SUPERBONUS SPULCIA IL DEF E TROVA UNO SPETTACOLOSO OCCULTAMENTO: CON QUALE TASSO SONO CALCOLATI GLI 85 MILIARDI DI EURO DEGLI INTERESSI SUL NOSTRO DEBITO PUBBLICO?
Superbonus per Dagospia
Nella parte che riguarda il calcolo degli interessi sul debito il DEF e' uno spettacolo di occultamento. Non viene spigato in nessun punto con quali tassi d'interesse e' calcolata una voce di bilancio che incide per 85 miliardi di euro sulle spalle degli italiani.
Nel sito del Ministero si puo' trovare la "Nota Metodologica sui criteri di formulazione delle previsioni tendenziali" ma e' il trattato perfetto su come non dire nulla con molte parole. A pag. 26 della nota si specifica: " il calcolo degli interessi si basa sulla struttura a termine dei tassi forward, ma tiene conto anche di valutazioni ed analisi espresse da analisti del settore finanziario".
Spettacolare! In una banca od in una grossa azienda chi ha scritto questa metodologia sarebbe licenziato su due piedi! Un nazione con 2000 miliardi di debito non esercita un semplice calcolo del suo valore del debito futuro sulla curva dei tassi di mercato ma la "corregge" con le previsioni di mago Merlino. Ma anche volendo dare per buona questa metodologia ( e non lo e' assolutamente) vediamo cosa hanno "previsto" i nostri tecnici del ministero:
2013 2014 2015 2016 2017
Debito 2015 2067 2087 2086 2075
Interessi 84 86 88,8 91,8 92
Tasso medio 4,17% 4,16% 4,25% 4,40% 4,43%
Abbiamo ricostruito la tabella perche' i dati sono sparsi fra pag. 29 e pag 35 senza nessuno che si fosse preoccupato di comunicare al Parlamento (ed al Popolo Italiano) qual'e' il tasso d'interesse che pagheremo sul debito cosi' come stimato da Mago Merlino.
Ebbene al MEF dobbiamo avere dei veri esperti in magia che riescono a prevedere delle variazioni di tasso d'interesse annuale dallo 0,01% allo 0,11%, dei geni! Cosa ci fanno a via XX settembre? Dovrebbero guadagnare miliardi lavorando in proprio sul mercato finanziario.
La risposta ovvia e' che si tratta di calcoli complessi, che non solo tengono in conto la variazione dei tassi di mercato ma anche dello spread sui titoli di Stato Italiani.
Evitiamo una brutta figura al MEF facendo noi qualche calcolo per loro: secondo la curva dei tassi forward l'Euribor a 3 messi dovrebbe passare dallo 0,50% al 1% nel settembre 2015 ed all'1,50% nel 2016 per toccare il 2% a marzo 2017. Quindi IL MEF prevede che lo spread dei titoli di Stato Italiani diminuisca in maniera praticamente proporzionale all'aumentare del tasso di riferimento. Ma a chi vorrebbero raccontare questa barzelletta?
La verita' e' che nelle previsioni il tasso e' stato mantenuto costante, probabilmente lo spread eâ stato diminuito (e non di poco) ma nel calcolo sono entrati anche i costi dei derivati che sono serviti negli anni a far quadrare surrettiziamente i conti. Lo dice la Nota metodologica a pag. 26: "gli interest rate swap il cui impatto sulla spesa per interessi viene calcolato secondo....". Ma nel DEF la parola Derivati non compare mai, non si capisce come venga previsto lo spread sui titoli di stato e neanche quale sia la curva di tassi utilizzata calcolata da Mago Merlino.
Nessun parlamentare ad oggi ha chiesto chiarimenti, nessun giornalista si e' accorto che piu' che numeri di programmazione economica stava pubblicando delle "veline" del Governo in forma numerica. In questo deserto che e' la politica e l'informazione italiana solo Dagospia, un sito definito di "gossip", ha iniziato a smascherare i veri trucchi contabili del Ministero dell'Economia. Come direbbe Roberto: "esistiamo solo su Google Maps"
GIANROBERTO CASALEGGIO ROBERTO NAPOLETANO FABRIZIO SACCOMANNI AL FORUM AMBROSETTI DI CERNOBBIO saccomanni, alfano e lettafabrizio saccomanni direttore big x Ministero FinanzeITALIA CRAC BUCO