"PRENDERE LA POLITICA CON UN PO' DI LEGGEREZZA FAREBBE BENE A QUELLI DEL PD" - PER GIUSTIFICARE LA CAZZATA DI AVER PRESENTATO UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE CONTRO L’AUTOVELOX CHE L’HA MULTATA PER 7 VOLTE IN TRENTINO, LA DEPUTATA DI FRATELLI D’ITALIA ALESSIA AMBROSI SI DEFINISCE “DONNA DEL POPOLO” E UNA “RAGAZZA DI CAMPAGNA”: "QUALI DRITTE DAREI ALLA SCHLEIN? SPERO CHE ALMENO SIA GENTILE CON LA SERVITÙ...”
Estratto dell’articolo di Silvia M.C. Senette per www.corriere.it
[…] La deputata Fdi Alessia Ambrosi - origini veronesi ma eletta in Trentino - negli ultimi mesi ha fatto molto parlare di sé: per un'interrogazione parlamentare contro l'autovelox del Garda che le è costato sette multe, per tweet per canzonare Elly Schlein e l'arcinota consulenza armocromatica, senza tralasciare il post dal retrogusto gaberiano su cos'è la destra e cos'è la sinistra. […]
Di lei hanno scritto «ama utilizzare i social, non teme le critiche e nemmeno le polemiche». Corrisponde?
«Le critiche non fanno mai piacere ma bisogna ascoltarle, con i complimenti invece ci si monta la testa e io sono e resto una persona semplice, una donna del popolo, una ragazza di campagna».
Cosa di quello che è stato detto l’ha divertita? E cosa l’ha indispettita?
«La permalosità della sinistra è davvero una cosa divertente. Indispettita, se devo dire la verità, nulla».
Ci racconta la famosa storia dell’autovelox?
«Mi sono arrivate sette multe e sono andata a chiedere spiegazione ai vigili, anche per essere sicura che non ci fossero ulteriori contravvenzioni. Così ho scoperto che questo autovelox è una vera e propria macchina mangiasoldi: 14mila contravvenzioni in 75 giorni, una miniera d'oro per il sindaco di Torre del Benaco.
Peccato che sia a danno della gente che passa di lì e che, con tutta evidenza, quell'autovelox non riesce a vederlo chiaramente. Lo stesso sindaco ha ammesso di aver preso due multe più di me, ben nove, e si è autodefinito "un pirla": affermazione che non mi sentirei di contestare». […]
C’è chi ha sollevato il conflitto di interesse per la sua iniziativa. Come risponde?
«Che è una scemenza. Intanto ho già pagato - salvo una differenza simbolica per tenere in piedi il ricorso - e, se alla fine dei gradi di giudizio si appurerà che le perplessità erano fondate, devolverò tutto in beneficenza. La mia è soprattutto una battaglia per famiglie e pendolari che queste cifre non le possono pagare: porto avanti il ricorso soprattutto per loro».
Nei giorni scorsi non è passato inosservato il suo intervento sull’armocromista di Elly Schlein.
«Ma era una semplice battuta! Prendere la politica anche con un po' di leggerezza farebbe così bene ogni tanto ai piddini...».
Si è offerta di dare consigli di stile alla Schlein “in amicizia”. Quali dritte le darebbe?
«È evidente che una donna come la Schlein non ha certo bisogno dei miei consigli. Se però vogliamo scherzarci su, spero che almeno sia gentile e umana con la servitù». […]