Diego Messa per www.lastampa.it
Franco Gabrielli ha osservato con fastidio le polemiche di questi giorni sull’indagine del Copasir, basata su un documento sulla disinformation in Italia, e su quella che sembra essere una disinfo ops pro Russia per mestare e confondere le acque nel dibattito pubblico italiano. E così ha deciso di pubblicare i dati del documento integrale.
i putiniani d'italia corriere della sera 5 giugno 2022
«Il perdurare di una campagna diffamatoria circa una presunta attività di dossieraggio da parte della comunità di intelligence (in realtà inesistente), mi ha convinto a chiedere al Dis di declassificare il tanto evocato ed equivocato Bollettino sulla disinformazione che avrebbe ispirato il noto articolo apparso sul Corriere della Sera».
L'Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica lo mette per iscritto, per sgombrare molti degli equivoci nati su questo argomento da alcune settimane.
«Auspico che la sua lettura integrale porti alla definitiva cessazione di ogni infamante sospetto sull'attività dell'Intelligence nazionale o su fantomatici indirizzi governativi volti a limitare il diritto di informazione».
monica guerzoni fiorenza sarzanini foto di bacco
Il Bollettino sulla disinformazione «compendia l'attività di uno specifico tavolo creato nel 2019, coordinato dal Dis, e e al quale partecipano, oltre ad Aise e Aisi, l'Ufficio del Consigliere militare del Presidente del Consiglio, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, i ministeri dell'Interno e della Difesa.
Di recente è stato esteso al Dipartimento dell'Informazione e dell'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Mise, all'Agenzia per la cybersicurezza nazionale e all'Agcom».
Del lavoro «è dato conto in tutte le relazioni periodiche al Parlamento». Così il sottosegretario Franco Gabrielli, in una nota in cui annuncia la declassificazione del bollettino «visto il perdurare di una campagna diffamatoria circa una presunta attività di dossieraggio».
Il Bollettino riguarda «un'analisi del fenomeno basata unicamente su fonti aperte e non contiene, considerata la fisiologica diffusione, alcun elemento proveniente da attività di intelligence».
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