mario arpino leonardo tricarico vincenzo camporini

GENERALI DIETRO LA COLLINA – I GENERALI MARIO ARPINO, LEONARDO TRICARICO E VINCENZO CAMPORINI DISERTERANNO LA PARATA DEL 2 GIUGNO “A TEMA INCLUSIONE”, IN POLEMICA CON IL MINISTRO ELISABETTA TRENTA, CHE HA TAGLIATO LE PENSIONI AGLI UFFICIALI A RIPOSO – SALLUSTI: “SOTTOPORRE L’ESERCITO A UNA SIGNORA IMBEVUTA DI IDEOLOGIA GRILLINA PARA MARXITA È STATO UN AFFRONTO. CHE COSA DOVREBBERO “INCLUDERE” I MILITARI SE NON LA LORO LEALTÀ VERSO LA REPUBBLICA?”

 

1 – VI SPIEGO PERCHÉ NON SARÒ PRESENTE ALLA PARATA MILITARE DEL 2 GIUGNO

Lettera di Mario Arpino pubblicata da www.startmag.it

 

generale mario arpino

Perché il prossimo 2 giugno non sarò presente sulla Tribuna presidenziale di via dei Fori Imperiali? È presto detto, e mi esprimo virgolettando a beneficio dei lettori di Startmag quanto fatto presente in data 29 maggio u.s. all’Ufficio Cerimoniale dello Stato Maggiore della Difesa, con preghiera di portare alla cortese attenzione del Ministro Elisabetta Trenta:

 

“Buongiorno a tutti.

 

ELISABETTA TRENTA

Ho ricevuto, a nome del Ministro della Difesa, l’invito per la celebrazione. Ringrazio, ma quest’anno non sarò presente sulla Tribuna Presidenziale di Via dei Fori Imperiali.

 

Mi manca la serenità d’animo per essere in prima fila a stringere la mano ad alcuni di coloro che, pur in posizione responsabile, hanno dimostrato scarso interesse per l’efficienza ed il buon nome delle nostre Forze Armate, si sono espressi in talune occasioni in termini non convenienti ed hanno consentito, alimentandola pubblicamente, che una larga fascia del personale in quiescenza venisse sottoposta ad una lunga, offensiva ed intollerabile gogna mediatica.

 

generale vincenzo camporini 2

Ho riflettuto a lungo, giungendo alla conclusione che la mia presenza in Tribuna altro non avrebbe rappresentato se non una forma di ipocrisia, atteggiamento che ritengo estraneo al Dna di ogni buon soldato.

 

Ho giurato fedeltà alla Repubblica e, nato sul confine orientale, conosco bene cosa significhi amare e servire la Patria.

 

In attesa di tempo sereno, la festeggerò quindi in solitudine, nell’intimo dei miei ricordi e della mia coscienza.

 

Tanti auguri a tutti, con un particolare apprezzamento per coloro che anche quest’anno si sono prodigati con la consueta professionalità per la riuscita della celebrazione.

elisabetta trenta all'adunata degli alpini 3

 

Generale (r) Mario Arpino, già capo di SMA e di SMD”

 

2 – AMMUTINAMENTO DEL 2 GIUGNO I GENERALI CONTRO LA TRENTA

Massimo Malpica per “il Giornale”

 

Scintille sempre più evidenti tra le forze armate e il ministro della Difesa, la grillina Elisabetta Trenta. Tanto che il 2 giugno alla «peace and love» non mostra grandi segnali di pace e tanto meno di amore tra la titolare del dicastero e alcuni nomi eccellenti della nostra Difesa, che hanno annunciato l' ammutinamento proprio in occasione della parata.

la ministra elisabetta trenta (2)

 

Ad aprire il fuoco è un suo predecessore, l' ex ministro Ignazio La Russa di Fdi. «Per la prima volta e a malincuore - ha spiegato a Skytg24 il vicepresidente del Senato - dopo tanti anni non andrò alla parata del 2 giugno». Una scelta «in segno di protesta verso il ministro Trenta» che «pensa di trasformare le Forze armate in Peace&Love, mancando di rispetto ai nostri uomini e alle nostre donne in divisa».

 

«E io - conclude La Russa - il 2 giugno non voglio stare e non sarò al suo fianco durante la parata».

generale leonardo tricarico 1

Ma non è solo l' ex ministro a gettare benzina sulla polemica. Anche l' ex Capo di stato maggiore della Difesa, il generale Mario Arpino, si conta tra gli assenti. «Alla parata non ci sarò, attendo un clima più sereno. Non è tollerabile la gogna mediatica a cui sono stati sottoposti i pensionati. Non ne faccio una questione personale: trovo inaccettabile sentire parlare di pensioni d' oro, quasi incitando all' odio di classe», ringhia il generale dell' Aeronautica.

elisabetta trenta all'adunata degli alpini 6

 

Assicurando di non voler essere «ipocrita» nello «stringere le mani di chi ha tagliato le pensioni», perché secondo l' ex vertice delle Forze armate «non è una colpa, ma un merito avere una pensione più alta per chi ha lavorato tutta la vita». «Io - conclude Arpino - ho cumulativamente 55 anni di servizio.

 

Non mi sembra che l' atteggiamento di alcuni ministri sia giusto». E l' attacco investe tutto l' esecutivo: «Penso che l' indecisione di questo governo su tantissimi temi - spiega l' ex capo di stato maggiore della Difesa - sia molto grave. Le questioni militari, penso ad esempio agli F-35, sono passate completamente in secondo piano».

generale leonardo tricarico

 

E sarebbe «ipocrita» assistere alla parata e applaudire i militari «in compagnia di soggetti che stanno contribuendo a un progressivo e, per certi versi, irreversibile indebolimento delle Forze Armate» anche per Leonardo Tricarico, già capo di Stato maggiore dell' Aeronautica, pure lui apertamente polemico con il ministro Trenta e con i grillini al governo, ostili «nei confronti di una delle poche istituzioni che funzionano bene in Italia: le Forze Armate».

 

Anche per l' ex consigliere militare di D' Alema, Amato e Berlusconi, che ha «servito lealmente il Paese per 40 anni, rischiando la vita su un aeroplano» tra le questioni inaccettabili c' è quella per cui «noi generali in pensione veniamo trattati come malfattori per via della polemica sulle cosiddette pensioni d' oro».

elisabetta trenta

 

Nell' elenco degli assenti eccellenti spicca pure un altro ex capo di stato maggiore della difesa, Vincenzo Camporini, che non sarà ai Fori Imperiali per protestare, scrive su Facebook, contro le «troppe disattenzioni del governo nei confronti dei temi della Difesa, spesso snaturata con un' ipocrita enfasi sul dual use, a partire dalla perdurante mancata presentazione del decreto missioni, dalla sostanziale paralisi delle attività amministrative per l' ammodernamento dei mezzi, da dichiarazioni di vuoto pacifismo del Presidente del Consiglio - conclude Camporini - e potrei continuare».

 

generale vincenzo camporini 1

3 – FANNO AMMUTINARE PERSINO I GENERALI

Alessandro Sallusti per “il Giornale”

 

Il suo governo ha tagliato, e non di poco, le pensioni agli ufficiali a riposo e lei, la ministra grillina della Difesa Elisabetta Trenta, ha deciso che la parata militare di domani, 2 giugno festa della Repubblica e delle Forze armate deve avere come tema «l' inclusione», manco fosse il congresso dell' Azione cattolica. Tanto è bastato per creare malumore, se non rabbia, tra i militari che mal si prestano a essere strumentalizzati per diatribe politiche. Se quelli in servizio devono sottostare alla regola che recita «obbedir tacendo», gli ex non nascondono il disappunto tanto che per la prima volta tre ex generali capi di stato maggiore diserteranno per protesta la tradizionale sfilata di Roma sui Fori Imperiali.

 

elisabetta trenta luigi di maio

Questo governo di incapaci è riuscito pure nella non facile impresa di fare «ammutinare» il nostro esercito, un gioiello di professionalità e generosità che gode, secondo l' Eurispes, della fiducia e dell' ammirazione incondizionate del 73 per cento degli italiani. Solo dei pazzi e, detto senza offesa, solo una donna poteva combinare un simile disastro.

 

generale vincenzo camporini 3

I soldati non sono volontari di carità, preti o politici e neppure poliziotti. Sono dei professionisti che non hanno il compito di «includere», semmai di «escludere» che qualcuno attenti all' unità nazionale, all' indipendenza della nazione, alle libertà democraticamente sancite in ogni angolo del mondo.

 

generale leonardo tricarico 2

A centinaia di migliaia sono morti prima per fare l' unità d' Italia e poi per difenderne i confini.

Sottoporre l' esercito a una signora, Elisabetta Trenta, professoressa nell' università dei servizi segreti, la Link University, e imbevuta di ideologia grillina para marxista, è stato un affronto gratuito per chi è erede e custode della memoria di uomini che hanno affrontato «obbedir tacendo» sacrifici immani.

 

generale mario arpino 2

Che cosa dovrebbero «includere» i militari se non la loro lealtà nei confronti della Repubblica? Non per nulla il loro giuramento recita: «Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina e onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni».

Ammutiniamoci anche noi da questo governo e da questa ministra. Tra loro, gli immigrati da «includere» e i nostri soldati non abbiamo alcun dubbio da che parte stare.

generale vincenzo camporinila ministra elisabetta trenta (1)elisabetta trenta 1elisabetta trenta 2elisabetta trenta giuseppe conteelisabetta trentapaolo savona elisabetta trenta Elisabetta Trentapaolo savona elisabetta trenta GIOVANNI NISTRI ELISABETTA TRENTA ILARIA CUCCHIgiovanni tria saluta elisabetta trenta (1)giovanni tria saluta elisabetta trenta (2)i ministri elisabetta trenta e giovanni triail ministro elisabetta trenta (1)il ministro elisabetta trenta (2)il ministro elisabetta trenta (3)la ministra elisabetta trenta col marito claudio passarelli (1)il ministro elisabetta trenta (5)elisabetta trenta all'adunata degli alpini 5la ministra elisabetta trenta col marito claudio passarelli (2)emanuela traldi elisabetta trenta danielae stefano traldisalvini ignora elisabetta trenta salvini ignora elisabetta trentaelisabetta trenta all'adunata degli alpini 4il ministro elisabetta trenta (4)elisabetta trenta all'adunata degli alpini 2elisabetta trenta all'adunata degli alpini 7generale mario arpino 1

Ultimi Dagoreport

vespa meloni berlusconi

DAGOREPORT - VABBE’, HA GIRATO LA BOA DEGLI 80 ANNI, MA QUALCOSA DI GRAVE STA STRAVOLGENDO I NEURONI DI "GIORGIA" VESPA, GIA' BRUNO - IL GIORNALISTA ABRUZZESE, PUPILLO PER DECENNI DEL MODERATISMO DEMOCRISTO DEL CONTERRANEO GIANNI LETTA, CHE ORMAI NE PARLA MALISSIMO CON TUTTI, HA FATTO SOBBALZARE PERFINO QUELLO SCAFATISSIMO NAVIGATORE DEL POTERE ROMANO CHE È GIANMARCO CHIOCCI – IL DIRETTORE DEL TG1, PRIMO REFERENTE DELLA DUCETTA IN RAI, E’ RIMASTO BASITO DAVANTI ALL’”EDITORIALE” DEL VESPONE A "CINQUE MINUTI": "DAZI? PER IL CONSUMATORE ITALIANO NON CAMBIA NULLA; SE LA PIZZA A NEW YORK PASSERÀ DA 21 A 24 EURO NON SARÀ UN PROBLEMA". MA HA TOCCATO IL FONDO QUANDO HA RIVELATO CHI È IL VERO COLPEVOLE DELLA GUERRA COMMERCIALE CHE STA MANDANDO A PICCO L’ECONOMIA MONDIALE: È TUTTA COLPA DELL’EUROPA CON “GLI STUPIDISSIMI DAZI SUL WHISKEY AMERICANO’’ - VIDEO

tulsi gabbard donald trump laura loomer timothy haugh

DAGOREPORT - È ORA D’ALLACCIARSI LE CINTURE. L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE E' NEL PANICO TOTALE: SU CONSIGLIO DI UNA MAGA-INFLUENCER, LA PROCACE LAURA LOOMER, GIOVEDI' TRUMP HA CACCIATO SU DUE PIEDI IL GENERALE TIMOTHY HAUGH, DIRETTORE DELLA NATIONAL SECURITY AGENCY - LA NSA È LA PRINCIPALE AGENZIA DI CYBERSPIONAGGIO DEGLI STATI UNITI (CON 32 MILA DIPENDENTI, È QUASI IL 50% PIÙ GRANDE DELLA CIA) - LA CACCIATA DI HAUGH AVVIENE DOPO LA DECAPITAZIONE DEI CAPI DEI SERVIZI SEGRETI DI CIA E DI FBI, CHE TRUMP CONSIDERA IL CUORE DI QUEL DEEP STATE CHE, SECONDO LUI, LO PERSEGUITA FIN DALL’ELEZIONE PRESIDENZIALE PERDUTA CONTRO BIDEN NEL 2020 – UNA EPURAZIONE MAI VISTA NELLA TRANSIZIONE DA UN PRESIDENTE ALL’ALTRO CHE STA ALLARMANDO L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE. CON TRUMP CHE SI FA INTORTARE DA INFLUENCER BONAZZE, E FLIRTA CON PUTIN, CONDIVIDERE INFORMAZIONI RISERVATE CON WASHINGTON, DIVENTA UN ENORME RISCHIO - (E C’È CHI, TRA GLI 007 BUTTATI FUORI A CALCI DA ''KING DONALD'', CHE PUÒ VENDICARSI METTENDO A DISPOSIZIONE CIÒ CHE SA…)

elon musk donald trump matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - LE “DUE STAFFE” NON REGGONO PIÙ. IL CAMALEONTISMO DI GIORGIA MELONI NON PUÒ PIÙ PERMETTERSI DI SGARRARE CON MACRON, MERZ, URSULA, CHE GIÀ EVITANO DI CONDIVIDERE I LORO PIANI PER NON CORRERE IL RISCHIO CHE GIORGIA SPIFFERI TUTTO A TRUMP. UN BLITZ ALLA CASA BIANCA PRIMA DEL CONSIGLIO EUROPEO, PREVISTO PRIMA DI PASQUA, SAREBBE LA SUA FINE -  UNA RECESSIONE PROVOCATA DALL’AMICO DAZISTA TRAVOLGEREBBE FRATELLI D’ITALIA, MENTRE IL SUO GOVERNO VIVE SOTTO SCACCO DEL TRUMPUTINIANO SALVINI,

IMPEGNATISSIMO NEL SUO OBIETTIVO DI STRAPPARE 4/5 PUNTI AGLI ‘’USURPATORI’’ DELLA FIAMMA (INTANTO LE HA “STRAPPATO” ELON MUSK AL CONGRESSO LEGHISTA A FIRENZE) - UN CARROCCIO FORTIFICATO DAI MEZZI ILLIMITATI DELLA "TESLA DI MINCHIA" POTREBBE FAR SALTARE IN ARIA IL GOVERNO MELONI, MA VUOLE ESSERE LEI A SCEGLIERE IL MOMENTO DEL “VAFFA” (PRIMAVERA 2026). MA PRIMA, A OTTOBRE, CI SONO LE REGIONALI DOVE RISCHIA DI BUSCARE UNA SONORA SCOPPOLA…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - LA CACCIA GROSSA AL LEONE DI TRIESTE INIZIA COL CDA DEL 24 APRILE MA SI CONCLUDERÀ A MAGGIO CON L’OPS DI MPS-CALTAGIRONE-MILLERI SU MEDIOBANCA CHE, UNA VOLTA ESPUGNATA COL SUO 13% DI GENERALI IN PANCIA, APRIRÀ LA VIA A CALTARICCONE PER ARRIVARE AL COMANDO DEL PRIMO FORZIERE D’ITALIA (843 MILIARDI) – CHE SUCCEDERA' QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I PEZZI GROSSI: ANDREA ORCEL DI UNICREDIT E CARLO MESSINA DI INTESA? - INTANTO, OGNI GIORNO SI REGISTRA UNO SCAZZO: SE IL PROXY ISS SOSTIENE MEDIOBANCA, IL PROXY GLASS LEWIS INVITA GLI AZIONISTI A PUNTELLARE MPS - (POTEVA MANCARE L’ANGOLO DEL BUONUMORE CON DAVIDE SERRA DEL FONDO ALGEBRIS?)…

zuppi sinodo claudio giuliodori ruini bergoglio

DAGOREPORT – ATTENZIONE: SI AGGIRANO CORVI SUL CUPOLONE – CON BERGOGLIO ANCORA CONVALESCENTE, L’ALA CATTO-CONSERVATRICE DI RUINI SI È “VENDICATA” SUL LIBERAL ZUPPI: SUL DOCUMENTO NON VOTATO DALL’ASSEMBLEA SINODALE CI SAREBBERO INFATTI LE MANINE DELL’EX CAPO DELLA CEI AI TEMPI DI BERLUSCONI. COME? NEL PORTARE A SINTESI I TEMI DISCUSSI NEL LUNGO CAMMINO SINODALE, SONO STATI SBIANCHETTATI O “AGGIRATE” QUESTIONI CRUCIALI COME IL RUOLO DELLE DONNE NELLA CHIESA, LA TRASPARENZA SUGLI ABUSI E L’OMOSESSUALITÀ. PIÙ DI UN VESCOVO HA CRITICATO L’ASSENZA NEL TESTO DELLA SIGLA “LGBTQ” – LA MIGLIORE SPIEGAZIONE SUL CAMBIO DI CLIMA LA DA' UN PORPORATO ANZIANO: "ANNI FA, ALLA FINE AVREMMO ABBOZZATO E VOTATO..."

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CERCASI DISPERATAMENTE TALE MELONI GIORGIA, DI PROFESSIONE PREMIER, CHE DEFINIVA “UN’OPPORTUNITÀ” LA MANNAIA DEL DAZISTA TRUMP - DOVE È ANDATA A NASCONDERSI L’’’ANELLO DI CONGIUNZIONE’’ TRA AMERICA FIRST E L’EUROPA DEI "PARASSITI?" A CHE È SERVITA LA SUA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON LO PSICO-DEMENTE DELLA CASA BIANCA CHE CINGUETTAVA: “MELONI È UN LEADER E UNA PERSONA FANTASTICA”? - CHE FOSSE TAGLIATA FUORI DAI GIOCHI, LA REGINA DI COATTONIA DOVEVA FICCARSELO IN TESTA QUANDO L’ALTRO GIORNO HA CHIAMATO URSULA PER SCONGIURARLA DI NON RISPONDERE CON I CONTRO-DAZI AL TRUMPONE. LA KAISER DI BRUXELLES LE HA RISPOSTO CON PIGLIO TEUTONICO CHE LA DECISIONE FINALE SULLA POLITICA COMMERCIALE DELL’UNIONE APPARTIENE SOLO A LEI. COME A DIRE: "A COSETTA NON T’ALLARGA’, QUI COMANDO IO!" - ED ORA “IO SONO GIORGIA” SI TROVA A DOVER AFFRONTARE UNA GUERRA COMMERCIALE CHE TOCCA MOLTO DURAMENTE LA SUA BASE ELETTORALE, E NON SOLO QUELLA CHE VIVE DI EXPORT, COME AGRICOLTURA, LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, I TESSILI. UN BAGNO DI SANGUE E, IN PROSPETTIVA, UNA CATASTROFE POLITICA…