DAGOREPORT
Beppe Grillo ha la cotenna durissima: non vuole mollare la presa sul Movimento. Il video di ieri sera https://www.youtube.com/watch?v=2_-017Grk_U è servito a smorzare la tempesta che stava montando nel laghetto grillino ma non è un segno di resa.
BeppeMao ha fatto capire che ora vuole sedersi sulla sponda del fiume e aspettare. Come ogni generale sul campo di battaglia, prima della prossima mossa, ha bisogno di capire di quali e quante truppe dispone. In altri termini, deve prima capire chi sta con lui e chi è pronto a scaricarlo.
Se dovesse avere al suo fianco un terzo dei senatori e la metà dei deputati, allora andrà allo scontro con Conte, senza indietreggiare di un millimetro. E' ancora il Garante, è pur sempre il fondatore, ha la proprietà del simbolo, si è autoproclamato "Elevato" e autocertificato visionario: il suo ego non è disposto a compromessi.
Grillo è in piena modalità "tortellone", molto ripieno di sé. Se la consistenza delle sue schiere, invece, fosse talmente esigua da consigliare un passo indietro, Grillo dovrà rinculare e cedere. A quel punto potrebbe accontentarsi di piazzare Luigi Di Maio ("L'unico che non mi ha mai tradito") come vice di Conte. Una nomina di "garanzia" per sedare la minoranza interna.
E Conte? Ha sguinzagliato il ciuffo catramato proclamando ai quattro venti che il suo progetto politico "non rimane nel cassetto per la contrarietà di una persona sola". Bene, e quindi: 'sto partito lo famo o non lo famo?
L'Avvocato di Padre Pio, notoriamente un "cuor di mozzarella", indeciso a tutto, trema all'idea di imbastire un suo partitello, come vaticina un giorno sì e l'altro pure il Re magio Marcolino Travaglio, con agnellino sulle spalle e incenso in penna. Un "partito di Conte", strombazzato e annunziato dalle Casalinate apparse sui quotidiani, sembra più un bau-bau verso Grillo: una sorta di pistolino puntato alla tempia del comico-padrone che non vuole mollare l'osso del potere.
beppe grillo giuseppe conte luigi di maio
Ma è una vera minaccia? Come scrive oggi "il Messaggero", l'80% degli elettori M5s (sondaggio Swg), è schierato con Conte contro il centralismo di Grillo. Ma il sostegno deve diventare consenso e il consenso, voti.
La trasmutazione automatica non è stata ancora brevettata e Amazon non la consegna a casa. Ne sanno qualcosa Lamberto Dini e Mario Monti, issati in sedia gestatoria fino a Palazzo Chigi, infagottati di loden, ubriachi di lodi e imbrodi e poi affondati sulla tolda di comando dei loro instant-partiti che piacevano molto ai salottini e poco alle piazze.
E poi: chi lo finanzia 'sto partito? Gli schei, i talleri, i tornesi chi li caccia? Il ricchissimo Guido Alpa, fedele consigliori di Giuseppi? Chi fa politica lo sa: senza soldi si vendono sogni e non solide realtà. Per questa ragione l'Avvocato di Padre Pio spera che Grillo venga logorato dal dissenso interno e costretto a miti consigli…
giuseppe conte e rocco casalino
Nel sottobosco M5s, invece, non si pianifica più nulla: è il caos. I sottufficiali grillini sono in pieno delirio lacero-confuso: balcanizzati, divisi e su fronti opposti anche se alleati.
Il contiano Patuanelli non è un fan di Mario Draghi ma il contiano D'Incà, sì. Bonafede difende la sua riforma e lo stop alla prescrizione mentre il neo-garantista Di Maio si è accodato al ministro Cartabia. "Tontinelli" è anti-Draghi ma sta con Grillo.
E poi c'è il veleno che circola abbondante tra chi il Movimento lo conosce e non vedeva l'ora di regolare i conti.
L'ex grillino Pizzarotti, sindaco di Parma, lancia la sua stilettata: "Questa ribellione di qualche cosiddetto 'big' nei confronti di Grillo è un po' sospetta. Anche perché, in un contesto rinnovato, il limite dei due mandati andrebbe a cadere…Di Maio e Fico finora non si sono espressi? Non possono tacere in eterno. Anche da loro mi aspetto scelte figlie esclusivamente di calcoli politici personali".
stefano patuanelli matteo salvini giuseppe conte
I prossimi giorni serviranno per gli aggiustamenti tattici, i riposizionamenti, le giravolte e i contorsionismi con supercazzola. Il finale di partita sarà deciso anche dal "peso" dei due schieramenti? Quante divisioni ha Grillo? E Conte? Ah, saperlo…
M5S: DEPUTATI SI SFOGANO, NO ALLE TIFOSERIE
(ANSA) - I deputati M5s si sfogano in assemblea dopo aver assistito allo scontro durissimo tra il fondatore e l'ex candidato leader. E si dividono. "Beppe ha chiamato cretino un presidente del consiglio che era sostenuto dal suo partito" avrebbe detto, secondo quanto riferito da chi è presente alla riunione, Riccardo Ricciardi. "Beppe ha fatto il suo show in assemblea ma non ci ha ascoltato. Beppe stai sbagliando tutto!" si sarebbe lamentata anche Gilda Sportiello parlando ai suoi colleghi. Ma non sarebbero molti, si apprende, i deputati che hanno attaccato le decisioni di Grillo.
"Beppe ha fatto la cosa giusta per il motivo sbagliato" avrebbe detto Davide Zanichelli che aggiunge: "ma anche Conte ha fatto un errore dicendo che siamo nel centrosinistra mentre noi siamo post ideologici". Ma i sospetti reciproci, anche rispetto ad una certa dose di "scouting" per capire chi sosterrebbe Conte, si incrociano.
"C'era qualcuno che già lavorava a questa scissione da tempo?" avrebbe domandato Luigi Gallo. Sono molti quindi gli inviti a ritrovare l'unità. "Se andiamo verso la spaccatura conteremo sempre di meno" mette in guardia Giovanni Vianello che avrebbe invitato a non lasciarsi andare alle "tifoserie". "Per una volta chiediamo noi a Beppe e Giuseppe responsabilità. Vediamoci e capiamo come difendere un sogno comune" l'invito all'unità di Stefano Buffagni ed anche Federico D'Incà ha chiesto di provare a "rimettere insieme le parti".
GRILLO VS CONTE, CON CHI STANNO I GRILLINI? - L'80% DEGLI ELETTORI M5S E' CON L'AVVOCATO DI PADRE PIO (MA IL CONSENSO NON SEMPRE PORTA VOTI, COME DIMOSTRA IL CASO DI MARIO MONTI) - PIU' "L'ELEVATO" È PROVOCATORIO, DIVISIVO, POLITICAMENTE SCORRETTO, PIU' LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO È UNO ZELIG CHE SI FA CONCAVO E CONVESSO - OGGI I DATI DI GRADIMENTO DI GRILLO SONO INFERIORI ANCHE A QUELLI DELLO STESSO MOVIMENTO CHE AVEVA FERMATO IL PROPRIO ELETTORALE (FERMANDOSI AL 15%) DOPO L'INCORONAZIONE DI CONTE LEADER…