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PNRR – GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN - VIGNETTA BY LE FRASI DI OSHO
Bang! La Commissione Europea della Sora Ursula ha iniziato a spingere Giorgia Meloni in un vicolo cieco dove non potrà più muoversi. L’Italia è stata infatti bacchettata da Bruxelles per due infrazioni: la normativa sulle concessioni balneari e quella sull’assegno unico. E ha inviato al nostro disgraziato paese un parere motivato, che dà all’Italia due mesi per rispondere e adeguarsi alle norme Ue.
Ma questo è solo l’inizio perché quando i nodi del Mes, Patto di Stabilità, il grave ritardo sul Pnrr, arriveranno al pettine, per la premier coatta di Palazzo Chigi si troverà davanti il muro. E svaniranno nel vento i polveroni (premierato, migranti in Albania, etc.) sollevati per distrarre l’opinione pubblica dalla prima urgenza del paese: la difficile situazione economica.
Una situazione aggravata, giorno dopo giorno, dai costi esorbitanti (e secretati) per sostenere la guerra in Ucraina per invio di armi ed equipaggiamento a Zelensky. Mentre il conflitto Israele-Gaza non impegna le casse dell’Unione Europea ma solo quelle degli Stati Uniti. Aggiungere che il suo alleato (si fa per dire) Matteo Salvini non vorrebbe più sopportare tali costosissime incombenze.
Ormai il conflitto tra la Ducetta e il Truce non è solo in modalità mediatica ma si sta aggrovigliando anche sulle piccole cose di governo: ad esempio, chiama i suoi amici del Viminale e Piantedosi s’incazza. Per non parlare della precettazione dello sciopero generale di domani.
giorgia meloni e matteo salvini.
Meloni non era per niente d’accordo sul braccio di ferro Salvini-Landini, ‘’Matteo teniamoci in disparte’’. Invece il capoccione leghista ha voluto sollevare il suo “polverone” mediatico in risposta allo scippo sulle questione migranti della Ducetta, e ha scelto lo scontro. Anche perché, sotto sotto, sogna di trasformare la Cisl in un “sindacato giallo” per poterla poi controllare.
Un duello tra megalomani, con Forza Italia di Tajani scomparsa dalla scena, mentre la Premier degli Anelli (al naso) è convintissima, tra la perplessità di tutti, di vincere il referendum sulla riforma costituzionale. La gente voterà per me! E ha già anticipato gli slogan del trionfo (la batosta di Renzi non è servita niente…).