MICHETTI, CHI? IL CENTRODESTRA CALA IL NOME A SORPRESA PER IL CAMPIDOGLIO: SI TRATTA DI ENRICO MICHETTI, 55 ANNI, AVVOCATO, DIRETTORE DELLA GAZZETTA AMMINISTRATIVA E OPINIONISTA DI UNA DELLE PRIME RADIO DELLA CAPITALE, “RADIO RADIO” – LUI SI DICE “LUSINGATO” E “PRONTO AD ACCETTARE” IL SUO NOME È STATO PROPOSTO DA FRATELLI D’ITALIA E LA RUSSA CONFERMA CHE È “NELLA LISTA”, ASSIEME AD ALTRI E ANCHE A UN POSSIBILE NOME TOP: “È UN GENERALE...”

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Maria Egizia Fiaschetti E Paola Di Caro per il “Corriere della Sera"

 

Il tanto atteso vertice del centrodestra - annuncia Matteo Salvini - si terrà lunedì, tre mesi e mezzo dopo l' ultimo fra i leader della coalizione che andò in scena il 3 febbraio. E che vide la rottura sul governo Draghi.

enrico michetti 19 enrico michetti 19

 

Adesso, spaccature non saranno ammesse. Perché ne va del futuro dell' alleanza, visto che si dovranno decidere i candidati per le amministrative di autunno. E i problemi a Roma e Milano rischiano di provocare un vero terremoto nelle urne.

 

Sì perché, dopo settimane di inutile attesa e preghiere ad Albertini e Bertolaso, entrambi graditi a Salvini e Berlusconi e meno alla Meloni ed entrambi fermissimi sul loro «no grazie», di fatto si torna al punto di partenza. E a una «rosa di nomi», come spiega Ignazio la Russa per FdI, che può «essere arricchita da entrate dell' ultima ora...».

 

Alcune decisamente a sorpresa, visto che la regola che il centrodestra si è dato finora - e che Giorgia Meloni conferma perché «se si voleva andare sui politici bisognava farlo mesi fa, ma non mi pareva che altri lo volessero...» - è di scegliere «candidati civici», ma soprattutto a Roma di nomi forti non se ne vedono molti.

 

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Così ha fatto rumore ieri il ritorno in auge di uno dei nomi che era stato gettato in campo mesi fa, poi messo di parte, ora improvvisamente assurto a nuova gloria se è vero che ieri era anche presente alla presentazione di un libro sul Covid con ospite d' onore Matteo Salvini.

 

Si tratta di Enrico Michetti, 55 anni, avvocato e direttore della Gazzetta Amministrativa, sconosciuto fuori dai confini della Capitale ma noto agli ascoltatori di una delle prime radio della Capitale, «Radio Radio», nella quale interviene come ospite fisso e speaker tra trasmissioni su Roma e Lazio, cronaca e attualità. Lui, molto amato sui social, sembra pronto alla sfida: «La politica, nonostante sia stata delegittimata, ha un ruolo centrale. Togliere la politica è come togliere la cartilagine da un ginocchio, solo la politica può garantire la mediazione tra la volontà dei cittadini e il corretto esercizio del potere».

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Da 30 anni al fianco dei Comuni come consulente nella gestione di procedure complesse ribadisce: «La mia prossimità alla politica è sempre stata quotidiana». Ammette di essere stato sondato ma la chiamata, tuttavia, non è ancora arrivata: «Credo siano i leader dei partiti a convocarti quando c' è la nomination ufficiale. La mia disponibilità c' è: nei confronti della città, del centrodestra e di un programma di rigenerazione della città».

 

Il suo nome è stato proposto da FdI e La Russa conferma che è «nella lista», assieme ad altri e anche a un possibile nome top: «È un generale... Una persona molto nota ma non posso dire chi...». In ogni caso, ad accogliere la possibile novità c' è il gelo di Forza Italia: «Dobbiamo vederci e confrontarci, difficilmente lunedì sarà una riunione decisiva. Vogliamo candidati civici», si limita a dire Tajani.

giorgia meloni ignazio la russa giorgia meloni ignazio la russa

 

Va molto oltre Maurizio Gasparri, uno che invece se si decidesse di presentare figure politiche avrebbe chance : «Cerchiamo di essere seri e non presentarci con nomi sconosciuti e candidature ridicole. Si può vincere o perdere, ma io a fare campagna elettorale per cose che non hanno senso per una città come Roma - ignoti, giovinetti, esordienti assoluti sulla scena - non ci vado».

 

Insomma, il nodo è intricatissimo. Salvini sfoggia sicurezza: «Il sindaco di Roma del centrodestra entrerà nella storia». La realtà è che vanno intanto appianate divergenze interne - a partire dal Copasir - e deciso definitivamente il tipo di candidatura e se fosse politica e non civica il discorso dei pesi e delle quote che spettano a ciascuno nella coalizione tornerebbe cruciale. Lunedì uscirà un coniglio dal cilindro o sarà ancora lunga?

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