Estratto dell’articolo di Marzio Breda per il “Corriere della Sera”
SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI
[…] Di solito lo sforzo è di non essere ansiogeni. Non troppo, in modo che basti un cenno alla fiducia per compensare scenari troppo foschi. Ecco la regola dei nostri presidenti della Repubblica quando preparano il messaggio di fine anno. Non piace a nessuno, infatti, caricare il futuro di dubbi e incertezze, nel momento in cui si fanno gli auguri. Si rischierebbe di alimentare il pessimismo, con effetti deprimenti, se non paralizzanti, sull’intero Paese. Perché è alla gente comune […] che questo tipo di discorso si rivolge.
Stavolta, però, Sergio Mattarella non se la sente di trascurare un tema angoscioso e terribilmente concreto come la «guerra mondiale a pezzi» — così l’ha definita, mutuando una frase di papa Francesco — che insanguina il Pianeta e di ignorare le conseguenze che una simile concatenazione di conflitti può avere anche sulle società più evolute dal punto di vista democratico.
giorgia meloni sergio mattarella
Ne ha parlato di continuo, nel 2023. Per una questione di realismo. Lo farà anche domani sera, in diretta tv, riferendosi sia allo scontro avviato quasi tre anni fa dalla Russia sul territorio dell’Ucraina, sia a quello in corso in Medio Oriente, dopo l’aggressione di Hamas a Israele e proseguito con i bombardamenti israeliani su Gaza.
[…] Due «crisi destabilizzanti», fra tante altre, che hanno spinto qualcuno a evocare una catastrofica «età del caos», contro la quale il capo dello Stato vorrebbe un «cambio di paradigma». Per lui, insomma, allo spirito di guerra […] va contrapposto lo spirito della pace. Che non riguarda ovviamente gli eserciti, ma che ha bisogno di «un metodo» nuovo per gestire anche le politiche all’interno dei Paesi e tra i Paesi.
Ovviamente intende una «pace giusta», coniugata a diritti e sviluppo, che non annulli le differenze tra chi ha ragione e chi ha torto […]. In questi passaggi nei quali è in gioco la stabilità internazionale, l’Italia può — anzi, secondo Mattarella «deve» — esercitare un ruolo, visto che sarà alla guida del prossimo G7.
Altro tema che il presidente dovrebbe toccare nel messaggio, le elezioni europee di giugno, un grande «esercizio di democrazia» al quale spera che la politica di casa nostra non arrivi ringhiando rissosamente, ma «dimostrando lucidità di giudizio e consapevole lungimiranza».
sergio mattarella giorgia meloni alla riunione del Consiglio Supremo di Difesa
E poi non mancherà un memorandum sulla Costituzione, che quest’anno ha compiuto 75 anni e che lui ha celebrato in ogni discorso. Ne ha elogiato il carattere programmatico […] fondato su libertà, emancipazione e solidarietà. Fatalità, lo ha fatto mentre il governo metteva in cantiere una riforma i cui sbocchi sono ignoti.
EVITA DE' NOALTRI - VIGNETTA BY MACONDO