stephane verger alessandro giuli valentina gemegnani alfonsina russo

DAGOREPORT - LA “MOSTRIFICAZIONE” DELLA CULTURA CONTINUA! IN BARBA ALLE RIVENDICAZIONI DI AUTONOMIA DI GIULI (“NON STO QUI A FARE IL PASSACARTE”), ABBIAMO VISTO COM’È FINITA: ANZICHÉ INDIVIDUARE, AL POSTO DEL REIETTO SPANO, UN CAPO DI GABINETTO IN POSSESSO DI CAPACITÀ ED ESPERIENZA, DAL BUNKER CHIGI HANNO PARTORITO TALE VALENTINA GEMIGNANI. E GIULI HA CHINATO I BASETTONI DI IERI È LA NOTIZIA DELLA “CACCIATA” (PER MANCATO RINNOVO DEL MANDATO) DI STÉPHANE VERGER, ILLUSTRE ARCHEOLOGO, REO DI ESSERE STATO NOMINATO DALL’EX MINISTRO FRANCESCHINI ALLA DIREZIONE DEL MUSEO NAZIONALE ROMANO A FARLO FUORI ALFONSINA RUSSO, LECCESE SPONSORIZZATA DAL LECCESE RAFFAELE FITTO, CHE SI ERA GIÀ FATTA NOTARE NEL 2023 QUANDO, SU INPUT DI ‘’GENNY DELON’’, NOMINÒ NEL CDA DEL PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO UN NOTO STUDIOSO DELL’ANTICHITÀ ROMANA: CLEMENTE MIMUN (CHE POI SI È DIMESSO)

DAGOREPORT

GIULI L'APOSTATA - MEME BY DAGOSPIA

“Clima di mostrificazione”, lo definì il neo ministro Alessandro Giuli all’indomani delle dimissioni, dopo appena 10 giorni, di Francesco Spano.

 

Ideologicamente per la base dei duri e puri di FdI in modalità Fazzolari e per i Pro Vita degli ultra-cattolici alla Mantovano era un rospo indigeribile.

 

La nomina da parte del neo-pagano post-evoliano Giuli di un capo di gabinetto de sinistra (scelto dalla Melandri come segretario generale del museo Maxxi) e dichiaratamente omosessuale con tanto di “marito” da unione civile, nonché zavorrato per una vicenda che nel 2017 lo aveva portato a dimettersi dall'Unar, l'Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni Razziali, per un finanziamento di 55mila euro verso l'Andoss, un'associazione Lgbtq+ che però gestiva un locale a luci rosse, non poteva non far saltare l'embolo alla zoccolo dei puri e duri dello "sfascismo".

 

FRANCESCO SPANO NEL SERVIZIO DELLE IENE

Alla faccia del “pensiero solare” e in culo alle sue orgogliose rivendicazioni di autonomia di Giuli nella scelta dei più stretti collaboratori (“Non sto qui a fare il passacarte”), abbiamo subito visto come è finita: anziché individuare, al posto del reietto Spano, una personalità del Consiglio di Stato o della Corte dei Conti in possesso di capacità ed esperienza per la gestione di un ministero di prima fascia e complesso nelle sue varie articolazioni come i Beni Culturali, dal Bunker di Chigi hanno partorito, un’altra debuttante assoluta al ruolo di capo di gabinetto: Valentina Gemignani.

 

VALENTINA GEMIGNANI

Sposata con Basilio Catanoso, politico catanese ex Msi, ex AN, ex Forza Italia, oggi FdI, la Gemignani è solo una dei cinque vice capo di gabinetto di Giorgetti al ministero dell’economia. E chi ha esperienza dei Palazzi romani sa benissimo quanto possa essere di rilievo il ruolo di vice capo di gabinetto: poco o niente.

 

“Poco o niente” è anche il dato più significativo della autonomia che ha avuto Giuli per la scelta del suo braccio destro. Mancava poco che lo leggesse sui giornali. Ha chinato i basettoni al pari del suo predecessore Sangiuliano che si ritrovò un funzionario del Senato, Francesco Gilioli, un altro debuttante ma sponsorizzato da Ignazio La Russa, come capo di gabinetto.

 

STEPHANE VERGER

Passato “Report”, Giuli si è inchiodato sulla prima poltrona del Collegio Romano ma il bordello continua. Di ieri è la notizia della “cacciata” per mancato rinnovo del mandato di Stéphane Verger, illustre archeologo e professore all’Ecole Pratique des Hautes Etudes (un'istituzione pubblica con sede a Parigi che ha il compito di “formare alla pratica della ricerca fondamentale ed applicata”), reo di essere stato nominato dall’ex ministro "comunista" Franceschini alla direzione del Museo Nazionale Romano, vale a dire a capo di siti tra i più mirabili e importanti del mondo: Terme di Diocleziano, Museo Massimo, Palazzo Altemps, Crypta Balbi.

 

alfonsina russo colosseo

E come è arrivato a Verger l’invito a fare le valigie e ritornarsene a Parigi? Inviando una semplice lettera che gli comunicava il nome del nuovo direttore (ad interim) del Museo Nazionale Romano: senza una motivazione, senza un educatamente ipocrito ringraziamento “per il lavoro svolto”, niente.

 

A firmare la letterina è Alfonsina Russo, messa recentemente da Sangiuliano a capo di una nuova struttura che ha rivoluzionato (in basso) l’organigramma del Mic: DIVA-Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale.

 

francesco spano - alessandro giuli - francesco gilioli - servizio di report

La Russo, leccese sponsorizzata dal leccese Raffaele Fitto, si era già fatta notare nel 2023 come dirigente attenta agli umori dei politici quando come direttore del Parco Archeologico del Colosseo, su input di Gennarino Sangiuliano, nominò nel consiglio di amministrazione del Parco un noto archeologo e studioso dell’antichità romana, distaccato al Tg5, Clemente Mimun.

 

THE DARK SIDE OF MIMUN - MEME BY SHILIPOTI

Ma nel CdA per un colosso della Storia come il Colosseo, avrà pensato Alfonsina, non bastava un giornalista: eccone un altro Alberto Samonà, però ex assessore della Regione Siciliana, cui va però aggiunto (non si sa mai come vanno a finire le diatribe dell’antichità) un notaio: Claudio Togna. Alla fine fa veramente strano trovare nel CdA il nome di una archeologa: Fulvia Strano….

 

Il messaggio del Direttore del Museo Nazionale Romano, Prof. Stéphane Verger

(AGENPARL) – Oggi è il mio ultimo giorno al Museo Nazionale Romano. Il ministro della Cultura non ha ritenuto opportuno rinnovare il mio contratto alla direzione del museo. Quattro anni di grande lavoro, che ha portato ad importanti realizzazioni, malgrado le condizioni difficili, dal Covid al rincaro dell’energia, nel contesto della generale carenza di personale e di riduzione degli stanziamenti di funzionamento.

 

alessandro giuli gennaro sangiuliano

Mostre importanti: Tota Italia, Vita Dulcis, L’istante e l’eternità, Dacia… Concerti, incontri, performances, moda e tanta creazione contemporanea per far rivivere l’antico: Ai Weiwei, Vezzoli, Cragg, Araujo, Marin, Pelletti ed Elisabetta Benassi…

RAFFAELE FITTO - MEME BY EDOARDO BARALDI

 

Ma soprattutto la progettazione complessiva e la messa in cantiere dell’ambizioso programma “Urbs. Dalla città alla campagna romana” verso un nuovo Museo Nazionale Romano, lasciato oggi nelle condizioni di essere completato nei tempi previsti, per la fine del 2026.

 

L’Altana restaurata di Palazzo Altemps. La pedonalizzazione del piazzale davanti al Museo dell’Arte Salvata, aperto nel 2022, grazie ad una proficua collaborazione con Roma Capitale. L’entrata storica e le grandi aule delle Terme di Diocleziano, la sezione della prima Roma intorno al chiostro di Michelangelo. Il restauro delle facciate e l’adeguamento degli impianti di Palazzo Massimo.

 

stephane verger foto di bacco

E la Crypta Balbi, lasciata all’abbandono per anni, pericolante, pericolosa, invasa da migliaia di cassette di materiale archeologico dimenticato da tutti. È stato un lungo percorso di messa in sicurezza, svuotamento ragionato, rilievo digitale, scavo archeologico, prima della progettazione complessiva di un nuovo quartiere culturale, con varie funzioni di ricerca, archivio, convivialità nel cuore di Roma. E con un percorso museale ampliato, fino alle vicende del ventesimo secolo, in prossimità del quartiere ebraico e del luogo di ritrovamento del corpo di Aldo Moro. Oggi i cantieri di riqualificazione architettonica sono partiti, nelle condizioni di essere terminati come previsto nel 2026.

 

terme di diocleziano 2

Ringrazio sentitamente tutta la squadra e il personale del museo e gli amici romani e italiani che hanno sostenuto e apprezzato la mia attività.

 

LA PRECISAZIONE DI CLEMENTE MIMUN

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Dopo aver accertato,in pochi giorni,che,a mio avviso,la situazione al parco del colosseo era "compromessa" a causa dei mille vincoli e delle innumerevoli sovrapposizioni di competenze,ho rassegnato le dimissioni. In ogni caso,pur non essendo uno storico,avevo qualche idea.

 

Clemente Mimun

 

 

crypta balbiterme di diocleziano 5terme di diocleziano 7depositi delle terme di diocleziano 2terme di diocleziano mostra 78crypta balbi 3RAFFAELE FITTO GIORGIA MELONI

VALENTINA GEMIGNANI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATOI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…