DI MALE IN CASALEGGIO - BASTONATA DAL COVID E ORFANA DEL GOVERNO CONTE, LA CASALEGGIO ASSOCIATI HA VISSUTO UN PERIODO DEVASTANTE PER I CONTI, APPESANTITI DA 320 MILA EURO DI ROSSO - LA SOCIETÀ DEVE ATTINGERE ALLE RISERVE PER RIPIANARE LE PERDITE: A PICCO IL FATTURATO CHE È SCESO DI QUASI IL 25% A QUOTA 1,7 MILIONI, NEL FRATTEMPO I COSTI SONO LIEVITATI DA 2,08 A 2,17 MILIONI - SONO LONTANI I TEMPI DELLA VITTORIA ELETTORALE DEI GRILLINI...

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Camilla Conti per "La Verità"

 

davide casaleggio davide casaleggio

Orfani del governo di Giuseppe Conte, con cui si è ormai consumata la rottura, e pure bastonati dal Covid, nonostante l'economia digitale sia stato l'unico business che ha retto, anzi è cresciuto, durante la pandemia.

 

La combo è stata devastante nel 2020 per la Casaleggio Associati, srl milanese fondata dal guru M5S Gianroberto Casaleggio e presieduta dal figlio Davide. Secondo il bilancio depositato ieri nella banca dati della Camera di Commercio che La Verità ha potuto consultare, la società attiva nel settore della consulenza strategica e dell'innovazione digitale per le imprese ha chiuso i conti dell'anno scorso con un rosso di 320.295 euro ripianato grazie all'utilizzo delle riserve.

 

DAVIDE CASALEGGIO DAVIDE CASALEGGIO

Il disavanzo, si legge nel verbale dell'assemblea dello scorso 23 luglio, verrà ripianato per 152.608 euro mediante uso di tutta la riserva straordinaria e per i restanti 167.687 euro dai 271.6900 euro della riserva di rivalutazione.

 

A picco anche il fatturato che è sceso di quasi il 25% a quota 1,7 milioni. Sono lontani i tempi della vittoria elettorale del Movimento 5 stelle e della nascita del governo gialloverde quando i ricavi della Casaleggio erano passati da 1,17 milioni del 2017 ai 2,24 milioni del 2019 e i profitti erano stati di 181.000 euro nel 2018 e di 100.346 euro nel 2019.

gianroberto casaleggio grillo gianroberto casaleggio grillo

 

A pesare sono state la svalutazione per 260.000 euro dei crediti verso clienti, in ragione della loro possibilità di recupero, e quindi le conseguenze della pandemia che, si legge nel bilancio nella parte relativa ai fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio, «ha imposto l'esigenza di contenere il più possibile lo sviluppo del contagio, comportando la modifica delle procedure e attività».

 

GRILLO DI MAIO CASALEGGIO GRILLO DI MAIO CASALEGGIO

«L'attività della società, che opera nel rigoroso rispetto della normativa di riferimento, è stata influenzata dall'evolversi della contingente situazione epidemiologica con impatti sull'organizzazione del lavoro e sugli effetti economici futuri non ancora prevedibili allo stato attuale», prosegue la nota, segnalando comunque «che la società ha organizzato prontamente attività in smart working che hanno permesso di proseguire l'erogazione dei servizi». Nel frattempo, i costi sono lievitati da 2,08 a 2,17 milioni.

 

DAVIDE CASALEGGIO E ALESSANDRO DI BATTISTA DAVIDE CASALEGGIO E ALESSANDRO DI BATTISTA

Per quanto riguarda quelli della produzione, emergono dai conti i 503.654 euro (valore esercizio corrente) relativi alla voce «salari e stipendi». Pressoché invariate le disponibilità liquide, che ammontano a 110.773 euro, mentre il totale delle immobilizzazioni (materiali e immateriali) si attesta a 451.177 euro.

 

È stato comunque rivalutato il software proprietario da 109.873 euro a 389.873 euro utilizzando l'apposita legge varata dal governo Conte, a seguito del cosiddetto decreto Agosto del 2020.

 

casaleggio di maio casaleggio di maio

Nell'aprile di quest'anno nella società di Casaleggio, che dell'azienda con 18 dipendenti è presidente e socio di controllo col 65%, c'è stato anche uno scossone tra i soci: Marco Maiocchi - uno dei collaboratori storici del fondatore Gianroberto Casaleggio, al suo fianco fin dal 2006 e dal 2015 - è uscito dalla srl incassando 7.500 euro per la vendita del suo 7,5 per cento.

 

davide casaleggio davide casaleggio

A febbraio Maiocchi si era già dimesso dal cda, dove era entrato nel 2015 subito dopo l'ingresso nell'azionariato. Poi il primo aprile, Maiocchi, Davide Casaleggio e Maurizio Benzi - altro socio e storico collaboratore di Casaleggio - si sono trovati davanti al notaio per ratificare l'uscita anche dalla compagine societaria: le sue quote sono state divise tra Benzi e Casaleggio. Maiocchi, tra l'altro, era anche l'unico socio che poteva contare su un background informatico di «progettista e sviluppatore di architetture software dal 1991».

 

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