un sorso di vodka xi jinping e vladimir putin
1 – VI CHIEDETE PERCHÉ CINA E RUSSIA CI AIUTANO? LEGGETE IL PROFESSOR IGOR PELLICCIARI: “A CRISI FINITA I DONATORI POTRANNO USARE LA LORO POSIZIONE DI FORZA PER TRARRE BENEFICI” – “IL COVID-19 DARÀ IL COLPO DI GRAZIA A UN CERTO MULTILATERALISMO, GIÀ IN PROFONDA CRISI PRIMA DI QUESTA PANDEMIA, A TUTTO VANTAGGIO DI UNA DIMENSIONE BILATERALE DELLE RELAZIONI DIPLOMATICHE” – DAGOSPIA DEL 26 MARZO 2020
2 – LA DIPLOMAZIA DEL VACCINO SPUTNIK LA SFIDA DI MOSCA
Rosalba Castelletti per “la Repubblica”
Quando lo scorso 11 agosto il presidente russo Vladimir Putin annunciò che la Russia aveva registrato Sputnik V, il primo vaccino contro il Covid-19 al mondo, molti osservatori internazionali espressero scetticismo temendo che Mosca avesse anteposto il prestigio nazionale alla sicurezza.
La stessa decisione di dare al vaccino il nome del primo satellite lanciato nello spazio con il quale i sovietici batterono gli Stati Uniti nel 1957, più la V di vaccino, sottolineava l' importanza geopolitica che Mosca attribuiva al traguardo: la lotta contro la pandemia come una moderna corsa allo spazio per rivendicare il ruolo di potenza mondiale come ai tempi della Guerra fredda e conquistare nuovi spazi d' influenza geopolitica.
Da quando uno studio convalidato da scienziati indipendenti della rivista The Lancet ha fissato la percentuale di successo del vaccino russo al 91,6%, la diffidenza si è diradata. «Lancio in orbita riuscito: lo Sputnik V riconosciuto come il vaccino più sicuro», ha titolato Izvestija . Oggi oltre 50 Paesi hanno ordinato dosi del vaccino russo.
Ben 31 lo hanno autorizzato - prima la Bielorussia, ultimi San Marino e Gabon - e mercati chiave come Brasile e India sono prossimi a farlo. Mosca ora punta sull' Unione europea dove i programmi di immunizzazione stentano a decollare a causa della carenza di approvvigionamento. La Russia può contare sul sostegno della cancelliera tedesca Angela Merkel che si è offerta di accelerare il processo di approvazione presso l' Agenzia europea per i medicinali (Ema) e sull' Ungheria che, senza aspettare l' ok dell' Ema, è diventato il primo Paese dei 27 ad approvare il vaccino.
Sviluppato dal Centro Gamaleja e finanziato dal Fondo russo per gli investimenti diretti (Rfid), Sputnik ha almeno tre punti di forza oltre all' alta percentuale di efficacia. Primo, è più economico delle alternative occidentali: costa meno di 20 dollari per un' immunizzazione in due dosi. Secondo, stoccaggio e logistica: può essere conservato e trasportato in frigo anziché in uno speciale refrigeratore.
vladimir putin offre caviale a xi jinping
Terzo, la disponibilità immediata contro i problemi di approvvigionamento dei due rivali statunitensi. Quindici aziende in 10 Stati - tra cui India, Corea del Sud, Brasile e Kazakhstan - hanno siglato accordi per produrre 1,4 miliardi di dosi. Una via più conveniente per molti Paesi a basso o medio reddito non in grado di competere per l' acquisto di dosi sul mercato internazionale.
Dopo gli idrocarburi, le armi e l' energia nucleare, Mosca aggiunge il vaccino al suo arsenale geopolitico per assicurarsi mercati e aree d' influenza in competizione con l' Occidente. L' Algeria, primo acquirente africano di armi russe, è stato il primo Paese nel continente ad approvare lo Sputnik V, mentre la Guinea è stata la prima nazione africana a iniziare la distribuzione con il presidente Alpha Condé e diversi ministri testimonial in tv.
Zimbabwe, Repubblica Centrafricana e Costa d' Avorio sono altri potenziali clienti per la Russia.
Anche l' America Latina si sta rivelando un mercato fertile. Dopo lo stallo dei negoziati con Pfizer, l' Argentina ha iniziato il suo programma di vaccinazione di massa dopo aver comprato 25 milioni di dosi di Sputnik V e aver ricevuto il primo lotto a fine dicembre. Il giorno dopo aver annunciato di aver contratto il Covid-19 lo scorso gennaio, il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha ringraziato Putin per aver promesso 24 milioni di dosi di Sputnik V in due mesi.
Tre giorni dopo il presidente boliviano Luis Arce ha atteso di persona l' arrivo di un lotto all' aeroporto di La Paz e si è vaccinato. Se in Asia domina la Cina e solo pochi Paesi come la Birmania hanno optato per Sputnik V, per nazioni come l' Iran è un' alternativa politica più appetibile rispetto ai vaccini occidentali. Ma la Russia si sta facendo strada anche in Paesi come gli Emirati Arabi Uniti tradizionalmente vicini agli Usa.
È presto per valutare i vantaggi che ne trarrà, ma di certo la Russia sta facendo leva sul "soft-power del vaccino". «In fin dei conti non importerà quale vaccino è stato registrato prima - ha commentato Judy Twigg, esperta di sanità globale della Virginia Commonwealth University - ma riuscire a soddisfare un bisogno che altri Paesi non possono, o non vogliono».
ricercatori cinesi studiano il vaccino coronavirus somministrazione vaccino sputnik v in russia 2