bolsonaro lula

LULA-HOOP! - IN BRASILE L'EX PRESIDENTE LULA SENTE IL PROFUMO DELLA RIVINCITA: L'ULTIMO SONDAGGIO LO DÀ AL 48,3% CONTRO IL 41 DI JAIR BOLSONARO E POTREBBE VINCERE LE ELEZIONI AL PRIMO TURNO - LULA SI AFFIDA A SPORTIVI, CANTANTI, ATTORI E INFUENCER PER INSEGUIRE IL VOTO DEI GIOVANI, CON UN COMIZIO-SHOW DI 5 ORE CON MUSICA, CANZONI, CABARET E INTERVENTI - OGGI BOLSONARO RISPONDERÀ CON UNA CAVALCATA IN MOTO...

Sara Gandolfi per il "Corriere della Sera"

 

comizio lula

La platea del grande Auditório Celso Furtado, a San Paolo, lunedì sera era un tripudio rosso fuoco. Il colore che il Partito brasiliano dei lavoratori non ha alcuna intenzione di abbandonare, soprattutto ora che è ad un passo dalla riconquista della presidenza. Erano vestite in scarlatto le signore, guidate dall'aspirante first lady «Janja» Silva, mentre gli uomini sfoggiavano magliette e berrettini dalle mille sfumature cremisi. A un certo punto, si sono alzati tutti in piedi a ballare la «Lula Dance», con tanto di spericolate mosse di bacino. L'ex presidente-sindacalista, che compirà 77 anni a fine ottobre, è rimasto seduto in galleria, tranquillo e sorridente.

comizio lula

 

Lula sente il profumo della rivincita. Il voto di domenica è una sfida a due, che spera di chiudere al primo turno conquistando la metà più uno dei voti validi. L'ultimo sondaggio di Pesquisa Atlas lo dà al 48,3% contro il 41 dell'attuale presidente di destra Jair Bolsonaro. Il giorno prima, Ipec lo dava al 48% contro il 31.

 

Scartando schede bianche e nulle, Ipec stima che il duello si potrebbe chiudere subito: 52 a 34. Lo staff di Bolsonaro sfodera sondaggi interni molto diversi. Fiato sospeso fino allo spoglio. È qui, nella grigia megalopoli da 12 milioni di abitanti che i duellanti stanno giocando le ultime carte, con una girandola di incontri, eventi live, parate. Oggi Bolsonaro risponderà con una cavalcata in moto sul lungomare della Baixada Santista, appoggiandosi allo zoccolo duro dei rider.

comizio lula

 

Lula invece insegue il voto dei giovani. Ieri mattina ha incontrato gli sportivi in un hotel del centro, lunedì si è affidato a cantanti, attori e infuencer per il «super-live della speranza». Sono sfilati in video i cantori storici della sinistra brasiliana come Caetano Veloso - che ha recitato i versi della sua canzone «Gente» - e Gilberto Gil, l'ex ministro della Cultura. Il difficile compito di scaldare la platea è toccato a «Janja», la sociologa che Lula ha sposato in terze nozze.

comizio lula

 

 È comparsa sul palco con gli occhialoni da professoressa e il sorriso aperto, iniziando con una canzonatura al marito, seduto lassù: «Sono qui amore, mi stai cercando?». L'applauso più lungo è stato per l'ex presidente Dilma Rousseff, l'emozione più forte l'ha scatenata però la bellissima e giovane indigena Txai Surui che ha letto l'elenco delle ultime vittime della violenza in Amazzonia: «Spero che il mio nome non sia mai in questa lista, ma vengo da Roraima, il posto più pericoloso per i difensori dell'ambiente», ha detto, quasi in lacrime.

 

mark ruffalo al comizio di lula2

Dopo oltre quattro ore di musica, canzoni, cabaret e interventi, è salito sul palco Lula, che con la voce sempre più roca, ha iniziato il suo consueto discorso-fiume - «avrei tante cose da dire ma non riuscirò mai ad eguagliare Fidel Castro» - e ha ribadito le sue promesse di un Brasile migliore: investimenti, nuovi posti di lavoro, salario minimo, una rivoluzione digitale che connetta tutto il Paese e perfino un ministero per i Popoli originari. «Riporterò la pace, l'unione, l'amore e la speranza», ha detto e, senza mai citarlo, ha tuonato contro Bolsonaro, «presidente incompetente e disumano».

 

comizio lula9

Spera di convincere i moderati, e lancia appelli al «voto utile» per vincere al primo turno, ma quando è il momento della foto di rito, mentre gli altri alzano indice e pollice a formare la L di Lula, lui non si trattiene e alza il pugno chiuso. Non dimentica mai nei comizi di ricordare i 580 giorni trascorsi in carcere dopo le condanne per corruzione, poi annullate. È arrivato a paragonarsi al sudafricano Mandela, ha avvertito che chiederà i danni allo Stato. E parla di una «nuova primavera», per il Brasile e per se stesso.

 

comizio lula8

Gli elettori che erano neonati quando lui entrò per la prima volta al Planalto, il palazzo presidenziale di Brasilia, nel lontano 2003, cosa pensano? «Lula è il meglio che abbiamo per contrastare la minaccia alla democrazia - dice Bruno Galvão, 21 anni -. Bolsonaro ha fatto sanguinare il Brasile, Lula sarà un cerotto, ma non è di certo la cura».

comizio lula7

 

Studia giornalismo all'università Casper Libero, milita nel Partito di sinistra Psol, alleato del Pt di Lula, e si tura il naso, come direbbe Montanelli, anche se «è tragico che la sinistra non sia riuscita a proporre un altro candidato forte». L'importante è fermare Bolsonaro, incalza il compagno di studi Arthur Guimaraes, 22 anni: «Qualche anno fa avrei detto che sognavo riforme e giustizia sociale, oggi mi accontento di sperare in un presidente democratico».

comizio lula6

 

Lula però è per loro un leader anziano, che non avrà la stessa forza del passato. Cauti gli staff dei candidati. Un coordinatore della campagna di Lula ammette: «Abbiamo grandi possibilità di vincere al primo turno, ma dobbiamo evitare di smobilitare la militanza e non generare un clima di frustrazione se le elezioni andranno al secondo turno». Da parte sua i coordinatori di Bolsonaro ammettono di puntare tutto sul ballottaggio del 30 ottobre. «La nostra sfida è entrare più forti nella fase decisiva».

comizio lula5comizio lula3comizio lula 1comizio lula4comizio lula 2comizio lula1comizio lula10comizio lula2

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…