berlusconi putin - ellekappa

PUTIN E BERLUSCONI: PIÙ CHE AMICI, SOCI IN AFFARI! – IL “BANANA”, INSIEME A SCARONI, È IL PRINCIPALE RESPONSABILE DELL’ESTREMA DIPENDENZA ITALIA DAL GAS RUSSO, COSTRUITA DURANTE I QUATTRO GOVERNI CHE HA GUIDATO DAL 2001 AL 2011. MA LUI CHE CI HA GUADAGNATO? NEL 2003 IL COLOSSO RUSSO GAZPROM CERCÒ DI CONVINCERE L’AD DI ENI, VITTORIO MINCATO, A COMPRARE GAS TRAMITE BRUNO MENTASTI, EX SOCIO E AMICO DI BERLUSCONI. QUELLO TRASECOLÒ, POI DUE ANNI DOPO ARRIVÒ SCARONI E…

Estratto dell'articolo di Andrea Greco per “la Repubblica”

 

berlusconi putin

[…] La liaison con Mosca è stata l'architrave geopolitica dei quattro governi Berlusconi tra 2001 e 2011, cosparsi di numerose visite dell'imprenditore-politico.

 

Con ambasciatore o senza, con il consigliere Valentino Valentini (che, si mitizzava, «sapeva il russo ») o no. Sempre tra il Cremlino e la dacia, mischiando pubblico e privato da par suo. […]

 

PAOLO SCARONI E SILVIO BERLUSCONI CON PUTIN

Fin dagli anni '90 l'uomo del Biscione, nel guardare a Est, vedeva, più che i "comunisti", mercati promettenti […], in cui mandò in avanscoperta fidi emissari. Prima Marcello Dell'Utri, dirigente e consigliere della prima ora, e compaesano del potente Pietro Fallico, il reuccio dei banchieri italiani a Mosca.

 

Poi, già al governo, Bruno Mentasti, amico caro della sua famiglia, già socio in Telepiù (dove gli fece il prestanome) che aveva ceduto l'acqua San Pellegrino e cercava nuove imprese.

 

VITTORIO MINCATO

[…] Quando il 30 ottobre 2003 Vittorio Mincato - ad dell'Eni che non lasciava ai gruppi rivali neanche una goccia della merce russa - dopo una cena d'affari milanese ebbe dall'allora vicepresidente di Gazprom Komarov un biglietto con su scritto "Mentasti", trasecolò. […]

 

Il già socio di Berlusconi doveva intercettare 3 miliardi di metri cubi di gas di spettanza Eni e venderli in Italia. Era già costituita anche la holding Centrex, a Vienna con insieme a Mentasti vari soci schermati in società cipriote. [... ]

 

BRUNO MENTASTI

 

 

L'affare [...] fu stoppato. Non subito. Il nuovo ad Eni Paolo Scaroni [...], scelto nel 2005 dal Berlusconi III, s' era prestato a firmare l'intesa nonostante diverse critiche nell'ambiente e sulla stampa.

 

[…] Ma dopo i rilievi del cda Eni, e dell'antitrust, la fornitura fu riformulata (fine 2006), togliendo la senseria di Mentasti.

 

Scaroni è stato il manager che più ha piegato l'ex monopolista italiano alla politica filorussa di quegli anni. Ci sono varie testimonianze, anche se la più smaccata è forse quella che non si vede: il gasdotto South Stream. [...]

 

berlusconi putin

Un tubo da far passare sotto il Mar Nero, al costo di 15,5 miliardi, il doppio del rivale Nabucco azero, più gradito agli Usa. Ma l'Italia e l'Eni, fin dal 2007, avevano scelto: solo nel 2014, a lavori già iniziati, il progetto è naufragato, più per le pressioni Usa sulla Bulgaria dopo l'annessione russa della Crimea e le prime sanzioni a Mosca. Oggi quel tubo sarebbe una catena al collo in più per l'Italia.

 

Come emerso dai dispacci Wikileaks, parte della diplomazia Usa, ma anche della stampa italiana e degli operatori di settore, arrivò a pensare che l'assiduità di Berlusconi con Mosca celasse tornaconti personali. Si è vociferato di un piccolo giacimento in Kazakistan, intestato al Cavaliere. Lui ha smentito.

 

 

 

 

 

Articoli correlati

I RAPPORTI DI MOSCA CON IL NOSTRO PAESE SONO DIVENTATI PIU' FORTI DURANTE I GOVERNI BERLUSCONI E...

LA GUERRA IN UCRAINA FA ZOMPARE LA \'TRANSIZIONE ECOLOGICA\' CONCORDATA CON BRUXELLES E FRANCO...

SILVIO BERLUSCONI CONTINUA A PREOCCUPARSI PIU PER IL SUO \'AMICO\' PUTIN CHE PER I DESTINI ...

CON L'ENNESIMA CAPRIOLA, BERLUSCONI GIUSTIFICA PUTIN E CRITICA BIDEN E STOLTENBERG

FLASH! - IL \'CUCU\' DI SEBASTIANO MESSINA:\'PER SILVIO BERLUSCONI PUTIN E\' DIVENTATO DI COLPO...

DAGOREPORT - NEL PD HANNO LE PALLE PIENE DI CONTE-ZELIG PUTINIANO: IL 65% DELLA...

I TRE TENORES DI PUTIN (SALVINI, BERLUSCONI E GRILLO) DESTABILIZZANO DRAGHI - A PALAZZO CHIGI NON HA

 

 

 

 

 

BRUNO MENTASTI

putin berlusconivladimir putin con silvio berlusconi e i figli BERLUSCONI PUTIN VILLA CERTOSAberlusconi e putin a krasnaya polyanaberlusconi putinberlusconi fa le fusa a putinsilvio berlusconi e vladimir putin 2silvio berlusconi e vladimir putin 3berlusconi putinsilvio berlusconi con bush e putinsilvio berlusconi e vladimir putin 7silvio berlusconi e vladimir putin 8silvio berlusconi e vladimir putin 5silvio berlusconi e vladimir putin 4silvio berlusconi e vladimir putin 9famiglia berlusconi con ljudmila putin SILVIO BERLUSCONI E VLADIMIR PUTIN COL LIBRO DI Giancarlo Lehnersilvio berlusconi e vladimir putin con le mogli ljudmila e veronica lario a sochi, nel 2005VLADIMIR PUTIN E SILVIO BERLUSCONI IN SARDEGNA NELL APRILE 2008BERLUSCONI PUTIN - ELLEKAPPA

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO