Marco Antonellis per Dagospia
A pochi giorni dalla scadenza per la presentazione della richiesta, ci hanno ripensato quattro senatori di Fi vicini a Mara Carfagna e potrebbero essere pronti al ritiro della firma anche tre senatori Pd. Insomma, la consultazione che pareva ormai sicura rischia di saltare. Ma a metterci una pezza in queste ore pare sia intervenuto in prima persona il Capitano leghista Matteo Salvini e la conferma arriva direttamente dagli organizzatori della raccolta firme: "Se non ci sono ulteriori colpi di scena stamattina, nel pomeriggio depositiamo le firme. Hanno firmato anche diversi leghisti".
Insomma, il Capitano leghista vuole a tutti i costi il referendum. Il motivo? Lo spiegano in Transatlantico: "Se verra' indetto il referendum costituzionale, avra' piu' probabilita' di essere ammesso anche il referendum promosso dalla Lega per una legge elettorale maggioritaria". Ma non è soltanto questo. C'è di più perché in tal caso, se i due referendum passassero "potrebbe essere plausibile indire un election day da tenere in concomitanza con le prossime regionali di primavera".
Insomma, una vera e propria "bomba ad orologeria" sotto la poltrona dell'attuale inquilino di Palazzo Chigi, con il corollario di trasformarsi in un referendum pro o contro Salvini. Esattamente quello che il Capitano leghista si augura.