URSULA LANCIA LA SFIDA A XI E GLI GETTA IN FACCIA UNA MANCIATA DI TERRE RARE – ALLA VIGILIA DEL VIAGGIO A PECHINO INSIEME A MACRON, LA PRESIDENTE  DELLA COMMISSIONE UE, VON DER LEYEN, AVVERTE IL DRAGONE: “VANNO RIVISTI GLI ACCORDI COMMERCIALI SULLA BASE DELLA TRASPARENZA E DELLA RECIPROCITÀ” –  L'UE LANCIA IL PIANO PER L’ESTRAZIONE E LA LAVORAZIONE DEI MINERALI NECESSARI ALL'ECONOMIA GREEN E DIGITALE (LITIO, COBALTO...) – BRUXELLES PUNTA AL 10% DI PRODUZIONE INTERNA ENTRO IL 2030. LA MAPPA DEI POSSIBILI SITI DI ESTRAZIONE IN ITALIA

-

Condividi questo articolo


1 – VON DER LEYEN AVVERTE LA CINA: “NUOVI ACCORDI SU CAPITALI E TERRE RARE”

Estratto dell'articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”

 

ursula von der leyen xi jinping ursula von der leyen xi jinping

La Cina sta diventando sempre più aggressiva, ha una tendenza egemonica ma l’Europa non può interrompere i rapporti. Quelli commerciali con Pechino sono fondamentali. Soprattutto sulla produzione di nuove tecnologie. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, cerca di chiarire le relazioni tra l’Unione e il “Dragone” alla vigilia del viaggio con il presidente francese Macron, programmato la prossima settimana. «Il nostro rapporto con la Cina - ha spiegato - è uno dei più intricati e importanti al mondo» ma «non è percorribile sganciarsi».

 

miniera terre rare 1 miniera terre rare 1

[…] va modificato anche l’Accordo Ue-Cina sugli investimenti, «sulla base della trasparenza, della prevedibilità e della reciprocità». E soprattutto della «sicurezza», pure sul piano militare. Bisogna poi tenere presente che la Cina fornisce al Vecchio Continente il 98% delle terre rare, il 93% del magnesio e il 97% del litio. Uno squilibrio che va corretto.  

 

miniera terre rare 2 miniera terre rare 2

Anche perché, avverte la responsabile dell’esecutivo europeo, «si prevede che la produzione di batterie che alimentano i nostri veicoli elettrici farà aumentare la domanda di litio di 17 volte entro il 2050».

 

Per gli stessi motivi, la Commissione presenterà entro l’anno una nuova Strategia per la sicurezza economica. L’obiettivo sarà quello di «garantire che capitali, competenze e conoscenze delle nostre società non vengano utilizzate per migliorare le capacità militari e di intelligence dei rivali sistemici» come la Cina.

Dovrebbe riguardare gli investimenti «in uscita» e «un piccolo numero di tecnologie sensibili». […]

 

2 C’È UN PIANO PER TROVARE LE MATERIE RARE

Estratto dell'articolo di Antonio Rapisarda per “Libero quotidiano”

 

emmanuel macron ursula von der leyen 5 emmanuel macron ursula von der leyen 5

La transizione verde “non è star sopra un albero”. Vuol dire, come sostiene pure l’Unione europea, partecipare: ossia tornare (anche) in miniera a scavare. […]

 

Tradotto: facile a dirsi «giriamo all’elettrico». Poi però la batteria dell’automobile qualcuno la deve fare. A questo punto le strade sono due: o si decide di essere di fatto sotto l’egida della Cina (come lo si è stati, dal punto di vista energetico, con la Russia) oppure ci si deve dotare di una capacità estrattiva perle cosiddette materie prime critiche.

 

terre rare terre rare

[…]  Proprio questo ci chiede l’Europa con un regolamento in via di approvazione – chiamato “Critical Raw Materials Act” – che ha come obiettivo quello di garantire l’approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche. Parliamo di materiali strategici per l’economia del presente e del futuro: dal cobalto al litio, dal magnesio alla grafite.

 

[…] Con questi infatti si producono, fra le altre cose, le turbine eoliche, i pannelli fotovoltaici e appunto le batterie. Cosa stabilisce il regolamento? Che in Europa, e quindi in tutti i Paesi Ue, almeno 10% del consumo annuale di materie prime critiche dovrà essere estratto dentro i confini continentali.

ADOLFO URSO ADOLFO URSO

 

E poi: che almeno il 40% del consumo annuale dell’Ue di materie critiche dovrà essere lavorato in Europa; che almeno il 15% del consumo annuale dell’Ue dovrà provenire dal riciclo mentre non più del 65% del consumo annuale dell’Unione – per ciascuna materia prima – dovrà provenire da un singolo Paese terzo. Il tutto è legato non all’esigenza attuale ma all’orizzonte del 2030: lì dove, come ha confermato Ursula Von der Leyen, sarà molto più alta la domanda di queste materie.

 

CINA TERRE RARE CINA TERRE RARE

Il 2030, ragionano gli addetti ai lavori, è praticamente «domani». E in vista di questa scadenza Bruxelles si aspetta che i Paesi membri si predispongano anche dal punto di vista legislativo per permettere l’estrazione e il riciclo. Per Urso non c'è tempo da perdere: non a caso ha aperto un tavolo insieme al ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, il 28 febbraio, e ne ha convocato un secondo «per prendere da subito le decisioni necessarie».

 

Dal punto di vista operativo occorre provvedere a una mappatura dei siti dove andare a insistere sulle miniere: tante carte, infatti, risalgono agli anni ‘70. L’Italia qui parte decisamente bene, dato che possiede 15 delle 34 materie prime critiche e otto di queste «sarebbero estraibili in tre-quattro anni, o anche meno».

 

xi jinping ursula von der leyen summit ue cina xi jinping ursula von der leyen summit ue cina

Nello specifico parliamo del «cobalto in Lazio e Piemonte; del rame in Liguria, Toscana e nella fascia alpina; del litio nell’alto Lazio; il magnesio in Toscana; della grafite in Piemonte e Calabria; del nichel in Sardegna e nelle Alpi; del tungsteno in Sardegna e nell’arco alpino; del titanio metallico in Liguria, dove il più grande giacimento Ue è però in un parco nazionale protetto». […]

miniera terre rare 6 miniera terre rare 6 miniera terre rare 4 miniera terre rare 4 miniera terre rare 3 miniera terre rare 3 terre rare terre rare emmanuel macron ursula von der leyen emmanuel macron ursula von der leyen miniera terre rare 5 miniera terre rare 5 TERRE RARE E MATERIE PRIME DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA TERRE RARE E MATERIE PRIME DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...