Marco Antonellis per Dagospia
Tra i motivi che hanno spinto Matteo Salvini a spingere sull'acceleratore della crisi di governo ce n'è uno fondamentale: il fatto che, stando agli ultimissimi sondaggi riservati che circolano dalle parti di via Bellerio, il Matteo nazionale avrebbe finalmente la possibilità di governare da solo senza dover chiedere niente a nessuno, né a Giorgia Meloni né tantomeno a Silvio Berlusconi (d'altra parte i rapporti con i due negli ultimi tempi non sono certo stati idilliaci e chi conosce Salvini sa che difficilmente lo diventeranno in futuro).
Soprattutto, il Capitano è stato convinto da uno studio arrivato sulla sua scrivania nelle ultimissime ore: da simulazioni effettuate in casa leghista verrebbe fuori che proiettando gli ultimi sondaggi effettuati dai più noti istituti di ricerca, il Carroccio potrebbe arrivare addirittura ad ottenere oltre 190 collegi nel maggioritario e la quasi totalità dei collegi del Senato, ovvero una novantina su poco più di 110.
In poche parole, la Lega in caso di elezioni anticipate potrebbe ottenere oltre 320 deputati e 170 senatori: numeri pazzeschi. Insomma, stando alle simulazioni leghiste Matteo Salvini ce la farebbe a realizzare il suo sogno: governare il paese da solo. Da qui lo strappo decisivo delle ultime ore. "Questo spiega più di ogni altra ragione l'accelerazione impressa ieri dal Capitano", rivelano big del partito.
Ma ce ne sono anche altre: "Il fatto che il Presidente del Consiglio detenga la delega per i servizi segreti e la possibilità, con il nuovo Parlamento di decidere il prossimo Capo dello Stato che, come tutti sanno, è anche il Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura". Tutte ottime ragioni per spingere un partito come il Carroccio (pieno di consensi tra i cittadini ma con pochissimi amici nelle istituzioni che contano) ad accelerare verso nuove elezioni.