mario draghi matteo salvini

“SONO RIMASTO STUPITO NEGATIVAMENTE” – SALVINI FA IL BAMBINO IMBRONCIATO DOPO LA BORDATA DI DRAGHI IN CONFERENZA STAMPA: “SE AVEVA QUALCHE OSSERVAZIONE POTEVA DIRMELO AL TELEFONO” – “UN GIORNO LETTA MI DÀ QUASI DELL'ASSASSINO PERCHÉ HO DETTO CHE UN CITTADINO DI VOGHERA HA DIRITTO DI DIFENDERSI SE VIENE AGGREDITO. IL GIORNO DOPO, PUR NON ESSENDO UN NO VAX, MI VEDO ATTRIBUITE COLPE CHE NON HO. ANCHE BASTA, DIREI”. È UNA MINACCIA? – “A CHI SI LAMENTA DICO DI AVERE FIDUCIA, NOI NON CAMBIEREMO IDEA” (GIÀ FATTO…)

 

 

 

matteo salvini con caffe e green pass sul tavolo

Cesare Zapperi per il “Corriere della Sera”

 

Segretario, com' è che ha fatto la prima dose di vaccino giusto dopo l'introduzione del green pass da parte del governo? Temeva di non poter andare a Milano Marittima?

«Ma no, non scherziamo, la vaccinazione era stata prenotata per tempo, mica si può decidere dalla sera alla mattina...» risponde il leader della Lega Matteo Salvini.

 

Lei era contrario al green pass ma il Consiglio dei ministri l'ha approvato.

«E resto contrario, sono contento che non sia passato il cosiddetto modello francese che sarebbe stato molto più restrittivo. Abbiamo cercato di limitare i danni che sarebbero derivati nel caso di applicazione estensiva (nei bar, sui treni, nei luoghi di lavoro). Avremmo tolto i diritti civili a 30 milioni di persone. Vedremo fra 15 giorni».

mario draghi 3

 

La contrarietà leghista non ha fermato Draghi.

«Il presidente ha fatto questa scelta d'intesa con Speranza. Noi avremmo agito diversamente. A differenza dei 5 Stelle che minacciano e poi non fanno nulla, noi se abbiamo qualcosa da dire lo diciamo a voce alta ma non mettiamo a rischio gli equilibri».

 

Draghi è stato molto duro con lei. Ci è rimasto male?

«Sono rimasto stupito negativamente. Ma non voglio commentare le sue parole».

 

MARIO DRAGHI

Vi siete sentiti dopo quell'uscita?

«No, l'avevo sentito prima del Consiglio dei ministri e avevamo dialogato amabilmente su tante questioni. Se aveva qualche osservazione da muovermi poteva dirmelo al telefono e non attraverso una conferenza stampa».

 

Eppure, finora lei è stato il più «draghiano» della maggioranza.

«Mah. Un giorno Letta mi dà quasi dell'assassino perché ho detto che un cittadino di Voghera ha diritto di difendersi se viene aggredito. Il giorno dopo, pur non essendo un No vax, mi vedo attribuite colpe che non ho. Anche basta, direi...».

 

Il vostro no al green pass non è stato considerato?

«Siamo stati gli unici ad opporsi in Consiglio dei ministri. Non abbiamo i numeri per bloccare la decisione. Abbiamo messo agli atti il nostro dissenso e adesso attendiamo di vedere come si evolverà la situazione».

 

matteo salvini foto di bacco (7)

Sulle sue pagine social molti sostenitori la accusano per non aver bloccato tutto.

«Capisco i tanti che si lamentano. A loro dico di avere fiducia, noi non cambieremo idea e ci batteremo sempre per tutelare la libertà di scelta e per evitare che vengano imposti obblighi (per esempio a scuola) inaccettabili».

 

meme sul green pass

A lei non piacerà il green pass, ma ieri è scattata la corsa alla vaccinazione. Forse è stata una mossa utile.

«Io sono per la libertà di scelta. Da vaccinato non voglio imporre niente a nessuno. Se tanti hanno deciso di sottoporsi alla vaccinazione sono contento per loro. Però, stiamo attenti alle controindicazioni».

 

A cosa si riferisce?

meme su draghi e green pass

«Ho passato la giornata al telefono con imprenditori, ristoratori, responsabili di agenzie di viaggio preoccupati per il crollo delle prenotazioni. Anche le associazioni di categoria hanno lanciato l'allarme. Siamo sicuri che non stiamo facendo danni?».

 

È quello che pensa chi scende in piazza e parla di dittatura sanitaria.

«Ma guardi che chi manifesta non è No vax. Conosco tanta gente che è vaccinata che si oppone alle restrizioni e che invoca la libertà di scelta. Mercoledì a Roma saranno in tanti a far sentire la loro voce. Non vedo che male facciano. Di certo non sarò io a ghettizzarli. E altrettanto sicuramente non voglio vivere in una nuova Unione Sovietica».

generale figliuolo by osho

 

È sempre convinto che i giovani non debbano essere vaccinati?

«Gli scienziati e i governi inglese e tedesco sconsigliano il vaccino sotto i 18 anni. E ricordo che in Italia per il Covid è morto un solo ragazzo sotto i 20 anni. Poi, se qualcuno vuole imporre l'obbligo vaccinale vada in Parlamento e vedremo. Io non sono d'accordo».

 

Pensa che succederà?

«Non succederà mai. Noi dobbiamo far crescere il Paese, non perdere tempo. Esaurite le parentesi Zan, Fornero, ius soli, è ora di tornare a lavorare».

 

Anche il generale Francesco Figliuolo vuole la vaccinazione per i giovani.

«Ho una grande considerazione nei suoi confronti, ma le rivelo che gli ho scritto manifestandogli il mio dissenso e allegandogli il parere di scienziati di chiara fama. Lui mi ha risposto assicurandomi che avrebbe approfondito. Vediamo...».

 

giuseppe conte e rocco casalino

Ha fatto bene il premier a porre la questione di fiducia sulla riforma Cartabia?

«Il presidente vada avanti. Io le cose le dico in faccia. Certo, la riforma è solo un primo passo, serve molto di più per cambiare la giustizia. Ma proprio per questo noi stiamo raccogliendo le firme per sei referendum».

 

I 5 Stelle hanno presentato un migliaio di emendamenti. Sarà il caos?

«Non credo. Entro la fine della prossima settimana la riforma deve essere licenziata dal Parlamento».

 

Non crede alle «minacce» di Giuseppe Conte.

mario draghi marta cartabia

«Contano meno di zero. La metà dei grillini vuole solo tirare a campare».

 

Ma l'ex premier non è il nuovo leader dei 5 Stelle?

«Se dice "usciamo dal governo", restano solo lui e Rocco Casalino».

 

ENRICO LETTA MATTEO SALVINI

Sul ddl Zan la vostra tattica ostruzionistica ha pagato. Sta per slittare tutto a fine estate.

«Noi l'abbiamo detto: ritiriamo tutti gli emendamenti se si modificano i tre articoli come ha richiesto anche il Santo Padre. Decida Letta cosa vuole. Se rimane fermo sulle posizioni attuali e preferisce dare retta a Fedez, il ddl non vedrà mai la luce. E lo considero un peccato».

matteo salvini difende massimo adriatici

 

Veniamo al caso Voghera. Lei si è precipitato a difendere l'assessore leghista che ha esploso il colpo di pistola fatale. Non ha avuto fretta?

«Io non condanno né assolvo nessuno. Ho solo detto che potremmo essere in presenza di un caso di legittima difesa. Del resto, dal video è emerso che l'assessore è stato aggredito».

 

Ma è presto per tirare conclusioni.

«Per carità. Osservo solo che tante volte l'eccesso colposo di legittima difesa, l'ipotesi di reato per cui è stata aperta un'inchiesta, si risolve in una legittima difesa».

MASSIMO ADRIATICI

 

Le pare normale che un assessore giri con una pistola carica? Il poliziotto lo faceva prima, ora fa un altro mestiere.

«In Italia ci sono un milione e 300 mila persone che hanno un regolare porto d'armi per le ragioni più diverse (e io non sono tra questi). Il rilascio tocca a questura e prefettura, non posso essere io a giudicare chi ha i requisiti per maneggiare armi».

 

La vittima non era armata.

«Diciamo che se fosse stato espulso come disposto da tempo ora saremmo qui a parlare d'altro».

matteo salvini festeggia la vittoria dell'italia 4

Ultimi Dagoreport

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO