Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni www.repubblica.it
Domenica alle sei di pomeriggio, poco dopo gli exit poll, l’Afd brandeburghese aveva già acceso la musica per festeggiare il trionfo elettorale in un locale affittato a Potsdam. E dalle casse è rimbombato quasi subito un brano dal ritmo trash e dal refrain tanto stupido quanto agghiacciante:
“E adesso andiamo, adesso li deportiamo, li deportiamo tutti”. In un video di quei momenti, si vede chiaramente Anna Leisten, capa dell’organizzazione giovanile dell’Afd in Brandeburgo, che canta i versi razzisti, e che alza insieme ad altri militanti estasiati un cartello con la scritta “deportiamoli a milioni”. Intorno, parecchi funzionari dell’Afd, bevono birra e sembrano divertiti dalla canzone. [...]
Quest’estate un’altra canzone razzista aveva suscitato un’ondata di indignazione: nell’isola ‘dei ricchi’ Sylt, qualcuno aveva ripreso una manciata di istanti di una festa in cui un gruppo di ragazzi cantava a squarciagola “la Germania ai tedeschi, fuori gli stranieri” sul ritmo di un noto brano da discoteca, "L’amour Toujours" di Gigi D'Agostino.
I proprietari del locale avevano denunciato i protagonisti del video, il cancelliere Olaf Scholz aveva definito “schifoso” l’episodio, la ministra dell’Interno Nancy Faeser aveva stigmatizzato “il profondo razzismo” che emergeva da quell’episodio. Nel video si vede anche un uomo che con due dita sulla bocca imita i baffi di Hitler e alza il braccio destro in un accenno di saluto nazista.
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