SIGILLIAMO LE FRONTIERE! – IERI SPERANZA HA FIRMATO IL DIVIETO D’INGRESSO PER CHI È STATO NEI PAESI AFRICANI COLPITI DALLA VARIANTE “OMICRON”. PERCHÉ NON FACCIAMO LO STESSO CON LA SLOVENIA? NEI PAESI BALCANICI CI SONO POCHISSIMI VACCINATI E UN’ENORMITÀ DI POSITIVI . DECIDERE DI VIAGGIARE ORA È UN GRAN CASINO. ANCHE PERCHÉ IN EUROPA SIAMO ALLE SOLITE: NESSUNO DECIDE E OGNI PAESE FA COME VUOLE…
Niccolò Carratelli per “La Stampa”
CONTAGI IN EUROPA - MAPPA ECDC AGGIORNATA AL 25 NOVEMBRE 2021
E così torniamo a chiudere i nostri confini, secondo un copione già visto: nuova variante, nuove limitazioni. Con un'ordinanza firmata ieri, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha disposto il divieto di ingresso e transito in Italia per chi è stato negli ultimi 14 giorni nei seguenti Paesi africani: Sudafrica, Botswana, Lesotho, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia e Eswatini (ex Swaziland). Da e per gli stessi Paesi è interdetto il traffico aereo.
Una decisione simile è stata presa da buona parte dei Paesi europei. Il provvedimento sarà in vigore fino al 15 dicembre, con buone probabilità di essere poi rinnovato. Del resto, è anche possibile che ne vengano presi altri simili nelle prossime settimane, se l'impatto della nuova variante lo renderà necessario.
Ma un conto è chiudere la porta a chi arriva da Paesi extra-europei, un altro è pensare di limitare l'ingresso in Italia a cittadini dell'Unione, visto che da Bruxelles hanno appena ribadito la validità del Green Pass per muoversi tra i 27 Stati. Esattamente com' è concepito adesso, senza restrizioni aggiuntive.
«La libera circolazione all'interno dell'Unione è un diritto di tutti i cittadini europei - ha detto il commissario alla Giustizia Didier Reynders - approcci divergenti mettono in pericolo la fiducia nell'intero sistema». Il problema è che l'Europa è nettamente il continente più colpito da questa quarta ondata del Covid e che, da un Paese all'altro, il livello di nuovi contagi e di vaccinazioni è molto diverso. Basta guardare la mappa aggiornata dell'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) per capire che noi italiani siamo circondati.
VARIANTE SUDAFRICANA - OMICRON
ANCHE SLOVENIA E CROAZIA SI TINGONO DI ROSSO SCURO
Tre Paesi attaccati a noi sono, a livello mondiale, ai primi tre posti per numero di nuovi contagi in rapporto alla popolazione. Slovacchia, Repubblica Ceca e Austria, che hanno anche percentuali ben al di sotto della media europea per quanto riguarda la popolazione vaccinata (in Slovacchia solo il 48% ha fatto almeno una dose).
Non a caso, Austria e Slovacchia sono in lockdown. Ma il fatto è che, nelle prime dieci posizioni della classifica globale ci sono altri sei Paesi del nostro continente: dal Belgio all'Olanda, dalla Slovenia alla Croazia, fino a Ungheria e Irlanda. Il loro colore rosso scuro, però, non sarà più decisivo per limitare gli spostamenti all'estero.
La raccomandazione appena diffusa dalla Commissione europea, infatti, sconsiglia i viaggi da e per le zone ad alto rischio, ma segna un cambio di approccio: eventuali misure aggiuntive, come quarantena o tamponi, non andranno più prese a seconda della situazione epidemiologica del Paese di provenienza, ma in base alle condizioni della persona che viaggia.
Solo a chi non è vaccinato o guarito dalla malattia e proviene da una zona in "rosso scuro" potrebbe essere richiesto un tampone prima della partenza, oppure un periodo di quarantena all'arrivo. Mentre chi si sposta da una zona "verde" (al momento, in Europa, non ce ne sono), potrebbe non dover nemmeno più mostrare il Pass.-
COPRIFUOCO E CHIUSURE VACANZE DI NATALE IN BILICO
Le nuove indicazioni europee a metà dicembre saranno discusse dai capi di governo ed entreranno in vigore dal 10 gennaio. Quindi, per queste vacanze di Natale, si continua a viaggiare con le regole attuali. Per spostarsi verso un qualunque Paese dell'Unione europea basta un Green Pass "base": vaccinazione completa o guarigione da non più di sei mesi o tampone negativo.
Da sottolineare che, nell'ottica della terza dose, la Commissione di Bruxelles ha suggerito agli Stati di ridurre da 12 a 9 mesi la validità della certificazione anti Covid (come già deciso dal nostro governo). Nel pianificare la vacanza, dunque, più che al viaggio bisogna pensare al soggiorno, cioè alle misure restrittive vigenti nel Paese di destinazione. Ad esempio, è difficile prevedere se il lockdown in Austria (con i mercatini di Natale chiusi) terminerà effettivamente il 12 dicembre. Mentre in Olanda, proprio ieri, il governo ha deciso di anticipare ulteriormente alle 17 la chiusura di bar, ristoranti e negozi non essenziali. In Germania ci sono molte restrizioni decise a livello locale: a Berlino negozi, bar e ristoranti solo per vaccinati o guariti, ad Amburgo la regola vale anche per alberghi, teatri e cinema, in Turingia coprifuoco per i non vaccinati. In Francia è tornato l'obbligo di mascherina all'aperto. Insomma, prima di partire meglio verificare a cosa si va incontro.
la variante omicron si diffonde molto piu velocemente
ITALIA APERTA AI TURISTI MA CON LE RESTRIZIONI
Il premier greco Mitsotakis ha lanciato l'idea di consentire agli over 60 i viaggi all'interno dell'Unione solo se hanno fatto la terza dose di vaccino. Al momento, da Bruxelles non hanno raccolto. Quindi, si va avanti così: il turista europeo non vaccinato può sempre venire in Italia, anche se proviene da uno dei Paesi in "rosso scuro", con un semplice tampone negativo, effettuato nelle 48 ore precedenti.
VARIANTE OMICRON NATA IN AFRICA
Ma deve sapere che poi rischia di non riuscire a prendere nemmeno un caffè al bar o a mangiare al ristorante. A meno che, sperando in un meteo clemente, non voglia farlo all'aperto. Se rinunciare all'albergo può non essere un problema, puntando su b&b o affitti brevi, non poter visitare un museo, un sito archeologico o un qualunque luogo della cultura rende l'eventuale vacanza italiana poco sensata. In futuro, invece, per chi arriverà dai Paesi extra-europei, come Stati Uniti o Regno Unito, la vaccinazione diventerà quasi d'obbligo. Se la raccomandazione Ue sarà adottata, dal primo marzo, solo i vaccinati con sieri riconosciuti dall'Agenzia europea dei medicinali o dall'Organizzazione mondiale della sanità (in questo caso con l'aggiunta di un tampone negativo) potranno entrare nell'Unione per turismo. Lo stesso varrà anche per quanti potranno dimostrare di essere guariti dal Covid, o per i ragazzi under 18, previo test.-
PAESE E CITTÀ CHE VAI CERTIFICATO CHE TROVI
Se per i viaggi all'interno dell'Unione europea il Green Pass è uno e uguale per tutti, nei singoli Paesi la certificazione Covid può "sdoppiarsi" e separare il destino dei vaccinati o guariti da quello dei semplici negativi al tampone.
Come succederà in Italia, in buona parte della Germania esiste già quello che i tedeschi chiamano "pass 2G": apre le porte di bar, ristoranti, cinema o mercatini di Natale solo a chi ha fatto il vaccino o ha avuto il Covid di recente. In Spagna, invece, il Green Pass non è regolamentato a livello nazionale, ma è previsto solo in alcune regioni: ad esempio, da ieri in Catalogna viene richiesto per entrare in bar, ristoranti, cinema teatri e discoteche. Altra questione non banale è la scadenza del Pass, perché non tutti i Paesi sono allineati su una durata di 9 mesi dall'ultima dose ricevuta, che è quella stabilita dall'Italia e suggerita dalla Commissione europea.
La Francia ha deciso di ridurre la validità a 7 mesi: chi non fa la terza dose in questo arco temporale perderà il proprio certificato. Non è chiaro se e come questa regola si applichi anche ai turisti stranieri. A Roma un Green Pass rilasciato a maggio scadrà a febbraio, a Parigi magari tra due o tre settimane. Chi sta pensando a un Capodanno sotto la Tour Eiffel deve preoccuparsi?-