kamala harris - convention nazionale democratica chicago

QUESTA L’ABBIAMO GIÀ SENTITA: “SARÒ IL PRESIDENTE DI TUTTI” – CON UN DISCORSETTO POCO ORIGINALE (EUFEMISMO), KAMALA HARRIS ACCETTA LA CANDIDATURA A PRESIDENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO: ACCOLTA DA UN’OVAZIONE ALLA CONVENTION DEMOCRATICA, SALUTA IL MARITO DOUG EHMOFF NEL GIORNO DELL’ANNIVERSARIO, POI RINGRAZIA SUBITO JOE BIDEN, CHE LA SCELSE (PERCHÉ DONNA E NERA) 4 ANNI FA E ORA CON IL SUO ADDIO LE HA APERTO LA STRADA ALLA NOMINATION – LA STORIA DELLA MADRE, IL (BREVISSIMO) ACCENNO A UCRAINA E GAZA E L’ATTACCO A TRUMP: “LE CONSEGUENZE DI RIAVERLO ALLA CASA BIANCA SONO ESTREMAMENTE SERIE. CONSIDERATE IL POTERE CHE AVRA', SOPRATTUTTO DOPO CHE LA CORTE SUPREMA GLI HA CONCESSO L'IMMUNITA'” - VIDEO

 

Serena di Ronza e Benedetta Guerrera per l’ANSA

 

kamala harris alla convention nazionale democratica di chicago

Con un discorso potente di soli 45 minuti, Kamala Harris accetta la nomination alla presidenza "per conto di tutti coloro la cui storia puo' essere scritta solo nella piu' grande nazione sulla terra". Accolta da una interminabile ovazione al suo ingresso - ha richiamato scherzando il pubblico, 'mettiamoci al lavoro' -, Harris e' radiosa.

 

"Non torneremo indietro", assicura e la convention ripete con lei quello che e' ormai diventato lo slogan della campagna. "Questa non e' solo l'elezione piu' importante della nostra vita ma di una generazione", aggiunge, augurando buon decimo anniversario di matrimonio al marito Doug.

 

doug ehmoff kamala harris tim e gwen waltz

" Ti amo", e' il messaggio che gli manda. Il suo secondo pensiero va subito a Joe Biden: "il tuo record da presidente è straordinario io e Doug ti saremo grati per sempre". Con l'elezione, ha poi spiegato, "abbiamo l'occasione preziosa di superare il cinismo, il rancore e le divisive battaglie del passato.

 

Abbiamo la chance di tracciare una nuova strada da seguire. Non come membri di un partito o di una fazione ma come americani". E' proprio agli americani che la vicepresidente si rivolge direttamente.

 

 

doug ehmoff tira un bacio a kamala harris

A loro assicura che sara' la presidente "di tutti" e racconta la sua storia, le difficolta' della sua famiglia, la separazione dei genitori. "Mia madre mi manca ogni giorno ma ora più che mai", confessa Harris ricordando che e' stata sua madre a crescere lei e la sorella Maya quando i suoi genitori si sono separati. "Mia madre era una dura: ci ha insegnato a non lamentarci delle ingiustizie ma a fare qualcosa per cambiarle", dice la vicepresidente, prima di attaccare Donald Trump.

 

kamala harris alla convention nazionale democratica di chicago 1

 "E' una persona non seria ma le conseguenze di riaverlo alla Casa Bianca sono estremamente serie. Considerate il potere che avra', soprattutto dopo che la Corte Suprema gli ha concesso l'immunita'", spiega assicurando che non si alleera' mai con i dittatori come l'ex presidente e che restera' a fianco dell'Ucraina, nella Nato e con l'Europa. Harris si sofferma anche sullo spinoso tema di Gaza che spacca i democratici. Promette che chiudera' l'accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi: "io e il presidente lavoriamo senza sosta per mettere fine alla guerra in modo che Israele sia sicuro, le sofferenze a Gaza finiscano e i palestinesi possano realizzare l'aspirazione alla loro autodeterminazione".

 

gwen e tim waltz

La vicepresidente affronta anche il nodo dell'immigrazione, suo tallone di Achille che la espone a forti critiche da parte dei repubblicani. Harris si e' impegnata a intervenire e riformare il sistema dell'immigrazione, anche offrendo un percordo di cittadinanza a chi lo merita, e risolvere l'emergenza al confine. Sull'economia la vicepresidente si impegna ad aiutare la classe media, da cui lei stessa proviene, e le famiglie. Una volta terminato il discorso piu' importante della sua carriera politica, Harris e' raggiunta sul palco dal marito, il candidato alla vicepresidenza Tim Walz e la moglie Gwen, tutti accolti da una pioggia di 100.000 palloncini mentre suonano le note di Fredeom di Beyonce'. La superstar era attesa e molte indiscrezioni ne indicavano la presenza ma Beyonce' sul palco non e' salita.

 

 

doug ehmoff kamala harris

A dare spettacolo e' stata Pink, ma anche una serie di star di Hollywood, da Kerry Washington a Eva Longoria. Molti importanti nomi della politica si sono avvicendati esortando gli americani a votare per Kamala Harris, una "tosta, una di noi", come l'ha descritta la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer.

 

Sul palco salgono anche le mamme, le insegnanti e i compagni di bambini uccisi nelle stragi a scuola - da Sandy Hook in Connecticut a Uvalde in Texas. Un momento drammatico che ha ricordato quanto la piaga della violenza delle armi sia diffusa negli Stati Uniti. "Kamala Harris sara' una grande presidente, e affrontera' e battera' la lobby delle armi", dice determinata Gabby Giffords, l'ex deputata democratica colpita da una pallottola nel corso di una sparatoria nel 2011 in cui furono uccise sei persone. Gifford si salvo' per miracolo. Da allora si e' lanciata in una battaglia serrata contro le armi, nella quale Harris e' gia' impegnata in prima fila. Sul palco anche i `Central Park Fiveï, i cinque afroamericani che da teenager furono carcerati per decenni per un crimine mai commesso. Per loro, accusati di aver stuprato e ridotto in fin di vita una ragazza che correva a Central Park nel 1989, Trump chiese la pena di morte acquistando pagine sui quotidiani locali. (ANSA).

lancio di palloncini alla convention nazionale democratica di chicago maya harris, sorella di kamalalancio di palloncini alla convention nazionale democratica di chicago 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…