Luca Fazzo per “il Giornale” - Estratto
Palamara con la moglie Giovanna
Faide, amicizie, manovre. E persino trattative così inconfessabili da vergognarsene anche davanti ai propri figli. Il mondo che ruotava intorno a Luca Palamara, il pm romano divenuto il simbolo dell' inchiesta sul marcio in magistratura, racconta anche questo: con Palamara che per ricevere degli interlocutori, tra cui il deputato del Pd Cosimo Ferri (oggi passato a Italia viva) sfratta di casa i familiari.
«Senti ti volevo dire domani sera eh se faccio una cosa ristretta da me non è che potete uscì tutti no? Te Lavinia e Rocco potete uscire dico un po’?», scrive Palamara alla moglie il 17 aprile 2019. Poi, più prosaicamente, c' è anche la preoccupazione per le spese del convivio: «Che cosa posso fare le pizze o un piatto di pasta ma la pasta poi diventa un casino.. che cosa si può fare di pronto senza pagà tanto...».
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Ma a quel punto si innesca una crisi domestica quasi drammatica per Palamara: non da parte della moglie ufficiale ma della compagna, Adele Attisani.
Attisani: «Comunque devi sparire tu perché in questi momenti non ci sei nemmeno e Legnini non è ormai nessuno perché non è che ci lavori insieme».
Palamara: «Senti Adele però ascoltami un attimo».
Attisani: «Quindi non è che devi discutere di lavoro capito».
Palamara: Adele Adele ascolta un attimo».
Attisani: «Non dovete parlare di lavoro, dovete fare le cagate che organizzate voi».
Palamara: «Adele mi ascolti Adele mi ascolti un attimo...».
Attisani: «Perché organizzate delle cagate capito ti dovresti vergognare tutti voi di questi di quell' ambiente capito tutto una porcheria una porcheria».
Palamara: «Hai ragione hai ragione sono d’accordo con te».
Attisani: «E la prima è quella che organizza. G. che organizza per voi perché è una che cerca di farvi accoppiare ma fate schifo siete una categoria schifosa e tu mi lasci sola.. sapevi che io arrivavo stasera».
Palamara: «No Adele non lo sapevo e tu delle persone non disponi così dopo che ti ho telefonato quattro volte tu mi hai detto che tornavi tardi».
Attisani: «Ah non lo sapevi ma come non lo sapevi ma stai scherzando».
Palamara: «Ti invito a smetterla a dire queste cazzate non te lo consento più chiaro».
Attisani: «Per me devi sparire per me devi sparire ok adesso ascoltami bene e fate queste troiate hai capito? e meno male che ti rendi conto di quello che fate meno male che ti rendi conto che fate delle marchette, G. fa le marchette e vi porta le donne. Ciao e non mi chiamare più».