DAGOREPORT! – L’INGENUA GIORGIA NON HA CAPITO CHE LA LUNA DI MIELE CON LA CASA BIANCA È A TEMPO: QUANDO BIDEN DECIDERA' DI FINIRE LA GUERRA IN UCRAINA, SE NE SBATTERA' DELLA TURBO-ATLANTISTA MELONI – LA STRATEGIA DI “SLEEPY JOE”: VINCERE LE PRESIDENZIALI DEL 2024 GIOCANDO AL MOMENTO GIUSTO LA CARTA DELLA FINE DELLA GUERRA - E FINCHE' C'E' UN PUTIN AZZOPPATO AL CREMLINO, IMPEGNATO A SILURARE I GENERALI GUERRAFONDAI VICINO A PRIGOZHIN, LA CASA BIANCA NON DARA' ARMI E INTELLIGENCE A ZELENSKY CHE, FURIOSO, E' STATO COSTRETTO A RIMANGIARSI LA FAMOSA CONTROFFENSIVA (E' LA GEOPOLITICA, BELLEZZA!)
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joe biden giorgia meloni vertice nato vilnius 3
Il prossimo 27 luglio Giorgia Meloni volerà A Washington, dove sarà sicuramente riempita di hot-dog e salamelecchi da Joe Biden. Ma l’ingenua Giorgia non ha capito che la luna di miele con la Casa Bianca è a tempo.
Il suo apprezzatissimo ruolo di turbo-atlantista, schiacciatissima sulle posizioni del Pentagono, servirà agli americani fino a quando non verrà siglata la pace in Ucraina.
Quando Biden deciderà di porre fine al conflitto, la “pora Giorgia” perderà la centralità guadagnata nell’ultimo anno e mezzo, grazie alle sue posizioni pro-Kiev.
Gli strateghi di Biden, infatti, hanno un piano di più ampio respiro, nel quale l’Italia, la Polonia, il Regno Unito, solo per citare i più schierati con Zelensky, sono solo pedine di un gioco molto più complesso.
rishi sunak joe biden giorgia meloni jens stoltenberg volodymyr zelensky vertice nato di vilnius
“Sleepy Joe” infatti ha intenzione di provare a vincere le presidenziali del 2024, gettando sul tavolo al momento giusto un asso nella manica: l’annuncio della fine della guerra in Ucraina. Una ciliegina che va poggiata sulla torta solo al momento giusto. E quel momento non è ora.
Lo ha capito Volodymyr Zelensky, che è piuttosto incazzato per i traccheggiamenti americani, e infatti, la tanto strombazzata controffensiva ucraina non si è mai realizzata.
La forza d’urto dell’esercito di Kiev, com’è noto, dipende dai rifornimenti di armi e dalle avanzatissime tecnologie americane, e dalle insostituibili informazioni sul campo raccolte e condivise dalla Cia: senza un convinto supporto a stelle e strisce, il colpo di martello sui russi, da parte degli ucraini, non può essere inflitto.
JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS
Biden non ha alcuna intenzione di accelerare la caduta di Putin, anzi: a Washington hanno tutto l’interesse affinché “Mad Vlad” resti al potere. Meglio un debole tiranno oggi che un Prigozhin fuori controllo domani.
Come ha scritto Lucio Caracciolo sulla “Stampa” di lunedì 17 luglio, “Tra alba e tramonto del 24 giugno, mentre Prigozhin marciava su Mosca, Washington ha dovuto scegliere fra Russia e Ucraina. Ha scelto Russia. Meglio la stabilità della superpotenza nucleare che una guerra civile innescata dal capo del Gruppo Wagner, per cui Kiev entusiasta tifava”.
LE MASCHERE DI PRIGOZHIN E PUTIN
Che la Casa Bianca auspichi una graduale de-escalation del conflitto, invece che una sua intensificazione, è dimostrato dalla visita del Cardinale Zuppi a Washington.
L’inviato speciale di Bergoglio per i negoziati tra Russia e Ucraina, che Putin non ha voluto ricevere a Mosca, è stato accolto da Joe Biden ieri notte: i due hanno parlato per quasi due ore.
Il lavoro diplomatico del Vaticano, sul rientro dei bambini ucraini deportati in Russia, è considerato un tassello preziosissimo per diluire le tensioni in vista di un futuro negoziato.
D’altra parte, si chiedono gli americani: che senso avrebbe forzare la mano sul campo di battaglia, dove i soldati russi stanno mostrando sempre più ritrosia a guerreggiare, soprattutto adesso che i tagliagole della Wagner sono fuori gioco? Perché farlo proprio ora che Putin sta epurando dai vertici militari tutti i generali più guerrafondai, vicini alle posizioni di Prigozhin? Della serie: noi non spingiamo sull’acceleratore, mentre a Mosca tirano il freno.
ZUPPIZARRETA - MEME BY EMILIANO CARLI
CONCLUSO L'INCONTRO TRA BIDEN E L'INVIATO DEL VATICANO
(ANSA) - L'incontro alla Casa Bianca tra Joe Biden e l'inviato del Vaticano per la pace in Ucraina, il cardinale Matteo Zuppi, si è concluso. Lo riferiscono giornalisti sul posto. Il colloquio è durato quasi due ore.
BIDEN AL CARDINALE ZUPPI, SPERO PAPA CONTINUI MINISTERO
(ANSA) - Nel loro colloquio oggi alla Casa Bianca, Joe Biden ha espresso al cardinale Matteo Zuppi, inviato del Vaticano per la pace in Ucraina, il suo auspicio che papa Francesco "prosegua nel suo ministero e nella leadership globale". Lo riferisce la Casa Bianca in una nota.
BIDEN E ZUPPI HANNO DISCUSSO BAMBINI DEPORTATI DA UCRAINA
(ANSA) - Il presidente americano Joe Biden e l'inviato speciale del Vaticano, il cardinale Matteo Zuppi, hanno discusso degli sforzi della Santa sede nel fornire aiuti umanitari per affrontare le sofferenze causate dall'aggressione della Russia in Ucraina, nonché dell'impegno del Vaticano per il ritorno dei bambini ucraini deportati con la forza. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota.
il cardinale matteo zuppi a mosca
joe biden giorgia meloni vertice nato vilnius 4ABBRACCIO GIORGIA MELONI JOE BIDEN - G7 HIROSHIMA joe biden giorgia meloni vertice nato vilnius 5rishi sunak joe biden giorgia meloni jens stoltenberg volodymyr zelensky vertice nato di vilnius JOE BIDEN GIORGIA MELONI - G7 HIROSHIMA
VLADIMIR PUTIN E EVGENIJ PRIGOZHIN - VIGNETTA VLADIMIR PUTIN E EVGENIJ PRIGOZHIN - VIGNETTA VLADIMIR PUTIN E EVGENIJ PRIGOZHIN - ILLUSTRAZIONE INCONTRO ZELENSKY - ZUPPI - MEME BY VUKICzelensky cardinale zuppi