"Gli europei squittiscono e affogano nella saliva della russofobia": Dmitry Medvedev, ex presidente e numero due del Consiglio di sicurezza russo, ci va giù pesante quando parla della guerra in Ucraina e di quelli che considera suoi avversari.
Sembra avere dimenticato l'approccio liberale che aveva in passato, quando addirittura guardava con simpatia all'Occidente. Nulla di più diverso dall'uomo che è oggi, soprattutto quando esalta il conflitto e minaccia il ricorso all'arma nucleare.
vladimir putin con il fedele dmitry medvedev
Medvedev - come riporta il Corriere della Sera - esprime spesso le sue opinioni su Telegram. "Riempire l’Ucraina di armi dei Paesi Nato, addestrare le sue truppe, e ora tenere esercitazioni ai confini, come accadrà, aumenta la possibilità di un conflitto aperto e diretto tra Nato e Russia al posto della “guerra per procura” che stanno conducendo", ha scritto di recente. Accennando come sempre all'arma atomica: "E in un conflitto di questa portata, esiste sempre il rischio di un passaggio alla guerra nucleare vera e propria".
Sull'eventuale adesione della Finlandia alla Nato, invece, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che "l'ingresso nell'Alleanza Atlantica rappresenterà certamente una minaccia per la Russia. La risposta di Mosca ci sarà senz’altro e dipenderà dalla vicinanza delle infrastrutture della Nato alla frontiera". Un avvertimento in piena regola. Anche se poi ha aggiunto che in ogni caso verranno adottate le misure necessarie "per garantire la nostra sicurezza".
carri armati russi distrutti vladimir putin con medvedev nel 2008 vladimir putin
il faccione di putin nei palazzi di mosca vladimir putin imbraccia un fucile chukavin svc 380