DAGONEWS
URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI
Il piano di Giorgia Meloni di costruire un’alleanza tra il Partito popolare europeo e il gruppo dei Conservatori e riformisti, da lei presieduto, incontra, per il momento, la resistenza della Cdu tedesca e dei democristiani bavaresi della Csu, molto potenti all’interno del Ppe, tanto da esprimerne il presidente (Manfred Weber).
L’ala crucca dei popolari teme che un accordo politico con Ecr destabilizzi i rispettivi elettorati. Giorgia Meloni, si chiedono, sarebbe in grado di sconfessare, ad esempio, la storica amicizia con gli neo-franchisti spagnoli di Vox? In Germania, il partito di Abascal, è considerato para-nazista e vicino, ideologicamente, alle svastichelle di Afd.
MANFRED WEBER A PALAZZO CHIGI PER INCONTRARE GIORGIA MELONI
Una messa a punto di un eventuale accordo Ecr-Ppe va portata a termine entro l’estate: da settembre 2023 inizierà una lunga campagna elettorale in vista del voto nel 2024 (l’ultima volta era stato a maggio).
La Ducetta sta provando a fare ordine all’interno del suo gruppo, e nell’incontro con Mateusz Morawiecki e Petr Fiala, i premier di Polonia e Repubblica Ceca alleati di “Io sono Giorgia”, a margine del consiglio europeo della scorsa settimana, ha provato a gettare le basi per una piattaforma politica più moderata, con un leggero tocco sovranista ma non fino al punto di irritare il Ppe.
mateusz morawiecki giorgia meloni petr fiala
Il progetto di alleanza incrocia il destino politico di Ursula Von der Leyen, che punta alla riconferma come presidente della Commissione Ue, ma ha bisogno di una maggioranza solida in suo favore, che, in questo momento latita perché i vecchi equilibri (alleanza con i socialisti di Scholz e i liberali di Macron) potrebbero essere messi a rischio dal voto del 2024.
Nel fine settimana peraltro era previsto un incontro tra la Von der Leyen e Meloni, a margine dei lavori della Conferenza di Monaco sulla sicurezza, che però è saltato per l’influenza di “Donna Giorgia”.
Ps. Le prossime elezioni europee sono le più importanti di sempre: arrivano con una guerra in corso e alla fine della lunga marcia anti-Covid, cioè di un percorso in cui l’Unione europea ha dato, per la prima volta, segni di vita. Nel 2024 si testerà il reale consenso alla prova dei fatti: sarà un test importante sul senso di appartenenza all’Ue degli elettori dei 27 stati membri.
giorgia meloni roberta metsola 4
Non è un caso che euroscettici, e soprattutto no-euro, siano finiti ai margini dopo la risposta europea prima al virus e poi all’invasione di Putin. Tant’è vero che la voglia di Unione europea sta tornando in Gran Bretagna dove, recentemente, anche Boris Johnson avrebbe avuto un mezzo ripensamento, lavandosene le mani e scaricando interamente la Brexit sulle spalle di David Cameron.
emmanuel macron giorgia meloni xavier bettel roberta metsola giorgia meloni roberta metsola 6
Boris Johnson e David Cameron petr fiala giorgia meloni mateusz morawiecki GIORGIA MELONI - MATEUSZ MORAWIECKI - PETR FIALA - TRILATERALE A BRUXELLES keir starmer gordon brown boris johnson david cameron boris johnson david cameron MANFRED WEBER INCONTRA GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI - 11 NOVEMBRE 2022