LA FAIDA TRA BEPPE GRILLO E GIUSEPPE CONTE ENTRA NEL GROTTESCO: IL COMICO CHE SCRIVE UNA LETTERA A ELLY SCHLEIN CHIEDENDOLE DI ACCOGLIERE PEPPINIELLO APPULO TRA I DEM - “HA TRASFERITO MILIONI DI VOTI DAL M5S AL PD. PER LUI OGNI SCHIERAMENTO È UNA POTENZIALE CASA. CONTE È UN MAESTRO NEL MANTENERE UN EQUILIBRIO PERFETTO TRA LE DIVERSE POSIZIONI, EVITANDO DI PRENDERE UNA POSIZIONE CHIARA SENZA PRIMA CONSULTARE 3 SONDAGGI E 5 OPINIONISTI” – LA REPLICA DI CONTE: “SE CI DOVESSIMO AFFIDARE ALLE BATTUTE SCRIVEREI UNA LETTERA DI REFERENZE A DRAGHI, PERCHÉ LO ASSUMA PER UNA CONSULENZA” – LA SFIDA ORA SI SPOSTA SUL VOTO PER LO STATUTO: GRILLO AVEVA CHIESTO CHE VI FOSSE UNA CERTIFICAZIONE ESEGUITA DA UN ENTE TERZO, MA I VERTICI M5S AVREBBERO OPTATO PER...
1 - GRILLO, LETTERA BEFFA AL PD «PRENDETEVI CONTE»
Estratto dell’articolo di Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
Un colpo di teatro. Il weekend di voto dei 5 Stelle inizia con l’ironia, quella di Beppe Grillo, che invia una missiva su Giuseppe Conte a Elly Schlein. «Le scrivo questa lettera di referenze perché ritengo che Giuseppe Conte (simpaticamente Oz) sia la persona giusta per guidare il Partito democratico», scrive Grillo. E spiega con il suo stile: «Conte ha già portato risultati tangibili: ha trasferito milioni di voti dal Movimento 5 Stelle al Pd, contribuendo in modo significativo al rafforzamento della vostra base elettorale».
Nella missiva, anticipata da LaPresse , Grillo elenca con sarcasmo i pregi del presidente M5S: «Ha un talento unico per il dialogo con sé stesso. Nel corso della sua carriera, ha dimostrato la straordinaria capacità di interpretare con talento e maestria posizioni diverse e, in alcuni casi, opposte: due mandati sì, ma anche no, tre mandati forse, ma perché non quattro? Conte non vede confini. Per lui ogni schieramento è una potenziale casa, purché sia ben arredata e con vista su tanti e interminabili mandati. E allora perché non fare del Pd la sua casa?».
«Conte è un maestro nel mantenere un equilibrio perfetto tra le diverse posizioni, evitando di prendere una posizione chiara senza prima consultare 3 sondaggi e 5 opinionisti — sostiene Grillo — . Questa sua abilità lo rende un leader ideale per un partito che vuole unire elettorati diversi senza rischiare di offendere nessuno».
«Come dimenticare le sue voluttuose parole sussurrate alle orecchie di Angela Merkel: “La mia forza è che se io dico ora la smettiamo!, loro non litigano”», continua Grillo, rimarcando le «parole che mostrano l’eleganza e la grazia di chi sa valorizzare la propria squadra e, al tempo stesso, sa sempre dove soffia il vento, senza mai impolverarsi troppo». «Conte ha la straordinaria capacità di trasformare ogni sconfitta in un’opportunità di vittimismo, rimanendo sempre al centro della scena politica e incarnando il ruolo di “riferimento morale”, anche di fronte a risultati deludenti», sottolinea il fondatore.
E conclude: «P.S. Se può venirlo a prendere con urgenza gliene sarei grato. Se non risponde, insista». A Grillo «le battute non mancano, credo che la questione sia seria, se ci dovessimo affidare alle battute scriverei una lettera di referenze a Mario Draghi, perché lo assuma per una consulenza», replica Conte al Tg2 . […] La lettera di Grillo arriva a urne aperte, con i vertici dei 5 Stelle certi di superare il quorum. Mancano solo poche migliaia di iscritti all’asticella dei 45 mila votanti. Insomma, nel M5S la pratica appare «quasi archiviata».
Ma anche sulla votazione bis potrebbero arrivare nuovi colpi di scena. Il garante aveva chiesto che vi fosse una certificazione eseguita da un ente terzo, ma i vertici M5S avrebbero optato secondo quanto sostengono i movimentisti per una società di cybersicurezza.
2 - GRILLO SCRIVE A SCHLEIN “PRENDITI CONTE REGALA MILIONI DI VOTI”
Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per “la Repubblica”
L’ultima trovata di Beppe Grillo […] Stavolta il garante ha scritto una lettera indirizzata alla sede di via del Nazareno e «alla cortese attenzione di Elly Schlein». Il comico, tra sarcasmo e ironia, infierisce infatti un po’ sul partito che lui ha creato e che adesso non riconosce più e un po’ sui dem per mettere tutti sullo stesso piano. Narrazione da cui il presidente M5S prova a tirarsi fuori: «Mi sottraggo alla formula dell’essere di sinistra, oggi non si capisce più cosa significa».
GIUSEPPE CONTE VS BEPPE GRILLO
Era il 2009 quando, provocatoriamente, il comico genovese chiese la tessera al circolo dem sardo di Arzachena e gioì nel vedersela rifiutata: perché incompatibile con un partito che lui chiamava Pd meno elle, ai tempi del Pdl di Berlusconi e Fini. Allora si divertì notevolmente. Adesso, altrettanto provocatoriamente, chiede al partito guidato da Schlein […] di iscrivere al Pd il presidente M5S che ha il merito di aver regalato ai dem «già milioni di voti. Sono certo che porterà il suo stile unico, fatto di compromessi creativi, strategie e un tocco di teatralità istituzionale».
BEPPE GRILLO E GIUSEPPE CONTE AL CONVEGNO SULL INTELLIGENZA ARTIFICIALE 3
[…] In serata Conte è ospite di Tg2 Post e, molto teso in volto, sente la necessità di allontanare l’etichetta di uomo dem che Grillo gli vuole affibbiare: «Un’alleanza stabile e organica, rispetto alla nostra identità, sarebbe contraria alla nostra vocazione». La partita tra il presidente e il garante ruota soprattutto attorno alla natura del M5S e alla sua collocazione. Con Grillo che immagina un ritorno al passato e Conte, invece, che ha posizionato i 5S nel campo progressista insieme ai dem […]
E se la seconda mossa, dopo la richiesta di tornare al voto, è stata compiuta, ora Grillo si prepara alla terza battaglia, quella sulla validità della nuova consultazione. La questione è questa: il garante aveva chiesto che vi fosse una certificazione eseguita da un ente terzo, ingaggiato per vigilare sul voto.
Dalle parti di Genova sostengono che via di Campo Marzio avrebbe investito della questione una società di cybersicurezza che però non si occupa di certificare la validità del voto come previsto dallo statuto. Da qui la convinzione di Grillo di un passo falso di Conte, che potrebbe, a suo dire, inficiare il voto, visto che la certificazione esterna è prevista dallo statuto e può avvenire, viene spiegato, solo in tre modi: carta d’identità digitale, Spid, Otp a tre fattori. Nulla di tutto questo è previsto. E Grillo dà appuntamento al prossimo show.