proteste sciopero francia parigi riforma delle pensioni macron

I FRANCESI NON MOLLANO MACRON - IERI ANCORA UNA GIORNATA DI CAOS A PARIGI E NELLE ALTRE CITTÀ, TRA CASSONETTI BRUCIATI, SACCHEGGI NEI GRANDI MAGAZZINI E SCONTRI FEROCI CON LA POLIZIA. PER SICUREZZA, È STATA CHIUSA ANCHE LA TOUR EIFFEL – IL PRESIDENTE FA LO STRUZZO, MA LA PREMIER, ELISABETH BORNE, APRE AL DIALOGO CON I SINDACATI PER TROVARE UNA MEDIAZIONE SULLA RIFORMA DELLE PENSIONI - VIDEO

 

proteste in francia contro la riforma delle pensioni di macron 8

1. FRANCIA: ANCORA PROTESTE E SCIOPERI. SACCHEGGIATI I MAGAZZINI LECLERC. CHIUSA ANCHE LA TOUR EIFFEL

Estratto da www.rainews.it – articolo del 28 marzo 2023

 

Passa in archivio anche la nuova giornata di mobilitazione in Francia, la decima, che ha coinvolto centinaia di migliaia di persone in tutto il Paese per protestare contro la riforma delle pensioni voluta dal governo.

 

I numeri dell'adesione oscillano tra i 740mila manifestanti registrati dal ministero dell'Interno, e gli oltre 2 milioni riferiti dal sindacato Cgt. Dati comunque in calo rispetto alla mobilitazione di giovedì scorso in cui i sindacati avevano contato 3,5 milioni di partecipanti. Ma […] una nuova mobilitazione è stata già annunciata per il 6 aprile.

emmanuel macron e Elisabeth Borne

 

Già dal mattino le attese manifestazioni avevano riacceso i timori di nuove violenze, tanto da spingere il ministro degli Interni, Gérald Darmanin, a schierare 13mila agenti, di cui quasi la metà nella sola Parigi, un record dall'inizio delle mobilitazioni.

 

Proprio nella capitale, […] alcuni cassonetti sono stati dati alla fiamme in boulevard Voltaire, mentre un gruppo di facinorosi ha assaltato e saccheggiato i magazzini Leclerc. La polizia è intervenuta e ha fermato almeno 27 persone. Risultano anche 2 feriti.

 

 

proteste in francia contro la riforma delle pensioni di macron 2

Tensioni si sono registrate anche a Nantes, dove i manifestanti hanno lanciato oggetti contro la polizia che ha risposto con gas lacrimogeni. La filiale di una banca e i cassonetti davanti al tribunale sono stati dati alle fiamme. A Rennes invece, dove si sono radunate circa 22mila persone, un'agenzia di assicurazioni è stata saccheggiata.

 

proteste al bacino idrico di sainte soline in francia 12

[…] Decine di lavoratori delle ferrovie hanno invaso e bloccato a Parigi i binari dei treni di Gare de Lyon a Parigi. Mentre perfino l'attrazione più famosa del Paese, la Tour Eiffel, ha chiuso ai visitatori, come già aveva fatto il Museo del Louvre appena il giorno prima. Ma sono stati bloccati gli accessi anche all'Arco di Trionfo e alla Reggia di Versailles.

 

Torneranno invece da mercoledì al lavoro nella capitale i netturbini che dal 6 marzo non hanno più ripulito le strade della città e riprenderanno a funzionare gli inceneritori.  […]  

 

2. ANCORA VIOLENZE IN FRANCIA, MACRON RIFIUTA LA MEDIAZIONE

Estratto dell’articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

LAURENT BERGER

[…] Accanto ai ragazzi che sfilano sempre più numerosi, il segretario generale della Cfdt, Laurent Berger, è al centro del movimento: se il leader della Cgt massimalista, Philippe Martinez, sta per lasciare l'incarico e un sindacato indebolito, il riformista Berger ha accresciuto la sua influenza.

 

Perché la presenza della sua Cfdt in piazza assieme agli altri sindacati mette in difficoltà il governo, e perché allo stesso tempo la sua moderazione potrebbe rappresentare una possibile via di uscita per tutti.

 

 

proteste in francia contro la riforma delle pensioni di macron 4

Così Berger ieri mattina ha rilanciato il dialogo proponendo al presidente Emmanuel Macron una mediazione, che però è stata rapidamente respinta dal portavoce del governo Olivier Véran: non c’è alcun bisogno di mediatori, la premier Elisabeth Borne è pronta a parlare con i sindacati anche per mettere a punto i decreti attuativi della legge, senza però sottostare alla condizione di sospendere la riforma.

 

«D’accordo, continueremo a essere responsabili per due, ma c’è irritazione», ha commentato Berger. In serata la premier Borne ha comunque invitato i sindacati a un incontro lunedì o martedì prossimo, un primo segnale di disponibilità che Berger ha subito accolto accettando l’invito.

 

proteste in francia contro la riforma delle pensioni di macron 1

Il conflitto […] è in una fase di stallo, nessuno vuole cedere, almeno in attesa del parere del Consiglio costituzionale che potrebbe chiedere un riesame parziale della legge e riaprire così i giochi. La scontro è politico ma anche fisico, nelle strade e nelle campagne di Francia. Dopo i gravissimi incidenti di sabato scorso nei campi di Saint-Soline, dove due manifestanti contro la costruzione di un bacino di irrigazione sono finiti in coma, le scene di violenza si sono ripetute ieri in molte città di Francia, da Rennes a Lille a Parigi […]

 

proteste al bacino idrico di sainte soline in francia 12

La questione della violenza […] è ormai centrale. Da una parte, ci sono gli attacchi dei black bloc, che arrivano alle manifestazioni preparati (maschere antigas, spranghe, protezioni) per colpire i poliziotti. Dall’altra ci sono gli eccessi ormai abituali degli agenti anche contro manifestanti pacifici. […]

proteste in francia contro la riforma delle pensioni di macron 5proteste al bacino idrico di sainte soline in francia 9proteste al bacino idrico di sainte soline in francia 8proteste al bacino idrico di sainte soline in francia 10proteste in francia contro la riforma delle pensioni di macron 7emmanuel macron e Elisabeth Borne proteste in francia contro la riforma delle pensioni di macron 3proteste in francia contro la riforma delle pensioni di macron 6

Ultimi Dagoreport

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...