WASHINGTON O PECHINO: GIORGIA, DA CHE PARTE STAI? - IL GOVERNO DEVE DECIDERE ENTRO IL 23 GIUGNO COSA FARE CON PIRELLI: NEL MIRINO C’E’ IL PESO RILEVANTE DELLA CINESE SINOCHEM (CHE SI E’ FUSA CON CHEMCHINA E HA IL 37% DI PIRELLI) - GLI AMERICANI VOGLIONO CHE IL GOVERNO USI IL GOLDEN POWER PER LIMITARE LE PREROGATIVE CINESI, INNESCANDO UN RIASSETTO AZIONARIO (A QUEL PUNTO POTREBBERO ENTRARE CDP E BREMBO) - CHEMCHINA E’ NELL’ULTIMA BLACK-LIST STILATA DAL DIPARTIMENTO DELLA DIFESA AMERICANA DI SOCIETÀ DEL DRAGONE SOGGETTE A RESTRIZIONI NEL MERCATO USA IN QUANTO CLASSIFICATE COME “COMPAGNIE MILITARI CINESI”

-

Condividi questo articolo


SINOCHEM SINOCHEM

Estratto dell’articolo di Andrea Deugeni per “Milano Finanza”

 

Il premier Giorgia Meloni si prende due settimane per sciogliere il rebus del controllo cinese di Sinochem in Pirelli. All’interno dell’istruttoria sul Golden Power, il governo, alleato atlantico degli Stati Uniti, deve trovare rapidamente una soluzione non soltanto al mantenimento della trazione italiana del colosso degli pneumatici guidato da Marco Tronchetti Provera, ma anche al rispetto di doverosi obblighi internazionali nei confronti di Washington, in aperta guerra fredda con Pechino.

 

marco tronchetti provera marco tronchetti provera

Infatti c’è anche ChemChina, il gruppo che nel 2021 si è fuso con l’altro colosso di Stato Sinochem e a cui ha portato in dote il 37% in Pirelli, nell’ultima black-list stilata dal Dipartimento della Difesa americana a ottobre dello scorso anno. Si tratta di un elenco di società del Dragone soggette a restrizioni nel mercato statunitense in quanto classificate come «compagnie militari cinesi», gruppi che operando direttamente o indirettamente negli Usa, secondo Washington, possono assicurare a Pechino l’accesso a tecnologie avanzate, mettendo a rischio la sicurezza occidentale.

 

XI JINPING E JOE BIDEN GIOCANO A SCACCHI - IMMAGINE CREATA CON MIDJOURNEY XI JINPING E JOE BIDEN GIOCANO A SCACCHI - IMMAGINE CREATA CON MIDJOURNEY

La lista di proscrizione è lunga è comprende 60 società che vanno dalle più note Huawei e Cnooc, big petrolifero di Stato, alle più sconosciute Thejiang Dahua Technology o Inner Mongolia First Machinery Group. E anche Pirelli, che con il nuovo patto di sindacato siglato lo scorso anno tra la Camfin di Tronchetti (al 14,1%) e Sinochem/ChemChina che ridisegna la governance della Bicocca in favore dei soci cinesi, potrebbe finire nella stretta della ragion di Stato atlantica.

 

pirelli cina pirelli cina

In più, oltre a rischiare un’operatività limitata nel commercio con il ricco mercato americano, Pirelli potrebbe anche esser scaricata dai portafogli di alcuni grandi investitori a stelle e strisce. […] La decisione verrà presa dal Cdm, con molta probabilità già la prossima settimana o la successiva: entro il 23 giugno deve essere data una risposta, altrimenti i poteri di intervento dell’esecutivo decadranno per scadenza dei termini.

 

pirelli pirelli

Al netto di ricorsi al Tar dei cinesi come fu nel 2021 sul caso Verisem, la strada è quella di una forte limitazione delle prerogative dei cinesi, limiti che innescherebbero un riassetto azionario. Per rafforzare il socio italiano, alla finestra ci sono Cdp e secondo MF-Milano Finanza anche Brembo, pronta a puntellare la partecipazione in Pirelli, ora al 6%.

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!