DAGONOTA - PIU' MELONI SI SPOSTA AL CENTRO E PIU' SALVINI PENDE A DESTRA - L’ATTIVISMO DELLA PREMIER FA INCAZZARE FORZA ITALIA E MORTIFICA TAJANI: UNA VOLTA ERA LUI IL TRAMITE CON MANFRED WEBER E IL PPE ORA INVECE VIENE SCAVALCATO (IL TEDESCO PARLA DIRETTAMENTE CON DONNA GIORGIA) - WEBER SPERA IN FRATELLI D'ITALIA PER PRENDERE IL POSTO DI URSULA VON DER LEYEN ALLA COMMISSIONE UE E PER RITORSIONE TAJANI SPINGE PER LA CONTRO-CANDIDATURA DI ROBERTA METSOLA

-

Condividi questo articolo


1. DAGONOTA

salvini balla con marine le pen salvini balla con marine le pen

Il sismografo della politica registra da mesi lo spostamento tettonico di Giorgia Meloni e dei suoi Fratelli d’Italia verso il centro. E più gli ex missini cercano di trasformarsi in conservatori, più gli alleati della Lega pendono verso destra.

 

A riprova di questo ci sono le dichiarazioni di oggi, con cui fonti del Carroccio negano, all’ANSA, di voler cambiare gruppo al Parlamento europeo, confermando invece di voler restare con Marine Le Pen e la ridotta dei sovranisti all’interno di Identità e Democrazia.

 

In questa transizione verso il centro, però, la Ducetta ha pestato i piedi a Forza Italia. Il partito del Cav. si è sempre sentito il perno moderato, euro-responsabile e liberale dell’alleanza di centro-destra. Non solo: ha sempre rivendicato per sé la veste di ambasciatore a Bruxelles e unico partito in grado di accompagnare verso il Ppe i due ingombranti alleati sovranisti, Salvini e Meloni.

 

MANFRED WEBER INCONTRA GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI - 11 NOVEMBRE 2022 MANFRED WEBER INCONTRA GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI - 11 NOVEMBRE 2022

La mossa di Donna Giorgia, e la sua crescente forza elettorale, hanno via via sfilato ai Berluscones potere di mediazione. Non è un caso che il ministro degli esteri, Antonio Tajani, sentitosi scavalcato, abbia smesso di scodinzolare felice ai piedi di Palazzo Chigi: era lui il tramite con Manfred Weber (suo amico), mentre ormai invece il politico tedesco ha un canale diretto con Giorgia Meloni.

 

Come biasimarlo, d’altronde: il presidente del Ppe ha capito che, alle prossime elezioni europee, la sua ambizione di prendere il posto di Ursula Von Der Leyen potrà realizzarsi solo con il supporto di Fratelli d’Italia, che avrà un peso elettorale e numerico (al Parlamento Ue) infinitamente superiore a quello degli azzurri.

 

antonio tajani roberta metsola antonio tajani roberta metsola

Per ritorsione, Tajani ha iniziato a incoraggiare Roberta Metsola: la presidente maltese del Parlamento europeo sogna di essere candidata alla presidenza della Commissione, in alternativa proprio a Weber.

 

Ps. Si vocifera che Tajani sia tentato dall’idea di farsi nominare presidente di Forza Italia al posto di Silvio Berlusconi. Ma al solo profilarsi di questa ipotesi, i ronzulliani hanno avuto un colpo apoplettico e si sono opposti.

 

 

2. FONTI LEGA AL PE, CAMBIARE GRUPPO POLITICO NON È PRIORITÀ

URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI

(ANSA) – "La priorità della Lega è cambiare l'Ue, non il gruppo politico europeo. Con il massimo impegno per difendere gli interessi degli italiani contro questa Europa dell'ideologia green che colpisce le auto, le case e i risparmi dei cittadini, che vuole Nutriscore e carne sintetica e che lascia sola l'Italia davanti alla pressione degli sbarchi." Lo sottolineano fonti della delegazione della Lega all'Eurocamera. " Al lavoro per costruire un'alternativa alla sinistra che da anni malgoverna a Bruxelles e per rendere la Lega sempre più protagonista in Europa con le proprie battaglie a tutela di imprese, lavoratori e famiglie, aggiungono.

 

matteo salvini e marine le pen matteo salvini e marine le pen

3. IL CROCEVIA DELLA LEGA PER LE ALLEANZE IN EUROPA

Estratto dell’articolo di Massimo Franco per il “Corriere dela Sera”

 

Sorprende il limbo europeo nel quale la Lega continua a galleggiare. Ieri il vertice del partito doveva decidere quale collocazione scegliere in termini di alleanze. Dopo una discussione di tre ore senza esito, il leader Matteo Salvini è stato costretto a riconvocare il Consiglio federale per la fine del mese di maggio.

 

La componente di chi vuole rimanere nel gruppo al quale aderiscono la destra francese di Marine Le Pen e quella tedesca di Alternative für Deutschland, entrambe fortemente antieuropeiste, non si è piegata. E non si tratta di personaggi di secondo piano. Il capofila dello status quo sarebbe Lorenzo Fontana, presidente della Camera e dunque terza carica dello Stato.

 

lorenzo fontana matteo salvini lorenzo fontana matteo salvini

Avrebbe detto che l’elettorato europeo sta smottando a destra. E dunque, uscire dal gruppo Identità e Democrazia disorienterebbe gli elettori: sebbene la Lega a Bruxelles sia rimasta isolata dopo il risultato trionfale del 2019. Nel silenzio tattico di Salvini, è stato obiettato che far parte del governo italiano e rimanere con gli estremisti nell’Ue sarebbe incoerente.

 

Tra l’altro, Meloni guida il gruppo dei conservatori e Forza Italia fa parte del Partito popolare europeo. […] La sensazione, tuttavia, è che anche tra i suoi alleati non si analizzino le conseguenze del mutamento. Le vecchie identità pesano. Il capogruppo leghista alla Camera, Riccardo Molinari, e con lui ministri come Giancarlo Giorgetti e Roberto Calderoli, suggeriscono una virata: tanto più dopo essere stati al governo con il Movimento 5 Stelle, poi con Mario Draghi, e ora con Meloni. Un avvicinamento di fatto alle posizioni del Ppe dovrebbe essere automatico.

giorgia meloni antonio tajani alla camera giorgia meloni antonio tajani alla camera

 

E servirebbe a levigare i sospetti di cripto-putinismo  […]. Ma anche la riunione di ieri conferma che, per quanto dirimente, il tema rimane divisivo: quasi il vertice leghista temesse […] ritrovarsi comunque in una situazione di debolezza. Eppure, a fine maggio qualcosa di più preciso dovrà emergere. Il voto del 2024 non è così lontano.

manfred weber antonio tajani manfred weber antonio tajani ANTONIO TAJANI MANFRED WEBER ANTONIO TAJANI MANFRED WEBER

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA