CON GIORGETTI, LE PORTE PER I RUSSI SONO RIMASTE APERTE – “REPORT” SVELA CHE LO SCORSO ANNO, NONOSTANTE L’EMBARGO ALLA RUSSIA, IL MISE HA APPROVATO UN VISTO PER ILIJA SIDOROV, FIGLIO DI UN LEADER DEL PARTITO RUSSIA UNITA DI PUTIN. E L’ITER ERA STATO AVVIATO QUANDO A CAPO DEL MINISTERO C'ERA IL LEGHISTA – L'IMPRENDITORE AVEVA OTTENUTO IL DOCUMENTO GRAZIE ALLA PROMESSA DI UN INVESTIMENTO DI 250 MILA EURO IN ITALIA. SOLDI CHE SAREBBERO PASSATI PER UNA BANCA CIPRIOTA ACCUSATA DI RICICLAGGIO, E CON IL COINVOLGIMENTO DI FACCENDIERI VICINO ALL’OLIGARCA USMANOV – GIORGETTI QUERELA “REPUBBLICA”: “NOTIZIE INFONDATE”

-

Condividi questo articolo


GIORGETTI QUERELA REPUBBLICA, 'SUI VISTI NOTIZIE INFONDATE' 

(ANSA) -  "Il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, a tutela del suo buon nome, ha dato mandato ai suoi legali per presentare una denuncia querela nei confronti del quotidiano La Repubblica in merito all'articolo pubblicato oggi 'Visti facili per gli investitori russi con il si di Giorgetti'". Lo si legge in una nota del ministero. "L'articolo e il titolo - si precisa - sono destituiti di ogni fondamento nel merito (i ministri non hanno alcun ruolo nei lavori del comitato) e fa, inoltre, riferimento a vicende decise in un'epoca in cui Giorgetti non era più ministro dello sviluppo economico (ora Mimit)". 

GIANCARLO GIORGETTI - QUESTION TIME SENATO GIANCARLO GIORGETTI - QUESTION TIME SENATO

 

VISTI FACILI PER L’ITALIA AGLI INVESTITORI RUSSI CON IL SÌ DI GIORGETTI

Estratto dell'articolo di Antonio Fraschilla per “la Repubblica”

 

Il figlio di un leader del partito Russia Unita di Putin ha ottenuto un visto in Italia attraverso soldi arrivati da una banca cipriota, accusata di riciclaggio, e con il coinvolgimento di faccendieri vicino all’oligarca Usmanov. Il tutto nel pieno della guerra in Ucraina e dell’embargo.

 

A dare il via libera a questo visto (ma anche ad altri per russi che hanno investito in Italia) è stato il Ministero dello Sviluppo economico oggi del Made in Italy grazie a un dossier avviato quando era al vertice del dicastero Giancarlo Giorgetti: ministro in quota Lega, partito che aveva firmato un accordo nel 2017 proprio con Russia Unita.

 

Aleksandr Leonidovich Sidorov Aleksandr Leonidovich Sidorov

A raccontare questa singolare storia di russi che ottengono visti in Italia (con la legge “Renzi”, poi modificata da Conte, che consente di erogare visti temporanei a stranieri che investono nel nostro Paese) è Report che oggi su Rai Tre alle 21,10 dedica un lungo servizio a Ilija Sidorov […]

 

Sidorov ha avuto incarichi in diverse società di idrocarburi, compresa Gazprom, ed è figlio di Aleksandr Leonidovich Sidorov, parlamentare per il partito Russia Unita. Ilija Sidorov ha annunciato lo scorso anno un investimento di 250 mila euro nell’azienda pugliese Bio Aurum, specializzata in tecnologie biomedicali e recentemente quotata alla borsa di Milano.

 

[…] Lo scorso ottobre Sidorov avanza la richiesta alle autorità italiane e si impegna a investire 250 mila euro, il minimo per accedere al visto italiano secondo la norma “Renzi” poi modificata dal governo Conte che ha abbassato ancora le soglie di investimento per accedere al beneficio.

 

alisher usmanov vladimir putin alisher usmanov vladimir putin

Ma l’operazione finanziaria tra Bio Aurum e Sidorov non va in porto perché Mit Sim, l’advisor del gruppo di Filippo Surace, boccia l’investimento sospettando alcune anomalie. «Eppure la valutazione sul dossier Sidorov al ministero era stata già approvata in tempi record, la domanda arriva il 27 ottobre ed è accolta il 24 novembre », dice Report, che inoltre ha scoperto che i soldi dovevano arrivare anche da una banca di Cipro con il coinvolgimento di Georgios Serghidis, che ha una società di servizi corporate, la Gainfield, di cui si è avvalso anche l’oligarca russo Alisher Usmanov per gestire i suoi beni offshore.

 

Usmanov è il numero uno degli oligarchi, molto vicino a Putin e all’ex presidente russo Medvedev, con un patrimonio stimato di circa 22,6 miliardi di dollari.

 

giancarlo giorgetti foto mezzelani gmt 327 giancarlo giorgetti foto mezzelani gmt 327

A firmare il visto di Sidorov è il capo del comitato del Mise: Maurizio Montemagno, ex dirigente antifrode dei Monopoli di Stato. Voluto fortemente dal Ministero Giorgetti che a gennaio del 2022 lo chiama accanto a sé a Via Veneto.  Intervistato da Report dice: «È il comitato che esamina tutte le istanze e ne fanno parte il nucleo valutario della Guardia di finanza, l’Uif e l’Agenzia delle entrate».

 

Secondo Report , «il sospetto è che ad agevolare la pratica ci sia stato anche un motivo politico: far evitare al giovane figlio del deputato russo di andare in guerra ». Il caso Sidorov però non sarebbe isolato. Il ministero nel 2022 ha rilasciato con lo stesso meccanismo oltre 90 visti, 32 a investitori russi, 15 del Regno Unito, 15 americani e 7 dagli Emirati Arabi Uniti.

Maurizio Montemagno Maurizio Montemagno alisher usmanov. alisher usmanov. Aleksandr Leonidovich Sidorov Aleksandr Leonidovich Sidorov giancarlo giorgetti foto mezzelani gmt 328 giancarlo giorgetti foto mezzelani gmt 328

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...