MA LAVROV E BLINKEN SI SONO PARLATI AL G20? È GIALLO SULL’INCONTRO TRA CHI CONFERMA E CHI SMENTISCE CHE I DUE SI SIANO RIVOLTI LA PAROLA: PER LA REUTERS LA CONFERMA ARRIVA DALLA MINISTRA MARSUDI CHE HA RACCONTATO CHE I DUE SI SONO VISTI NELLA SALA DELLA PLENARIA. NON HA DETTO DI COSA ABBIANO DISCUSSO E QUANTO SIA DURATO IL FACCIA A FACCIA. MA LA RICOSTRUZIONE È STATA SMENTITA DAL “NEW YORK TIMES” SECONDO CUI NESSUNO DELLE DELEGAZIONI OCCIDENTALI HA AVUTO CONTATTI CON LAVROV, MA…

-

Condividi questo articolo


Alberto Simoni per "La Stampa"

 

ANTONY BLINKEN SERGEI LAVROV ANTONY BLINKEN SERGEI LAVROV

Catherine Colonna è la ministra degli Esteri francese e ha raccontato che al G20 di Bali «la Russia si è trovata isolata».

Maria Zakharova, portavoce di Lavrov, capo della diplomazia russa, invece ha visto un vertice diverso: «L'Occidente ha fallito nel suo intento di isolare la Russia». In mezzo la presidenza indonesiana ha vestito i panni del Paese super partes ma ha dovuto accettare che i rappresentanti delle 20 economie più importanti del pianeta torneranno a casa senza aver siglato un documento comune.

 

Sergei Lavrov Gotabaya Rajapaksa Sergei Lavrov Gotabaya Rajapaksa

I Paesi del G7 hanno rinunciato alla cena di inizio lavori e non si sono presentati alla foto di gruppo perché c'era Lavrov: «Non ho chiesto io di fare la foto», ha chiosato il capo della diplomazia russa, il quale ha replicato saltando l'ultima sessione, quella del pomeriggio sulla sicurezza alimentare. In mattinata ha tenuto il suo breve discorso in cui ha accusato gli occidentali di aver deviato l'agenda del G20 e portato solo «folli critiche alla Federazione russa». Poi mentre stava per parlare Annalena Baerbock, ministro degli Esteri tedesco, se ne è andato. «Aggressori, invasori, occupanti, ho sentito solo cose del genere», ha detto Lavrov spiegando che così si cambia il senso del G20 e non si risolvono le questioni economiche globali. Un clima teso che rende, per dirla con un diplomatico occidentale, «assai improbabile che Putin si presenti in novembre per il summit dei capi di Stato».

antony blinken antony blinken

Era la prima volta che i capi delle diplomazie si ritrovavano sotto lo stesso tetto con Lavrov.

 

Secondo la Reuters che ha citato la presidente dei lavori, la ministra Retno Marsudi, Blinken e Lavrov si sono parlati nella sala della plenaria. Non ha detto di cosa hanno discusso, né quanto è durato il faccia a faccia. È una ricostruzione che però il New York Times non ha condiviso riferendo che nessuno delle delegazioni occidentali ha avuto contatti con Lavrov.

lavrov zakharova lavrov zakharova

Secondo il copione. Giovedì il Dipartimento di Stato aveva ribadito che non ci sarebbe stato alcun colloquio poiché Mosca non ha manifestato alcuna buona volontà.

Lo scambio fra i due è comunque avvenuto a distanza sul grano e lo sblocco del porto di Odessa per consentire agli ucraini di svuotare i silos. Blinken è stato diretto: «L'Ucraina non è vostra e il loro grano non è il vostro, lasciate che i raccolti possano uscire». La risposta di Lavrov è arrivata a margine.

blinken blinken

 

Il capo della diplomazia russa ha detto di essere ponto a negoziare con Turchia e Ucraina, ma - ha spiegato - che non è chiaro come questi colloqui possano avvenire. Fra l'altro lo stesso Lavrov ieri ha spiegato che tocca agli ucraini sminare il porto o individuare una via d'uscita verso il Mar Nero per i cargo, scaricando così sulle spalle di Kiev la responsabilità della crisi. Quindi ha sottolineato che il grano bloccato è appena l'1% delle riserve mondiali e che i problemi di sicurezza alimentare non possono derivare da questo Un portavoce del Dipartimento di Stato ha spiegato a La Stampa che gli «Usa sostengono gli sforzi dell'Onu per riaprire i porti del Mar Nero. Per far uscire milioni di tonnellate di grano il modo migliore è garantire un passaggio sicuro alle navi. Per questo è fondamentale che Putin cessi senza condizioni la sua aggressione all'Ucraina».

SERGHEY LAVROV SERGHEY LAVROV

 

Sull'ipotesi invece di un negoziato abbozzata da Lavrov, a Washington resta forte la «valutazione che la Russia non sia ancora pronta a impegnarsi in modo costruttivo» per raggiungere l'obiettivo. Al di là della questione del ripristino della supply chain, la missione di Blinken è stata quella di tentare di non lasciare scivolare nel campo russo i Brics. Blinken ha lanciato un messaggio molto diretto al G20 dicendo che il consesso resterà rilevante solo se riterrà la Russia responsabile della guerra e delle sue ripercussioni. Una linea condivisa da Di Maio e dagli alleati occidentali tanto che fonti diplomatiche hanno detto che il summit «non è stato un bagno caldo per Lavrov» e che «la maggioranza delle delegazioni ha speso parole di critica verso la Russia».

 

antony blinken antony blinken

Si legge forse anche così il fatto che il capo della diplomazia - dopo un bilaterale infruttuoso con il turco Cavusoglu - abbia lasciato i lavori. La ministra Colonna ha riferito di un riposizionamento cinese. Per Pechino - ha detto - la carta dell'Onu deve restare centrale. E la carta denuncia invasioni e revisioni unilaterali dei confini. Oggi toccherà a Blinken nel bilaterale con Wang Yi misurare la distanza fra Cina e Russia.

sergei lavrov. sergei lavrov. Antony Blinken Antony Blinken antony blinken antony blinken SERGEI LAVROV MEME - BY EMILIANO CARLI SERGEI LAVROV MEME - BY EMILIANO CARLI SERGHEY LAVROV SERGHEY LAVROV

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...