tajani silvio berlusconi giorgia meloni raffaele cantone

UN GOVERNO SEMPRE PIÙ COESO - GIORGIA MELONI CONTRO FORZA ITALIA CHE VUOLE MODIFICARE LA LEGGE SEVERINO CHE PREVEDE LA DECADENZA DAI PUBBLICI UFFICI DI CHIUNQUE SIA STATO CONDANNATO ANCHE SOLO IN PRIMO GRADO. LA CONFERMA ARRIVA DA RAFFAELE CANTONE: “QUANDO, A NOVEMBRE 2023, ALLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, HO POSTO IL PROBLEMA DEI RISCHI DI MODIFICHE ALLA SEVERINO LA PREMIER MELONI FU CATEGORICA. ERA CONTRARIA A MODIFICARE QUEL DECRETO TANTO CHE SI ERA ESPRESSA IN QUESTO SENSO QUANDO LA NORMA ERA STATA SOTTOPOSTA A REFERENDUM”

Estratto dell’articolo di Liana Milella per www.repubblica.it

 

raffaele cantone foto di bacco

Il decreto sulle carceri? “Avrà un effetto insignificante”. Fuori dalle patrie galere chi deve scontare un anno? “Con le dovute cautele non sarei contrario”. Via la Severino per gli amministratori condannati? “La premier Meloni, in un incontro alla Dna, ha detto che era contraria a cambiare la legge”. Parola del procuratore di Perugia Raffaele Cantone.

 

Nel 2012 lei ha lavorato alla legge Severino. La sottoscrive tuttora?

“Non mi voglio prendere meriti che non sono miei. Facevo parte di una commissione presieduta da Roberto Garofoli in cui c’erano giuristi di grande valore come Bernardo Mattarella e Francesco Merloni. Ero pienamente favorevole alle nuove regole e lo sono tuttora”.

 

antonio tajani e giorgia meloni al senato

Da allora i tentativi di ridimensionarla sono stati molti. Ora è la volta di Forza Italia. Anche lei, in passato, l’ha ipotizzato. Ora che fa?

“Ho pensato, ma anni fa, a modifiche per evitare la sospensione di chi fosse stato condannato in primo grado solo per l’abuso d’ufficio. Tema ormai non più attuale. Ho seri dubbi che vi sia una maggioranza in questo senso. Quando, a novembre 2023, alla Procura nazionale antimafia noi procuratori distrettuali, con Gianni Melillo, abbiamo incontrato la premier Meloni, abbiamo illustrato le questioni di maggiore interesse. Io ho parlato di anticorruzione e ho posto proprio il problema dei rischi di modifiche alla Severino”.

 

antonio tajani berlusconi day

E la presidente che le ha detto?

“Fu categorica. Lì ricordò che ne aveva discusso con me quando ero presidente all’Anac e la sua posizione da allora non era cambiata. Era contraria a modificare quel decreto tanto che si era espressa in questo senso quando la norma era stata sottoposta a referendum”.

 

Alla Consulta ben due sentenze della giudice Daria De Pretis sui casi De Magistris e De Luca ne hanno confermato l’impianto.

“Il decreto è espressione di un principio costituzionale fondamentale. L’articolo 54 dice che chi svolge funzioni pubbliche deve adempierle “con disciplina e onore”. Non credo che un condannato anche in primo grado per reati gravi sia in questa situazione. E ciò non contrasta con la presunzione d’innocenza, perché non ha nulla a che vedere con il diritto di ogni imputato di difendersi, ma con quello di ogni cittadino di vedersi rappresentato da soggetti che svolgano le funzioni, appunto, con dignità e onore”.

 

berlusconi tajani 8

Lei parla di condanna, seppure in primo grado, per reati gravi.

“La legge Severino riguarda solo reati gravi e non qualsiasi reato”.

 

Compresi tutti i reati di corruzione?

“Sicuramente sì. La corruzione è un reato grave e infamante per chi svolge funzioni pubbliche e sfido chiunque a dire che un condannato per corruzione, anche solo in primo grado, possa rappresentare le istituzioni con disciplina e onore”.

 

Beh, adesso c’è un vento berlusconiano che chiede gli “scudi” per proteggere chi fa politica. Ben oltre il lodo Alfano, bocciato dalla Consulta, che scudava solo le più alte cariche.

“Per ora sono semplici affermazioni di alcuni esponenti politici ed è difficile commentare senza comprendere in che modo l’eventuale norma dovrebbe essere confezionata. Certamente dovrà tener conto di quanto la Corte ha detto per le più alte cariche politiche”.

 

giorgia meloni carlo nordio

La parola d’ordine del centrodestra, ma anche di Enrico Costa super attivo sul tema, è garantismo. Per il Guardasigilli Nordio è garantista la scure sull’abuso d’ufficio, la stretta sulle intercettazioni, la campagna contro la custodia cautelare.

“Non voglio polemizzare, ma solo mettere in evidenza come dietro la parola garantismo spesso si celino anche riforme assolutamente illiberali, come cancellare l’abuso d’ufficio che ha fatto venir meno un presidio fondamentale di tutela per il cittadino contro la prevaricazione dei pubblici poteri. Quanto alle modifiche sulla custodia cautelare le scelte di politica criminale appartengono a governo e Parlamento che valuteranno quali possono essere gli effetti delle modifiche in questione su temi altrettanto sensibili come la sicurezza dei cittadini”.

 

raffaele cantone

Abuso d’ufficio. Sta già archiviando qualche inchiesta?

“Manca ancora qualche giorno all’entrata in vigore della legge, ma l’ho già trasmessa a tutti i colleghi chiedendo loro di valutare con la massima urgenza la possibilità di chiedere l’archiviazione per tutte le ipotesi iscritte, qualora non dovessero integrare altri reati”.

 

Traffico d’influenze “ridotto”. Salta la condanna a un anno per Palamara?

“È un tema in diritto molto interessante che affronteremo quando verrà posto e sul quale stiamo già riflettendo”.

 

Lei ha già detto che non ci sono, come ha dichiarato Nordio, intercettazioni “nascoste” di Palamara. Ce lo conferma?

“Confermo di non credere che il ministro abbia potuto affermare una cosa del genere. Perché se avesse avuto notizie di questo tipo avrebbe certamente presentato una denuncia o attivato i suoi poteri. Ho letto invece una sua intervista in cui faceva riferimento a intercettazioni riservate che sarebbero state fatte filtrare. Il ministro forse non è stato correttamente informato […]”

 

antonio tajani e giorgia meloni al senato

I suicidi in carcere. Siamo a 66. Vede un’omessa vigilanza del ministro e del capo delle Dap che potrebbe configurare un reato?

“Non spetta a me dirlo. Non mi piace speculare su queste vicende anche perché le ragioni dei suicidi sono spesso varie ed è difficile dare un giudizio complessivo, fermo restando che per certo la situazione carceraria è oggettivamente difficile soprattutto in alcune case circondariali”.

 

[…]

 

È possibile far uscire dalle carceri e mettere ai domiciliari chi ha un residuo pena di un anno.

“Ho qualche perplessità, perché è evidente che gran parte di questi soggetti avrebbero già dovuto poter beneficiare di questa misura in vigore da tempo. E quindi se non è accaduto potrebbero esserci ragioni ostative. Con le dovute cautele non sarei contrario, ma bisognerebbe vedere bene come la norma viene congegnata”.

 

ANTONIO TAJANI CARLO NORDIO

Idea comunque tardiva, perché non metterla nel decreto carceri?

“Non deve chiederlo a me. Ma quel decreto ha un effetto deflattivo sulle strutture carcerarie assolutamente insignificante”.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA Ad ALMASRI), VENGONO EFFETTUATOI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…