mike pompeo luigi di maio

DO YOU UNDERSTAND? MIKE POMPEO INTERVISTATO DA MOLINARI NON CITA DI MAIO PER NOME MA LO CHIAMA “IL MIO COLLEGA MINISTRO DEGLI ESTERI” E “INVITA” L’ITALIA AD ANDARCI PIANO CON I CINESI: “CON IL 5G DI HUAWEI OGNI SINGOLA INFORMAZIONE È A RISCHIO PERCHÉ SI TRATTA DI NETWORK CONTROLLATI DAL PARTITO COMUNISTA. CHIEDIAMO ALL’ITALIA DI ADOTTARE UNA PROPRIA SOVRANA DECISIONE” (ALLA FACCIA DELLA SOVRANITÀ) - "SUI DAZI..."

Maurizio Molinari per “la Stampa”

la iena alice martinelli consegna un pezzo di parmigiano a mike pompeo 4

 

Cina, Russia e Iran pongono rischi comuni a Italia, Stati Uniti e all' Occidente: è questo il messaggio che il Segretario di Stato Mike Pompeo ha portato al governo italiano durante gli incontri romani. Nell' intervista che segue - l' unica concessa ad un quotidiano italiano - spiega quali sono tali pericoli con il piglio che lo distingue e l' autorevolezza che viene dall' essere il consigliere più stretto e fidato del presidente Donald Trump.

 

huawei a shenzhen 1

Quando entra nella sala dell' incontro, le prime attenzioni di Pompeo sono per la «Old Glory», poi si siede e risponde ad ogni domanda senza mai abbassare gli occhi o battere le ciglia. Con la disciplina del cadetto modello di West Point e le informazioni che gli vengono dall' aver guidato la Cia, il Segretario di Stato è di una chiarezza cristallina nell' indicare il pericolo che «i dati dei nostri cittadini finiscano nelle mani del partito comunista cinese», il rischio di «infiltrazioni russe nella vita politica italiana» e le gravi implicazioni dei voli a Roma e Milano dei pasdaran iraniani «che esportano caos e terrore nel mondo». L' unico momento in cui tradisce una certa emozione è quando parla delle origini abruzzesi. Ma la conversazione inizia dal tema più caldo del momento: lo scenario di una guerra dei dazi Usa-Ue.

luigi di maio, he lifeng

 

Segretario di Stato, dopo la decisione dell' Organizzazione mondiale del commercio (Wto) sul contenzioso Airbus con l' Ue dobbiamo aspettarci dazi americani anche sui prodotti italiani?

È uno scenario che può essere evitato?

«Abbiamo visto la decisione che ha adottato il Wto, è coerente con quanto avevamo previsto e crediamo da tempo. Adesso esamineremo quali possono essere le risposte più appropriate.

mike pompeo luigi di maio

Parleremo certamente con l' Ue e arriveremo alla decisione giusta.

 

Come ho detto più volte, faremo del nostro meglio per andare incontro ad ogni Paese. Ma ci troviamo sicuramente davanti a una situazione di ingiustizia. E sono sicuro che arriveremo a una conclusione che funzionerà per tutti e consentirà a ogni azienda americana di essere trattata in maniera corretta».

LA GUERRA DI DONALD TRUMP A HUAWEI

 

Dazi a parte, quali sono le priorità nell' agenda bilaterale Italia-Stati Uniti discussa durante gli incontri romani?

«Con il mio collega ministro degli Esteri, il premier Conte e il presidente Mattarella abbiamo discusso di molti temi, guardando all' imminente visita a Washington proprio di Mattarella. A cominciare dalle vostre forze armate che fanno un lavoro magnifico nell' ospitare i nostri soldati, marinai, aviatori e marines.

LUIGI DI MAIO E LA CINA

 

Abbiamo poi discusso di temi internazionali. Dedicando molto tempo al Venezuela, dove è in corso una drammatica crisi umanitaria. Poi abbiamo discusso di Cina, dell' opportunità che costituisce per entrambi i nostri Paesi come anche dei rischi che pone a noi ed al mondo intero. Abbiamo discusso a lungo il tema del terrorismo che si origina dalla Libia e quale deve essere l' approccio corretto. Il punto è come l' Italia, gli Stati Uniti e, francamente, tutti i Paesi coinvolti in Libia possano contribuire a creare le condizioni per ridurre il livello di violenza e avvicinare una soluzione politica il più rapidamente possibile».

mike pompeo e giuseppe conte 4

 

Considerate la tecnologia 5G cinese una minaccia alla sicurezza della Nato? L' Italia può contribuire a fronteggiarla?

«Non credo che il 5G cinese ponga rischi all' Alleanza. Sulla tecnologia cinese pensiamo che ogni singola informazione che le attraversa sia a rischio perché si tratta di network controllati dal Partito comunista cinese. E ciò pone delle situazioni di rischio uniche. Assistiamo a forme di stretta cooperazione civili-militare dentro la Cina. Assistiamo ai legami fra le aziende cinesi di proprietà statale e il loro governo.

 

la nuova sede di huawei a milano 1huawei

E dunque chiediamo ad ogni nazione, Italia inclusa, di adottare una propria sovrana decisione sull' approccio più giusto, tenendo gli occhi bene aperti sul rischio potenziale che abbiamo davanti: i dati di un qualsiasi cittadino italiano trasmessi attraverso un network a cui ha accesso il Partito comunista cinese.

il ministro degli esteri wang yi, il vicepremier di maio

 

È qualcosa che risveglia in me le memorie della Guerra Fredda. Nessuno all' epoca avrebbe voluto vedere i propri dati nelle mani di un network sovietico. Vogliamo avere la certezza che i network attraverso i quali passano i nostri dati siano sicuri. Assieme possiamo riuscirci. Non temo però che i legami fra i nostri due Paesi possano essere incrinati da tale minaccia».

mike pompeo a pacentro 6

 

intervento con 5g 2

A proposito di Guerra Fredda, ritenete che la Russia ne abbia iniziata una seconda contro l' Occidente?

vladimir putin a palazzo chigi incontra giuseppe conte 2

«Siamo stati molto chiari sulla Russia. Crediamo vi sia una vera opportunità. Speriamo che la Russia inizi ad aprirsi ed a fare le cose giuste. Tentiamo di conversare e di dialogare con loro. È del tutto appropriato farlo. Il nostro Presidente lo ha detto chiaramente. Ma siamo stati anche chiari nell' affermare che quando la Russia è protagonista di comportamenti che violano la legge internazionale dovrà risponderne».

susan pompeo virginia saba

 

Vede il rischio di interferenze russe nella vita pubblica italiana?

«Quasi certamente questo rischio esiste. Ma non lo limiterei alla Russia. Ci sono più nazioni che tentano di interferire nelle vicende interne di altri Paesi. Dobbiamo stare tutti con gli occhi ben aperti. Dobbiamo avere scambi di informazioni fra noi. Riuscendo a farlo bene sono sicuro che potremo difendere i nostri Paesi, le nostre democrazie. Ed anche le nostre elezioni».

 

mike pompeo e giuseppe conte 2

La linea aerea dei Pasdaran iraniani, Mahan Airlines, effettua voli su Roma e Milano. Poiché si tratta di una compagnia sotto sanzioni negli Usa, ciò significa che l' Italia rischia di incorrere in sanzioni da parte del vostro governo?

mahan air

«Speriamo che il governo italiano metterà fine a questi voli. Non anticipiamo alcuna decisione sulle nostre sanzioni, ma l' America ha spiegato con chiarezza che Mahan Airlines è implicata in attività a sostegno dei Guardiani della rivoluzione iraniana. Speriamo che il governo italiano lo consideri. Ci assicureremo che le nostre informazioni siano condivise e spero portino ad adottare decisioni giuste. Non credo che vi sia un singolo leader italiano che vuole sostenere il genere di caos e terrore che l' Iran esporta nel mondo. E possiamo dimostrare che Mahan Airlines è parte di questo. Ho fiducia nel fatto che l' Italia adotterà la decisione giusta».

 

In Libia la guerra civile divampa da tempo ed ora è divenuta più complicata per il coinvolgimento di Stati sunniti che appoggiano le fazioni rivali di Al Sarraj e del generale Haftar. C' è una via d' uscita possibile?

mike pompeo luigi di maio 1mike pompeo a pacentro 2

«È davvero molto complicato. Per questo chiunque da fuori fornisce armi all' interno del Paese deve fermarsi. Ridurre gli strumenti di violenza dentro la Libia è nell' interesse di tutti gli Stati confinanti - Tunisia, Algeria, Egitto - ma soprattutto del popolo libico. Bloccare l' arrivo di aiuti militari dall' esterno può avere un impatto perché queste armi consentono ai leader rivali che le ricevono di poter sperare di vincere militarmente. Il mondo deve ammettere che serve una soluzione politica in Libia. Questo è ciò che dobbiamo ottenere, il prima possibile».

mike pompeo a pacentro 1

 

Quanto conta per lei l' origine italiana nel suo lavoro di rappresentare l' America?

«Sono sempre stato orgoglioso delle mie origini italiane. Ne parlo spesso con mio padre. A lui piace ricordare i suoi nonni e bisnonni che vennero da questo Paese. Per questo è stata una gioia per me avere l' opportunità di visitare Pacentro».

mike pompeo a pacentroalice martinelli da' un pezzo di parmigiano a mike pompeo e giuseppe conte la fulminala iena alice martinelli consegna un pezzo di parmigiano a mike pompeo 6PAPA FRANCESCO RICEVE MIKE POMPEOvladimir putin a palazzo chigi incontra giuseppe conte 6la iena alice martinelli consegna un pezzo di parmigiano a mike pompeo 2PAPA FRANCESCO RICEVE MIKE POMPEO 1mike pompeo a pacentro 5la iena alice martinelli consegna un pezzo di parmigiano a mike pompeo 5mike pompeo e ursula von der leyenla iena alice martinelli consegna un pezzo di parmigiano a mike pompeola iena alice martinelli consegna un pezzo di parmigiano a mike pompeo 1la iena alice martinelli consegna un pezzo di parmigiano a mike pompeo 3la iena alice martinelli consegna un pezzo di parmigiano a mike pompeo 7mike pompeo e giuseppe conte 1mike pompeo e giuseppe contemike pompeo a pacentro 4alice martinelli da' un pezzo di parmigiano a mike pompeo e giuseppe conte la fulmina 1mike pompeo e giuseppe conte 3mike pompeo a pacentro 3

Ultimi Dagoreport

donald trump zelensky putin

IL DESTINO DELL'UCRAINA SI DECIDE TRA WASHINGTON E MOSCA: LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELLA SOVRANITA' DELL'UCRAINA FREGA POCO E NIENTE – IL SUO PIANO E' CHIARO: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E SOLO DOPO PROCEDERE CON NUOVE TARIFFE DOGANALI PER L’UNIONE EUROPEA MA NON SARA' FACILE - PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO E' SCADUTO NEL 2024 ED E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - SOLO CHE L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE VALERY ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...