E DOPO LE POLEMICHE (E L'ARTICOLO DI DAGOSPIA) IL PAPA TWITTO':
Uniamoci anche oggi in preghiera con la comunità cristiana dello Sri Lanka colpita da una violenza cieca nel giorno di Pasqua. Affidiamo al Signore risorto le vittime, i feriti e la sofferenza di tutti. #PrayForSriLanka
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 22 aprile 2019
PAPA FRANCESCO BERGOGLIO URBI ET ORBI PASQUA
DAGONOTA - Attentati in Sri Lanka, qual è la polemica del giorno dopo? L'atteggiamento del Papa e dei leader politici di fronte alla strage dei cristiani nel giorno di Pasqua. Bergoglio nel tradizionale discorso urbi et orbi, che è una specie di ''Stato dell'Unione'' ma dalla prospettiva del Vaticano, ha dedicato all'eccidio solo una trentina di secondi, infilandolo tra gli altri temi del giorno: l'immigrazione (of course), la Libia, il Venezuela, il Sud Sudan, eccetera.
In effetti una cosa che colpisce è guardare la timeline su Twitter del pontefice: non un riferimento alla morte di centinaia di fedeli, colpiti proprio perché cristiani e nel giorno in cui celebravano la Resurrezione. Eppure non è mancato un tweet di cordoglio per Notre Dame, né dopo l'attentato di Christchurch, in cui un suprematista bianco ha fatto strage di musulmani in moschea.
per obama e hillary i cristiani sono easter worshippers
Invece per lo Sri Lanka, niente tweet. Forse il suo social media manager era alle prese con la Corallina e si preparava alla grigliata di Pasquetta? No, perché l'augurio di Buona Pasqua (ieri alle 12 passate) viene dopo gli attentati.
Se non bastasse Bergoglio, ci hanno pensato i vari Obama, Hillary e i media liberal di tutto il mondo: non usano mai la parola cristiani, ma ''Easter worshippers'', una perifrasi da manuale di politicamente correttissimo che indica ''coloro che santificano la Pasqua'', mentre non si trova mezzo riferimento al terrorismo di matrice islamica, sebbene la stessa polizia di Colombo aveva avvertito 10 giorni fa del rischio di violenza da parte di kamikaze musulmani.
papa francesco twitta buona pasqua ma ignora lo sri lanka
Certo, tra le vittime ci sono i clienti degli hotel di lusso colpiti dalle esplosioni, ma quando si parla delle centinaia di persone che erano dentro CHIESE CRISTIANE, non si capisce perché non si possa pronunciare ''la parola che inizia con la C''.
Sovranisti e conservatori, anche e soprattutto cattolici, vedono Bergoglio come un nemico accusato di distruggere la Chiesa, perciò la polemica ha una connotazione politica fortissima, ed è ingenui non capire che si tratti di una strategia.
Ma se nella via crucis il Papa non fa mezzo riferimento alle persecuzioni di cristiani nei paesi musulmani (negli ultimi anni le stragi nel periodo pasquale sono aumentate in modo esponenziale), e poi quando ne avviene una di portata storica, questa non sia degna neanche di un tweet, è il Pontefice a dare armi potentissime ai suoi oppositori.
Il suo breve passaggio sullo Sri Lanka nell'urbi et orbi è stao seguito dal ricordo dei 70 anni dalla prima apparizione in tv di un pontefice, Pio XII, ''i cristiani devono usare tutti gli strumenti che la tecnica metta a disposizione per annunciare la buona notizia di Cristo risorto''. Ecco, visto che il Papa conosce bene l'importanza dei social e della comunicazione, si dia una mossa a twittare e comunicare il suo sostegno alla comunità cristiana cingalese.
L’orrendo duo Obama-Clinton chiama le vittime dello Sri Lanka “Easter worshippers”. Deve essere una nuova religione. “Cristiani” non ce la fanno proprio a scriverlo, figuriamoci “Islam”. È un potpourri ecumenico pic.twitter.com/7DEB7FTdcD
— Giulio Meotti (@giuliomeotti) 22 aprile 2019
Per me è l’immagine simbolo della strage di cristiani che oggi in Sri Lanka ha fatto oltre 200 morti. Una statua di Gesù coperta di sangue. “Era un fiume di sangue", ha detto N. A. Sumanapala, un negoziante vicino alla chiesa di San Sebastiano. Sunday Bloody Sunday pic.twitter.com/2Bg8Mav50s
— Giulio Meotti (@giuliomeotti) 21 aprile 2019
Segnalo che l’eccidio di #cristiani in #SriLanka nel giorno di #Pasqua è stato trattato ieri da #Bergoglio come una pratica da sbrigare in 30-40 secondi. Per poi passare al tema successivo (uguale al precedente): il solito...
— Daniele Capezzone (@Capezzone) 22 aprile 2019
Anche per l’ex ministro di Macron, quella che aveva fatto richiamare il loro ambasciatore a Roma, quella che non risparmia mai parole di fuoco sull’Italia, quella che è ora è tete de liste di Lrem, anche per lei la parola “cristiani” è tabu https://t.co/9YzpgBmark
— Marco Gervasoni (@marco_gervasoni) 22 aprile 2019
Se è per quello non usano neanche laparola “cristiani” , dicono “adoratori di Pasqua” https://t.co/hkqn8mlcYk
— Marco Gervasoni (@marco_gervasoni) 22 aprile 2019
Certo è strano. Brucia il tetto di una chiesa e tutto il mondo in lacrime si straccia le vesti. 200 cristiani vengono uccisi e insomma, va beh, son cose che succedono.
— La durezza del vivere ?? (@durezzadelviver) 21 aprile 2019
IL MESSAGGIO ''URBI ET ORBI'' DI PAPA BERGOGLIO, PRONUNCIATO IERI: LA STRAGE IN SRI LANKA APPARE PER 30 SECONDI, IN MEZZO A TUTTI GLI ALTRI TEMI, PRIMA DEL RICORDO DI PIO XII IN TV
- PAPA: ARMI CESSINO INSANGUINARE LIBIA, SIRIA E YEMEN
(ANSA) - Un appello affinché cessino le guerre in Siria, Yemen e Libia, è stato lanciato da Papa Francesco nel messaggio 'Urbi et Orbi'. Dio "sia speranza per l'amato popolo siriano, vittima di un perdurante conflitto che rischia di trovarci sempre più rassegnati e perfino indifferenti". "Un particolare pensiero rivolgo alla popolazione dello Yemen, specialmente ai bambini, stremati dalla fame e dalla guerra". "Le armi cessino di insanguinare la Libia", ha aggiunto il Papa auspicando che si scelga "il dialogo piuttosto che la sopraffazione".
obama tratta diversamente cristiani e musulmani
- PAPA: PACE IN MEDIO ORIENTE LACERATO DA DIVISIONI
(ANSA) - "La Pasqua ci porta a tenere lo sguardo sul Medio Oriente, lacerato da continue divisioni e tensioni. I cristiani nella regione non manchino di testimoniare con paziente perseveranza il Signore risorto e la vittoria della vita sulla morte". Lo ha detto il Papa nel messaggio 'Urbi et Orbi' auspicando che "la luce pasquale illumini tutti i governanti e i popoli del Medio Oriente, a cominciare da Israeliani e Palestinesi, e li sproni ad alleviare tante sofferenze e a perseguire un futuro di pace e di stabilità".
hillary clinton non menziona i cristiani ma solo i musulmani quando sono vittime
- PAPA: COSTRUIAMO PONTI NON MURI, STOP CORSA ARMAMENTI
(ANSA) - "Davanti alle tante sofferenze del nostro tempo, il Signore della vita non ci trovi freddi e indifferenti. Faccia di noi dei costruttori di ponti, non di muri. Egli, che ci dona la sua pace, faccia cessare il fragore delle armi, tanto nei contesti di guerra che nelle nostre città, e ispiri i leader delle Nazioni affinché si adoperino per porre fine alla corsa agli armamenti e alla preoccupante diffusione delle armi, specie nei Paesi economicamente più avanzati". Così il Papa nel messaggio 'Urbi et Orbi'.
- PAPA: PREGO PER L'AFRICA, AUSPICO RICONCILIAZIONE SUD SUDAN
(ANSA) - "Il Cristo Vivente doni la sua pace a tutto l'amato continente africano, ancora disseminato di tensioni sociali, conflitti e talvolta da violenti estremismi che lasciano insicurezza, distruzione e morte, specialmente in Burkina Faso, Mali, Niger, Nigeria e Camerun". Lo ha detto il Papa nel messaggio 'Urbi et Orbi' aggiungendo: "Il mio pensiero va pure al Sudan, che sta attraversando un momento di incertezza politica e dove auspico che tutte le istanze possano trovare voce e ciascuno adoperarsi per consentire al Paese di trovare la libertà, lo sviluppo e il benessere a cui da lungo tempo aspira".
Un pensiero è poi dedicato alla situazione del Sud Sudan: "Il Signore risorto accompagni gli forzi compiuti dalle Autorità civili e religiose del Sud Sudan, sostenute dai frutti del ritiro spirituale tenuto alcuni giorni fa in Vaticano. Possa aprirsi una nuova pagina della storia del Paese, nella quale tutte le componenti politiche, sociali e religiose s'impegnino attivamente per il bene comune e la riconciliazione della Nazione".
- PAPA: CONFLITTO UCRAINA, VICINO ALLA POPOLAZIONE CHE SOFFRE
(ANSA) - "In questa Pasqua trovi conforto la popolazione delle regioni orientali dell'Ucraina, che continua a soffrire per il conflitto ancora in corso. Il Signore incoraggi le iniziative umanitarie e quelle volte a perseguire una pace duratura". Lo ha detto il Papa nel messaggio 'Urbi et Orbi'.
- PAPA: CRISI VENEZUELA, METTERE FINE ABUSI E CONSENTIRE AIUTI
SRI LANKA ATTENTATI NELLE CHIESE
(ANSA) - Tra le aree di crisi del mondo il Papa, nel messaggio 'Urbi et Orbi', parla del Venezuela, dove "tanta gente" è "priva delle condizioni minime per condurre una vita degna e sicura, a causa di una crisi che perdura e si approfondisce. Il Signore doni a quanti hanno responsabilità politiche di adoperarsi per porre fine alle ingiustizie sociali, agli abusi e alle violenze e di compiere passi concreti che consentano di sanare le divisioni e offrire alla popolazione gli aiuti di cui necessita". "Il Signore risorto - ha aggiunto Papa Francesco - illumini gli sforzi che si stanno compiendo in Nicaragua per trovare al più presto una soluzione pacifica e negoziata a beneficio di tutti i nicaraguensi".
- PAPA: APRIAMO CUORI A CHI CERCA PANE, RIFUGIO E DIGNITÀ
(ANSA) - "Il Risorto, che ha spalancato le porte del sepolcro, apra i nostri cuori alle necessità dei bisognosi, degli indifesi, dei poveri, dei disoccupati, degli emarginati, di chi bussa alla nostra porta in cerca di pane, di un rifugio e del riconoscimento della sua dignità". Lo ha detto il Papa nel tradizionale messaggio di Pasqua 'Urbi et Orbi'.
strage di cristiani in sri lanka
- SRI LANKA: PAPA, DOLORE PER VIOLENZA COSÌ CRUDELE
(ANSA) - "Ho appreso con tristezza e dolore la notizia dei gravi attentati che, proprio oggi, giorno di Pasqua, hanno portato lutto e dolore in alcune chiese e altri luoghi di ritrovo dello Sri Lanka. Desidero manifestare la mia affettuosa vicinanza alla comunità cristiana, colpita mentre era raccolta in preghiera, e a tutte le vittime di così crudele violenza. Affido al Signore quanti sono tragicamente scomparsi e prego per i feriti e tutti coloro che soffrono a causa di questo drammatico evento". Così il Papa nel messaggio di Pasqua.
- PAPA: RICORDA I 70 ANNI DELLA PRIMA VOLTA IN TV DI PIO XII
(ANSA) - Il Papa nell'augurio di Pasqua oggi ha ricordato i 70 anni della prima apparizione in tv di un pontefice e ha spronato i cristiani ad usare i mezzi di comunicazione per annunciare il Vangelo. Rivolgendo i suoi auguri "anche a coloro che sono uniti a noi mediante la televisione, la radio e gli altri mezzi di comunicazione", Papa Francesco ha ricordato che "settant'anni fa, proprio nella Pasqua del 1949, un Papa parlava per la prima volta in televisione.
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Il Venerabile Pio XII si rivolgeva ai telespettatori della tv francese, sottolineando come gli sguardi del Successore di Pietro e dei fedeli potevano incontrarsi anche attraverso un nuovo mezzo di comunicazione. Questa ricorrenza mi offre l'occasione per incoraggiare le comunità cristiane - ha sottolineato Bergoglio - ad utilizzare tutti gli strumenti che la tecnica mette a disposizione per annunciare la buona notizia di Cristo risorto".
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