1 – IL PD STOPPA IL PIANO 5 STELLE SUL DIGITALE "SONO A RISCHIO I DATI SENSIBILI DEI CITTADINI"
Alessandro Di Matteo per “la Stampa”
Non è certo un clima natalizio quello che si è respirato ieri a palazzo Chigi, durante il consiglio dei ministri. Il «Piano per l' innovazione digitale» presentato dalla ministra 5 stelle Paola Pisano ha fatto saltare sulla sedia tutti i ministri dei partiti alleati e alla fine il progetto è stato sostanzialmente messo da parte, di fatto escluso dal decreto «milleproroghe» in attesa di «approfondimenti», come ha spiegato Dario Franceschini al termine. «Non c' erano le condizioni per approvarlo», ha detto il capodelegazione Pd al governo. La ministra Pisano si è trovata di fronte ad un muro alzato da Pd, Italia viva e Leu, tutti d' accordo nel respingere quello che è stato considerato un tentativo di blitz su una materia che, spiega un ministro, «riguarda la gestione dei dati personali dei cittadini e la stessa sicurezza nazionale».
luigi di maio dario franceschini
La discussione è partita male, con la pubblicazione del "Piano" sul sito del ministero dell' Innovazione. Poche righe in coda al documento hanno fatto trasalire gli alleati di governo: tra le persone ringraziate «per il contributo all' elaborazione» del "Piano" compare infatti anche Davide Casaleggio, cioè il presidente della Casaleggio associati che fa affari proprio sul web e punta molto sulla blockchain, lo strumento che sta rivoluzionando il business su internet.
«Di questo non si è parlato durante - assicura ancora il ministro - ma è chiaro che ha contribuito a farci alzare le antenne...». Di sicuro, Andrea Marcucci, capogruppo Pd in Senato, ha subito chiesto alla Pisano di «dare spiegazioni sulle consulenze del suo ministero e sul ruolo di Casaleggio». Mariastella Gelmini, Fi, parla invece di «conflitto di interessi evidentissimo». In ballo c' è la creazione di una piattaforma digitale che, secondo il "Piano" della Pisano (fonti del ministero hanno fatto sapere che la "strategia è stata scritta di proprio punto dalla ministra» e che non c' è stata «nessuna consulenza»), dovrebbe «trasformare il rapporto tra cittadino e PA». Uno strumento che, recita il documento, permetterebbe ad ogni cittadino di «accedere a tutti i procedimenti che lo riguardano inclusi quelli relativi alla sua impresa».
beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 2
Ma questo significa anche che per ogni cittadino ci sarebbe un "fascicolo digitale" che raccoglie tutti i dati sensibili, password, attività e via dicendo. Una vera e propria schedatura, un vero "Grande fratello", che nelle intenzioni della Pisano dovrebbe essere gestito da una sorta di "task force" da istituire presso palazzo Chigi. Aggiunge un altro ministro: «La digitalizzazione del Paese è condivisa, ma dove finiscono i dati? I "cloud" al momento sono solo privati... Chi garantisce la sicurezza?». Soprattutto, spiegano, il documento è rimasto sconosciuto ai più fino all' ultimo, «volevano inserire nel milleproroghe un provvedimento che è composto da dieci pagine di articoli, tutti su questioni molto tecniche e delicate».
LUIGI DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO - PIETRO DETTORI
Troppa roba e troppo importante per dare un via libera in fretta e furia. Franceschini, spiegano, ha chiesto uno stop: materie come queste vanno «condivise», ha detto, quando ci si confronta la soluzione si trova sempre, come accaduto sulle intercettazioni. Ma anche Italia viva ha alzato le barricate, perché - hanno obiettato le ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti - si sta parlando della sicurezza dei dati personali e una materia del genere non si può inserire nel milleproroghe «surrettiziamente».
Non solo, il ministro dell' Interno avrebbe anche sollevato obiezioni per i possibili "conflitti" con la carta d' identità elettronica. Pd e Leu, alla fine, hanno accettato di inserire nel "mille-proroghe" solo un accenno al tema dell' innovazione digitale per poi magari inserire il piano vero e proprio durante il dibattito parlamentare, come ha detto Franceschini: «Le norme, frutto di un' intesa nella maggioranza, potranno essere inserite in un emendamento».
beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 1
Ma Italia viva si è opposta anche a questo, votando contro.
La «rivoluzione digitale», per ora, deve attendere.
2 – TRA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E GOOGLE IL FIGLIO DEL GURU 5S E IL GOVERNO DEI DATI
giuseppe conte luigi di maio dario franceschini
Jacopo Iacoboni per “la Stampa”
Nel Piano si scrive "innovazione", ma si legge: dati. La parola più importante per capire qual è la vera egemonia politica, culturale e relazionale che ha acquisito Davide Casaleggio negli ultimi due governi italiani (in particolar modo, contrariamente a quanto si crede, nel secondo ancora più che nel primo) è questa: dati.
PAOLA PISANO FEDERICO D'INCA' enrica sabatini davide casaleggio max bugani
Nel "Piano" bloccato ieri dal Pd - dopo uno scoop de Linkiesta che aveva rivelato il contributo di Casaleggio al testo - la ministra Paola Pisano, vicina al manager milanese, scrive alle pagine 24 e 25 che occorre «sviluppare l' autonomia tecnologica necessaria per il controllo dei nostri dati», e che bisogna «favorire l' adozione e lo sviluppo delle tecnologie di cloud computing, introducendo incentivi economici per l' uso e lo sviluppo di servizi cloud nel settore pubblico e privato». Di cosa stiamo parlando? Il Piano non lo spiega, proviamo a dirvelo noi.
thomas miao con virginia raggi all'inaugurazione del nuovo ufficio huawei di roma 1
Il passo fondamentale nella centralizzazione - e, secondo i critici, potenziale privatizzazione - dei dati italiani è stato fatto a Torino, nel comune amministrato dal Movimento di Casaleggio, l' 11 novembre. Nessuno o quasi ci fece caso, ma l' ad di Tim Luigi Gubitosi annunciò allora una joint venture potentissima con Google per la costruzione del più grande data center unificato italiano, al quale sarebbero stati conferiti i dati di 22 data center sparsi.
Tim promise che con Google tutto sarebbe stato fatto in fretta, che il data center torinese sarà uno dei più grandi d' Europa, e la sindaca Appendino benedisse insistendo sul concetto caro alla Pisano (suo ex assessore all' Innovazione): l' integrazione pubblico-privato.
Il mega data center voluto dal M5S nasce per accelerare la digitalizzazione delle aziende italiane, dalle pmi alla grande industria. In realtà in molti - compresi grand commis in importanti istituzioni italiane - ci dicono riservatamente che il timore ormai è diffuso: questo immenso conferimento di dati a un gigante tech come Google lo porrà in pole position per diventare il grande cloud per la pubblica amministrazione?
massimo dalema d alema davide casaleggio peppe provenzano elena bonetti paola pisano
Cosa accadrebbe se - e qui veniamo al secondo punto - tutta quella che nel "Piano" viene chiamata «la digitalizzazione radicale della pubblica amministrazione», ossia l' obiettivo numero uno di quello che potremmo chiamare "il governo dei dati" di Casaleggio, avvenisse su un cloud privato, e per di più di una big tech americana? Fisco, sanità, regioni, potrebbero conferire dati, fossero anche solo "dati generici", nel cloud di un monopolista americano? E Casaleggio ha forse qualche lieve conflitto d' interessi?
davide casaleggio e luigi di maio a sum #03
Il figlio del fondatore del M5S, di recente a Bruxelles, ha approfittato della confusione fatta da articoli poco a fuoco, spiegando che per lui la pubblica amministrazione «si ispiri pure a tutti i processi che abbiamo messo in piedi (con la piattaforma Rousseau) e li replichi», ma chiarendo che Rousseau non sarà mai esportata dentro la pubblica amministrazione: «Penso che lo Stato sia in grado di costruire da solo i propri processi». E ci mancherebbe altro.
chiara appendino luigi di maio paola pisano
Ma cosa accadrebbe se il partito di cui lui controlla dati e piattaforma online risultasse, alla fine, un tram per il conferimento di dati italiani a Google? Esistono tanti altri problemi, nel governo dei dati. Il primo è l' infrastruttura 5G: inutile tornare qui sul caso sollevato a ottobre 2018 da La Stampa, l' autostrada che il M5S stava fin da allora costruendo ai cinesi di Huawei, e i gravi problemi di sicurezza nazionale che ciò solleva. Oggi, Huawei Italia apre in pompa magna eventi della Casaleggio associati.
DAVIDE CASALEGGIO VIRGINIA RAGGI
davide casaleggio partecipa alla battaglia delle arance del carnevale di ivrea 1 davide casaleggio partecipa alla battaglia delle arance del carnevale di ivrea 8
Su altro fronte, un' inchiesta è stata aperta dal Garante per la privacy su una app su Facebook che nel 2013 la Casaleggio creò per ottenere il consenso dei simpatizzanti del M5S (e di potenziali terzi utenti ignari). Facebook, sorprendentemente, ha dichiarato che la app (su cui al momento tutti i dati sono stati cancellati, e sarà difficile ricostruirli) è stata disattivata solo un anno fa: ben dopo che le policy dell' azienda sono diventate restrittive sulle app.
thomas miao con virginia raggi all'inaugurazione del nuovo ufficio huawei di roma 5 DAVIDE CASALEGGIO IN PISCINA davide casaleggio luigi di maio davide casaleggio luigi di maio davide casaleggio LUIGI DI MAIO E DAVIDE CASALEGGIO davide casaleggio partecipa alla battaglia delle arance del carnevale di ivrea 2