25 aprile altare della patria sergio mattarella giorgia meloni guido crosetto

NON È LA DESTRA A CREARE UNA SPACCATURA SU 25 APRILE E PRIMO MAGGIO: È IL PAESE CHE È DISINTERESSATO AL VALORE SIMBOLICO DELLE FESTIVITÀ CIVILI – SECONDO IPSOS, SOLO IL 58% DEGLI ITALIANI SI SENTE COINVOLTO DALL’ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO (COSÌ COME DALLA FESTA DELLA REPUBBLICA): IL 30% DEGLI ITALIANI PENSA CHE L'ANTIFASCISMO SIA UN TEMA ORMAI SUPERATO - APPENA IL 53% RICONOSCE L'IMPORTANZA DELLA FESTA DEL LAVORO...

Estratto dell’articolo di Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”

 

giorgia meloni ignazio la russa sergio mattarella

Con ancora negli occhi le immagini di larga partecipazione, non esente da polemiche, ai festeggiamenti del 25 Aprile e del Primo Maggio e in attesa di celebrare la Repubblica il 2 Giugno abbiamo rivolto il sondaggio odierno alla comprensione di cosa pensino gli italiani e quale tipo di relazione affettiva e di senso di appartenenza li leghi alle festività civili.

 

[…]  le festività che dovrebbero rappresentare un tratto identitario e momento di unità del Paese, in realtà dividono gli italiani quanto a coinvolgimento suscitato dalle singole ricorrenze. Infatti, il 58% dichiara di sentirsi coinvolto dalla Festa della Repubblica e dall’Anniversario della Liberazione dal nazifascismo (contro il 42% poco o per nulla interessato), il 53% segue la Festa del Lavoro e solo una minoranza, il 44%, mostra interesse per le celebrazioni del 4 novembre, in occasione della Festa dell’unità nazionale e delle Forze Armate.

sondaggio ipsos sulle festività civili in italia

 

Nel corso degli anni la ricorrenza del 2 Giugno viene sempre più considerata la vera festa nazionale di tutti gli italiani passando dal 30% del 2004 al 37% odierno e superando per la prima volta il 25 Aprile che, specularmente, scende dal 37% del 2004 al 30%.

 

Le opinioni variano in relazione all’orientamento di voto, infatti la Festa della Repubblica prevale tra gli elettori del centrodestra (FdI 50%, tra gli altri del centrodestra 53%) mentre la Liberazione tra quelli del centrosinistra (Pd 50%). Va sottolineato che tra gli elettori di FdI quasi uno su quattro (23%) mette al primo posto il 25 Aprile. E va sottolineato pure il fatto che il 28% degli astensionisti non sia in grado di rispondere a questa domanda.

CONCERTONE PRIMO MAGGIO 2023

 

La graduatoria emersa pone in evidenza una certa inconsapevolezza circa la concatenazione che rende taluni eventi storici necessari per il verificarsi di quelli successivi.

Senza il 25 Aprile, ad esempio, non avremmo avuto la speranza individuale e sociale di un lavoro libero e tutelato, così come non potremmo celebrare il 2 Giugno, augurando lunga vita alla nostra Carta che ci rende persone migliori, ci protegge, talvolta ci sorregge.

 

[…]

ignazio la russa lorenzo fontana giorgia meloni

 

La maggioranza relativa degli intervistati (45%) considera l’antifascismo un valore imprescindibile alla base della nostra Repubblica, mentre il 30% ritiene che sia un tema superato dalla storia. Fa riflettere il fatto che uno su quattro (25%) non abbia un’opinione in proposito. Evidente anche qui la polarizzazione partitica, con gli elettori del Pd che si posizionano all’89% sulla prima risposta, mentre il 60% degli elettori di FdI propende per la seconda (anche se più di uno su quattro considera l’antifascismo un valore imprescindibile). E gli elettori di altri partiti di centrodestra si dividono quasi equamente tra le due opinioni.

 

fantocci di meloni e salvini al corteo del primo maggio a torino

Ancor più evidente la polarizzazione dei giudizi sull’operato della premier, con il 38% che giudica positivamente il modo in cui Giorgia Meloni abbia affrontato per la prima volta come presidente del Consiglio il 25 Aprile, a fronte di un 33% che si esprime in modo negativo e di un 29% che non si esprime (con un picco del 51% tra gli astensionisti).

 

In merito alla lettera al Corriere della presidente Meloni in occasione del 25 Aprile, il 33% ritiene che le sue parole rappresentino un passo in avanti importante e definitivo per la destra italiana, mentre il 34% è convinto che sia stata un’occasione persa e il 33% non è in grado di rispondere.

 

sergio mattarella guido crosetto giuseppe cavo dragone all altare della patria

[…]  il marcato dato astensionistico va di pari passo con un elevato disinteresse per la cosa pubblica e fa emergere una diffusa sottovalutazione dell’importanza di conoscere la storia, ignorando la quale si lascia spazio a improvvide dichiarazioni di esponenti politici che fanno confusione tra pacificazione e parificazione. […]

corteo del primo maggio a torinofantoccio della meloni al corteo del primo maggio a torinoGIORGIA MELONI PRIMO MAGGIO - MEMEignazio la russa giorgia meloni lorenzo fontana

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO