Diego Messa per www.lastampa.it
«Il 5 aprile pubblicherò un libro con tutti i tentativi di dossieraggio, per esempio dei servizi, contro di me». Il contrattacco di Matteo Renzi dopo la richiesta di rinvio a giudizio per presunto finanziamento illecito va in scena a Porta a Porta. Ospite di Bruno Vespa, Renzi accusa magistrati, e forze oscure contro di lui.
I pm che hanno istruito il processo sulla Fondazione Open, in particolare Creazzo e Nastasi, – dice l’ex premier – «non sono credibili. Io sono stato presidente del Consiglio. Io ho il compito istituzionale di difendere chi non può avere una tribuna. Siccome credo che i tre magistrati abbiano violato 3 leggi, ci ho messo la faccia, non ho paura di niente, chiedo che siano processati perché hanno violato la legge». Poi il leader di Iv ha ricordato il procedimento disciplinare del Csm contro Creazzo per abusi sessuali e l'accusa a Nastasi di aver inquinato la scema del crimine della stanza di David Rossi. «Domando alla magistratura italiana: vi sembra normale che l'azione penale sia esercitata da persone con questa credibilità? Se ci sono questi comportamenti è evidente che la gente non crede più alla magistratura».
«Io non faccio come Berlusconi, non dico “tutti i giudici sono comunisti"», attacca Renzi. Ma rivendica con forza la correttezza del suo operato, a fronte delle numerose scorrettezze a suo dire subite. «I soldi sono bonificati e chiari, ma la tesi della Procura, dopo anni di indagine, è che la Leopolda non sia stata organizzata da una fondazione ma da un partito. Io sono assolutamente certo che non c'è nessun reato. Sono tre anni che ci fanno il processo sui giornali, finalmente andiamo in un'aula di tribunale. È un processo politico alla politica».
E ancora: «Credo nella magistratura ma non mi fido di questi magistrati e li denuncio. La legge è uguale per tutti, anche per i magistrati e siccome sono convinto che abbiano violato alcuni articoli di legge, chiedo che siano processati per abuso di ufficio e violazione della norma costituzionale». Poi affonda il colpo: «Tra l'altro il procuratore Creazzo è stato sanzionato dai suoi colleghi del Csm per aver molestato sessualmente una donna. Molestie sessuali è un reato per cui un cittadino normale, come quello che ha toccato il sedere alla giornalista fuori dallo stadio, rischia sei anni di carcere. Invece il dottor Creazzo ha perso due mesi di anzianità. Lei sarebbe tranquillo – ha domandato a Vespa – a farsi giudicare da un magistrato che è stato accusato di questo?».
Renzi ha poi parlato di politica: «A sinistra devono decidere che cosa sono. Landini sta con Letta e allora Letta va a sinistra. Se fa un ragionamento riformista alla Blair si ragiona. Non sarebbe un campo larghissimo perché i 5S non sono più in campo, sono finiti. Il Pd che gioco vuole giocare? Il Pd ha una tradizione, Veltroni e io guardavamo a un profilo riformista. Letta guarda a questo o a un profilo massimalista? Se Letta fa un ragionamento alla Scholz, o alla Macron non è un campo largo, è il campo riformista ed è casa mia». Secondo Renzi in questo campo riformista ci starebbe anche Giovanni Toti. Sull’ipotesi di nuovo centro, l’ex premier è stato invece molto più cauto: «Non si organizzano i partiti mettendo insieme gruppi dirigenti e facendo una accozzaglia di ambizioni».
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