emmanuel macron ursula von der leyen

SONO CAVOLETTI PER BRUXELLES – IL TRACOLLO DI MACRON È UNA BELLA BORDATA PER L’UE: LA FRANCIA SI AVVIA A VIVERE ANNI DI INCERTEZZA POLITICA, CON IL RISCHIO DELL’INGOVERNABILITÀ, COME UN’ITALIA QUALUNQUE – UNA SITUAZIONE CHE METTE A RISCHIO LE RIFORME EUROPEE, LE AMBIZIONI DEL FU TOYBOY DELL’ELISEO, ORMAI UN’ANATRA ZOPPA, E INDEBOLISCE IL VECCHIO CONTINENTE NELLA PARTITA A SCACCHI CON PUTIN SULL’UCRAINA…

 

1 - L'INCERTEZZA DI PARIGI UNA ZAVORRA PER L'EUROPA

Gabriele Rosana per “il Messaggero”

 

ursula von der leyen roberta metsola emmanuel macron

La stella europea di Emmanuel Macron si offusca nella notte del secondo turno delle legislative francesi, nelle cui urne il presidente perde la maggioranza assoluta all'Assemblea nazionale. E il terremoto che scuote il Paese, da Marsiglia a Lille passando per Parigi, si sente anche nel vicino Belgio che ospita le istituzioni dell'Unione europea.

 

Dove il lungo sospiro di sollievo di appena due mesi fa, quando al ballottaggio delle presidenziali Macron la spuntò su Marine Le Pen, si è trasformato in poche settimane in un'amara e allarmata presa d'atto: la Francia si incammina su un sentiero sconosciuto, fatto di insidie e di un concreto rischio ingovernabilità, che può far finire fuori binario anche il treno delle riforme care a Bruxelles, per non parlare degli ambiziosi disegni di una riforma dei Trattati Ue.

 

macron putin

Insomma, a Parigi si delinea un'incertezza all'italiana, a fronte di un emiciclo parecchio frammentato, si scherza - ma neppure tanto - a Bruxelles; una circostanza che potrà condurre a un esecutivo di minoranza o a una insolita coalizione. In ogni caso, il peggiore incubo di Emmanuel Macron s' è appena avverato. «Non c'è nulla di peggio che sommare il disordine francese al disordine già presente nel mondo», ha scandito l'inquilino dell'Eliseo appena qualche giorno fa.

 

STALLO POLITICO

 Il risultato al di sotto delle aspettative di ieri per il campo centrista fotografa un Macron azzoppato nella cabina di regia delle sorti dell'Europa, dalla quale aveva ad esempio dato le carte nei primi mesi della pandemia, quelli che portarono poi all'intesa (prima franco-tedesca e quindi a Ventisette) sul Recovery plan Ue.

jean luc melenchon comizio ballottaggio elezioni legislative

E da cui sperava adesso, complice la sponda italiana, di segnare qualche punto a favore di un Recovery bis per fronteggiare la crisi energetica da finanziare con nuovo debito pubblico comune.

 

Lo stallo politico a Parigi finisce così pure per ripercuotersi sul tridente composto con i leader di Italia e Germania, Mario Draghi e Olaf Scholz, che uscirebbe depotenziato dalle urne francesi.

emmanuel macron ballottaggio elezioni legislative

 

Toccherà riorganizzare il gioco di squadra, e con Macron impegnato in casa a governare un Parlamento mai così instabile e a vincere i veti incrociati di destra e sinistra, si apre un nuovo spiraglio per l'Italia per fare da prima punta del tridente. Riproponendo uno schema già visto in occasione della visita a Kiev, con il pressing del presidente del Consiglio sui due alleati, fino ad allora reticenti, per strappare il sì di Parigi e Berlino alla concessione all'Ucraina dello status di Paese candidato all'adesione all'Ue.

Putin Macron 7 febbraio 2022

 

LE TENSIONI

In prospettiva, a Bruxelles monta anche una certa preoccupazione per il composito esito delle urne. La crescita certificata dell'ultradestra torna a impensierire i vertici Ue, che hanno finora sempre puntato su Macron per arginare il fenomeno. «Abbiamo bisogno di una Francia davvero europea che possa parlare in maniera chiara e netta», aveva del resto detto il presidente alla vigilia del secondo turno, indicando il voto per i candidati di Ensemble! come l'unica via per contrastare gli estremismi anti-Ue.

emmanuel macron ursula von der leyen

 

Di quella stessa Unione la Francia avrà ancora il timone per una manciata di giorni, fino al 30 giugno, quando scade il suo semestre di presidenza del Consiglio, l'istituzione rappresentativa dei governi: in questi sei mesi ha bruciato le tappe per siglare intese su provvedimenti simbolici come la stretta contro i giganti del web e il salario minimo, e ha sfoderato tutto il suo pressing politico per avanzare su dossier strategici per Parigi, dai microchip alla redistribuzione dei migranti. Ma oggi a Bruxelles le nubi sono più dense del solito. 

 

 

2 - IL TIMORE DI BRUXELLES "LA UE È PIÙ DEBOLE NELLA PARTITA CON MOSCA"

Claudio Tito per “la Repubblica”

 

poster di emmanuel macron

A Bruxelles da ieri è scattato l'allarme rosso. Le elezioni in Francia rappresentano un vero e proprio corto circuito per l'Unione. L'instabilità in quel Paese significa precarietà e debolezza nell'Ue.

 

Le telefonate tra i vertici della Commissione e i rappresentanti francesi sono state tanto intense quanto preoccupate. Anche perché lo stallo si sta materializzando a pochi giorni da un Consiglio europeo considerato decisivo. L'emergenza provocata dalla guerra in Ucraina sta ormai esplodendo nel resto dell'Europa. E un'"anatra zoppa" all'Eliseo non è il modo migliore per affrontare l'emergenza.

 

marine le pen ballottaggio elezioni legislative

Ursula von der Leyen si è già messa in moto per capire quanto lo scossone possa essere forte. Anche perché sono state superate pure le previsioni più pessimistiche che circolavano sui tavoli della Commissione. Il consiglio dei Ministri degli Esteri dell'Ue che si riunisce oggi in Lussemburgo inevitabilmente, anche se informalmente, dovrà discutere delle conseguenze del voto francese.

 

Si sta aprendo infatti una situazione senza precedenti: non una coabitazione ma un governo di minoranza che di volta in volta dovrà trattare con alleati momentanei. Almeno questo è il messaggio che Macron sta trasmettendo agli alleati. Un percorso per niente semplice.

 

EMMANUEL MACRON URSULA VON DER LEYEN CHARLES MICHEL

Con numeri che non tranquillizzano. Parigi era diventata un punto di riferimento per l'Ue. Adesso - è il timore principale che attraversa i Palazzi di Bruxelles - viene meno anche l'ultimo centro di gravità. La Germania, infatti, dopo l'addio di Angela Merkel, appare sempre più nel guado della politica con la nuova maggioranza tripartitica. Tanto che nei corridoi delle Rappresentanze permanenti, il collega tedesco viene spesso chiamato con una formula che in romanesco può essere tradotta in "Sor Tentenna".

 

emmanuel macron ballottaggio elezioni legislative

La Commissione, presieduta da una tedesca, risente di questo stallo. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, viene giudicato a questo punto «l'unica mano sicura». Ma, è l'aggiunta piena di apprensione, «per quanto tempo?» Anzi proprio le prossime elezioni italiane - è il sospetto che serpeggia a Bruxelles - possono diventare il nuovo obiettivo della guerra ibrida del Cremlino, l'ansia delle ultime ore si basa sull'idea che anche i risultati della tornata elettorale francese siano stati condizionati dalle invadenze russe.

 

MACRON - DRAGHI - SCHOLZ A KIEV

Mentre dunque il Vecchio Continente si appresta ad affrontare una possibile crisi energetica e avrebbe bisogno di una leadership salda da contrapporre a Putin, si ritrova indebolita. Senza una bussola "potente" e in grado di orientarla nella seconda fase del conflitto in Ucraina. E quindi a fare i conti con un equilibrio fragile negli ultimi due anni di legislatura europea.

 

Il ragionamento che si fa a Bruxelles è che dunque pure le urne francesi possono trasformarsi in un'occasione per Putin. Anche il rilancio fatto due giorni fa sulla guerra e sugli assetti globali sono solo l'antipasto di quel che può accadere. Sapendo che il conflitto in Ucraina è destinato a durare ancora a lungo. Anzi, anche alla Nato emerge il timore che Mosca valuti le prossime mosse in virtù dell'incrinatura di un sistema politico e istituzionale che si era mostrato stabilmente solido fino a ieri.

emmanuel macron e ursula von der leyen ridono di boris johnson

 

Putin con il discorso ha sostanzialmente "globalizzato" il conflitto. E ora, con un'Europa più debole, può farlo ulteriormente. A Palazzo Berlaymont hanno iniziato a chiedersi quali possano essere i passi successivi. E la risposta al momento è una: con una Francia colpita, anche il controllo dell'Africa sarà ancora meno efficiente. Contesto perfetto - è stata ad esempio l'analisi compiuta dieci giorni fa dal Consiglio europeo dei ministri degli Interni - per organizzare un'altra furibonda ondata migratoria verso l'Europa approfittando anche della crisi del grano. Il rubinetto dei flussi è nelle mani di Putin e senza una presenza forte nell'Ue è più facile aprirlo e chiuderlo a piacimento. L'Unione europea deve da oggi confrontarsi con una realtà sconosciuta.

macron putinmeme sull incontro putin macron Marine Le Pen Jordan BardellaMEME SULL INCONTRO TRA MACRON E PUTIN

Ultimi Dagoreport

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...