pierre cantagallo giuseppe conte

IL PASTICCIACCIO DEL FINTO HACKER DI CONTE: DIETRO L'ERRORE DELLA PROPAGANDA ANTI RENZI FINITA NELL'ACCOUNT UFFICIALE DI CONTE SPUNTA "PIERRE" CANTAGALLO, CREATORE DI PAGINE FACEBOOK PRO M5S (E ORA PRO CONTE) CHE LAVORA AL GRUPPO M5S CAMERA. CONTE E' GIA' LEADER DI FATTO DEL MOVIMENTO 5 STELLE? NON DITELO A DI MAIO E DI BATTISTA...

LA STORIA CONTRO RENZI PUBBLICATA NEL PROFILO UFFICIALE DI GIUSEPPE CONTE

Clarissa Valia per www.tpi.it

 

“La storia dell’hackeraggio non ce la beviamo”. In molti sui social non credono alla versione di Palazzo Chigi secondo cui un hacker avrebbe attaccato il profilo Facebook ufficiale del premier Giuseppe Conte postando la storia (poi rimossa) in cui si invitavano i follower a iscriversi a un gruppo social per “mandare a casa Renzi”.

 

Il gruppo Facebook “Conte Premier – Renzi a casa”

Il gruppo Facebook pubblico che si apriva scorrendo in alto la storia postata sul profilo del presidente del Consiglio è “Conte premier – Renzi a casa!”. 3.907 membri all’attivo nel momento in cui scriviamo, la maggior parte dei quali sono attivisti del Movimento 5 Stelle. Il gruppo è stato creato oggi, 14 gennaio 2021, al mattino.

pierre cantagallo

 

Questo giustifica il numero esiguo di post presenti finora sulla pagina: circa 37, perlopiù messaggi di supporto a Conte infarciti di cuori e fotogrammi/meme contro Renzi. Secondo quanto scrive il Giornale l’obiettivo dichiarato del gruppo è di 10mila iscritti. “G. Conte Premier. Italia viva a casa. Arriviamo a 10mila iscritti, invitiamo tutti i nostri amici di Facebook”, è uno dei messaggi che – sempre stando a quanto scrive il Giornale – sarebbe apparso sul gruppo Facebook e che poi sarebbe stato anch’esso rimosso.

 

Ma chi c’è dietro? Il gruppo “Conte premier – Renzi a casa!” risulta essere amministrato da “Infopolitica”, una pagina Facebook di agenzia media-stampa filo M5s che è al momento risulta “non disponibile”, dove invece era attiva fino a qualche ora fa e aveva all’attivo oltre 30mila seguaci. Anche Infopolitica si esponeva come pagina filo-grillina. Nata nell’ottobre del 2017 con il nome di Informazione Vera, il 25 novembre 2019 il nome è cambiato in Infopolitica.

post contro renzi di pierre cantagallo

 

Informazione Vera e il tweetstorm a Mattarella

“Informazione vera” era anche il sito internet a cui era collegata la pagina Facebook Infopolitica, ma che ora risulta inattivo. Sito che finì al centro di un’inchiesta di Repubblica in seguito al “tweetstorm” condotto da 360 profili “fake” che fu usato per chiedere l’impeachment del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

L’assalto squadrista on line al Quirinale nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2018 fu oggetto a suo tempo di una indagine della Procura della Repubblica di Roma. Nel 2018 al sito informazionevera.it, secondo l’inchiesta di Repubblica, era collegata la pagina “Governo M5S 2018 – che effettivamente rilanciava contenuti del sito informazionevera-it“. La stessa pagina che lanciò il sondaggio: “Sei d’accordo con Di Maio nella richiesta di mettere in stato d’accusa il Presidente?”. “Ma quel che più importa è che a InformazioneVera.it sono collegate alcune delle principali pagine dell’area che si dichiara 5Stelle: news.m5s (87.000 like), Wilm5s (725.000 like), TuttiConIlM5S (168.000 mi piace), M5SUNICASPERANZADITALIA, ForeverM5Stelle, Italyonesta, Perchevotarem5s (53.000 mi piace), ItaliaM5stelle, GovernoM5S2018 (218.000 mi piace)”, scrivevano i giornalisti Carlo Bonini e Fabio Tonacci.

post contro renzi di pierre cantagallo 4

 

Il responsabile di InformazioneVera.it era tale Piergiorgio, alias “Pierre” Cantagallo, militante 5 stelle con un grande seguito su Facebook: oltre 270mila seguaci oggi.

Quindi, ricapitolando: il gruppo Facebook collegato alla storia pubblicata (e poi rimossa) sul profilo ufficiale di Conte è parte dello stesso canale social collegato al sito che fu usato per chiedere l’impeachment contro Mattarella. Motivo per cui alcuni utenti ritengono che sia stato un errore: “i grillini volevano fare propaganda sui loro canali e hanno sbagliato account”.

 

Nel tardo pomeriggio è intervenuto anche Michele Anzaldi, deputato di Italia viva: “Se davvero Palazzo Chigi ritiene che l’episodio della promozione di una pagina contro Renzi attraverso l’account Facebook del presidente Conte sia stata dovuta ad un presunto hackeraggio, presenti subito denuncia alla Polizia postale, che così potrà indagare e verificare l’accaduto. Altrimenti saremmo di fronte all’ennesima manovra di depistaggio mediatico di cui la presidenza Conte è stata tante volte protagonista in questi mesi”.

 

renzi conte

Anzaldi, poi, avanza un sospetto: “Se, infatti, la Polizia postale dovesse magari scoprire che dietro la pagina Facebook ‘Conte premier Renzi a casa!’, apparsa sull’account di Conte, ci fosse un collaboratore del gruppo Camera del Movimento 5 Stelle, pagato con i fondi parlamentari per fare il moderatore dei gruppi Facebook di appoggio ai 5 Stelle, Conte cosa risponderebbe? Se Palazzo Chigi non presenterà denuncia, chiederò al nostro gruppo, in quanto parte lesa, di presentare noi un esposto alla Polizia postale e di depositare un’interrogazione parlamentare”.

pierre cantagallo 1pierre cantagallopost contro renzi di pierre cantagallo 7post contro renzi di pierre cantagallo 3post contro renzi di pierre cantagallo 5post contro renzi di pierre cantagallo 2post contro renzi di pierre cantagallo 6post contro renzi di pierre cantagallo

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…