GARAVAGLIA. il ritorno di giulio tremonti alla camera

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI