Marco Antonellis per Dagospia
In queste ore meglio non nominare il nome di Christine Lagarde al (quasi sempre) mite premier italiano Giuseppe Conte. Già, perché come spiegano fonti di primo piano da Palazzo Chigi c'è stata non poca irritazione per le parole pronunciate oggi dalla neo presidente BCE, parole che in pochi minuti hanno fatto impennare lo spread italiano (manco avesse parlato il Salvini di qualche anno fa) e fatto crollare la Borsa di Milano al minimo storico di sempre.
"Aridatece Draghi", il refrain che circolava nei palazzi del potere romani tra quei pochi ancora operativi sull'asse Colle-Palazzo Chigi. Ma c'è di più perchè è stato proprio a causa delle maldestre parole pronunciate dalla francese che "Giuseppi" si è subito precipitato a mettere le cose in chiaro facendo trapelare la notizia della conversazione odierna con sua maestà Angela Merkel: "Meglio spartire subito i patti e far capire che stavolta l'Italia non ha alcuna intenzione di indietreggiare" ribadendo che la priorità dell'Europa "deve essere il virus e nient'altro".
Il timore è che l'autogol(?) della Lagarde abbia in realtà svelato le reali intenzioni dell'Europa nei confronti dell'Italia, al di là delle rassicurazioni di facciata. E così anche i partiti di maggioranza si sono scatenati: 5Stelle e Pd sono a dir poco furenti. Ecco il responsabile Economia del Pd Emanuele Felice. "Sorprendono le parole della Presidente della Bce Lagarde. Una voce del tutto stonata rispetto agli impegni presi ieri dalla Presidente della Commissione Von der Leyen con il suo solenne “siamo tutti italiani".
MARIO DRAGHI CHRISTINE LAGARDE
Serve una netta correzione di rotta: oggi più che mai è necessario che le istituzioni europee mettano in campo tutto quanto è necessario per affrontare una emergenza senza precedenti". E a questo punto per l’Europa si complica terribilmente anche la partita del Mes: per Francia e Germania sarà molto più complicato ottenere la firma dell'Italia lunedì prossimo.