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L’ITALIA COME AL SOLITO NON CONTA UN CAZZO - JOE BIDEN DISCUTERÀ DEGLI ULTIMI SVILUPPI DELLA GUERRA IN UCRAINA IN UNA VIDEOCONFERENZA CON MACRON, SCHOLZ E JOHNSON. E DRAGHI? SARÀ TROPPO IMPEGNATO A TENERE A BADA I PARTITI SULLA RIFORMA DEL CATASTO? - LE 14 CHIAMATE DEL PRESIDENTE FRANCESE A PUTIN, CHE PER ORA NON HANNO RISOLTO NIENTE, MA CHE SERVONO A TASTARE IL SUO UMORE E IL SUO STATO DI SALUTE MENTALE (IN QUESTO SENSO, NON CI SONO SEGNALI RASSICURANTI)

1 - UCRAINA: VIDEOCONFERENZA BIDEN CON MACRON,SCHOLZ E JOHNSON

meme sull incontro putin macron 3

(ANSA) - Il presidente Usa Joe Biden discutera' nelle prossime ore gli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina in una videoconferenza dalla Situation Room con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro britannico Boris Johnson. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota.

 

2 - LA VIA DIPLOMATICA NON DECOLLA. MACRON: «RUSSIA DETERMINATA»

Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

putin macron

«Kiev sta per essere accerchiata, il presidente Macron ha sentito Putin determinato a raggiungere i suoi obiettivi. O con il negoziato, o con la guerra», dice una fonte dell'Eliseo a proposito della telefonata di ieri, l'ennesima, tra Macron e Putin. È uno dei momenti più difficili dall'inizio dell'invasione russa dopo la relativa euforia di una settimana fa, quando l'eroismo degli ucraini e lo scatto unitario dell'Unione Europea avevano dato speranza all'Ucraina e all'Occidente.

MARIO DRAGHI E VLADIMIR PUTIN

 

«L'ora è grave», dice il consigliere di Macron. Nuove sanzioni sono pronte, mentre gli Stati Uniti vanno verso l'embargo al petrolio russo. Il presidente francese continua nella sua frenetica attività diplomatica, consapevole che Putin è un interlocutore inaffidabile - ancora ieri il leader russo gli ha mentito ripetendo che non bombarda i civili - ma inevitabile.

 

UNA MADRE E I DUE FIGLI UCCISI DAI BOMBARDAMENTI RUSSI A IRPIN

Macron preferisce mantenere un canale aperto con il Cremlino perché le telefonate - quella di ieri, durata quasi due ore, era la 14esima da metà dicembre - servono a fare pressione sul leader russo e soprattutto a ricavare segnali sul suo umore, le sue intenzioni, la sua visione della guerra.

 

Dopo una di queste telefonate qualche giorno fa una fonte dell'Eliseo ha definito Putin «paranoico», avvalorando per la prima volta ad alto livello il sospetto che Putin abbia perduto la ragione.

 

 Il leader russo accetta di parlare a Macron anche perché, dopo il presidente turco Erdogan, è il leader che conosce da più tempo e forse anche perché Putin immagina di avere a che fare con Macron per altri cinque anni (già favorito alle elezioni del 10 e 24 aprile, Macron è ancora salito nei sondaggi da quando è cominciata la guerra e adesso ha il doppio delle intenzioni di voto rispetto alla candidata in seconda posizione, Marine Le Pen). Nella telefonata Putin ha ribadito i suoi quattro scopi irrinunciabili: «denazificare» l'Ucraina, renderla un Paese smilitarizzato e neutrale, ottenere il riconoscimento della Crimea russa e dell'indipendenza del Donbass.

civili uccisi dai bombardamenti russi

 

Ovvero, Putin pretende il totale asservimento dell'Ucraina. Macron ha poi telefonato al presidente ucraino Zelensky. L'ambasciata di Francia in Ucraina fornirà tra qualche giorno 2,5 milioni di dosi di iodio per misura di precauzione di fronte al rischio nucleare, dopo che la Russia ha bombardato la più grande centrale d'Europa e nonostante Putin abbia ribadito ancora ieri a Macron che non ha mai avuto intenzione di attaccare le centrali.

ucraini lacrime

 

Anche il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha parlato ieri con Zelensky, assicurandogli il sostegno dell'Italia quanto alla «appartenenza dell'Ucraina alla famiglia europea». Zelensky chiede che l'Unione Europea accetti l'Ucraina tra i suoi membri, un processo di adesione né facile né rapido ma che potrebbe essere almeno avviato.

 

 Il tentativo diplomatico del premier israeliano Naftali Bennett non sembra destinato a raggiungere l'obiettivo di una tregua. Il segretario di Stato americano Antony Blinken sarà martedì a Parigi, prima del vertice straordinario dei leader europei che si terrà giovedì 10 e venerdì 11 marzo a Versailles. Anche il leader turco Erdogan, che ha buoni rapporti sia con Zelensky (al quale vende i droni Bayraktar) sia con Putin, cerca di ottenere un difficile cessate il fuoco e spera di ospitare le delegazioni dei due Paesi nel fine settimana, in occasione del forum diplomatico di Antalya.

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