Il leader della Lega Matteo Salvini è favorevole al gruppo patriottico nato oggi a Vienna su inziativa di Orbán, Kickl e Babis che puntano a gruppo unico estremista e sovranista a Strasburgo.
"Da anni la Lega lavora per coinvolgere il maggior numero di partiti che mirano a costruire un'Ue diversa, senza le sinistre che negli ultimi anni hanno distrutto l'Europa e indisponibili a sostenere Ursula Von der Leyen. Vogliamo allargare il più possibile il perimetro di un gruppo forte, patriottico, coeso e contrario a inciuci. Valutiamo molto favorevolmente le parole di altri leader che oggi si sono detti disponibili".
Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni per www.repubblica.it
viktor orban herbert kickl andrej babis
Nasce un nuovo gruppo politico destinato a rimescolare le carte nell’emisfero destro dell’Europarlamento. La stragrande maggioranza dei partiti sovranisti e populisti stanno faticosamente cercando di trovare una casa comune dopo le elezioni del 9 giugno.
E da Vienna è partito un tentativo di convergenza tra il premier ungherese Viktor Orbán, il leader austriaco della Fpoe ed ex ministro dell’Interno Herbert Kickl e l’ex premier ceco e leader dei liberal-populisti di Ano, Andrej Babis.[…] Ma per formare un gruppo a Strasburgo servono rappresentanti di altri quattro Paesi. Il tre leader sovranisti hanno firmato intanto un “Manifesto dei Patrioti” che sarà la base del loro agire. E l’ambizione, come sottolineato da Orbán, quella di diventare “il più grande gruppo” al Parlamento europeo[…]
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Dietro le quinte le trattative sono in corso, insomma, per raggiungere il minimo di sette Paesi per formare un gruppo a Strasburgo. Per Babis i Patrioti avranno tre priorità: “difendere le sovranità nazionali; lottare contro l’immigrazione illegale e rivedere il Green Deal”. Gli austriaci della Fpoe abbandonano così gli Identitari, i cechi Ano hanno già lasciato i Liberali, e il “senzacasa” Orbán ritrova una potenziale casa.
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Il 9 giugno ha visto crescere ovunque l’estrema destra, ma finora i populisti sono sembrati più caratterizzati da veti reciproci che da avvicinamenti. I tedeschi dell’Afd, dopo lo scandalo che ha travolto lo spitzenkandidat Maximilian Krah, sono stati buttati fuori dagli Identitari per volontà di Marine Le Pen e Matteo Salvini e sono alla ricerca disperata di un ricollocamento. Speravano in una nuova formazione con Le Pen, Orbán e i polacchi del Pis per rientrare negli Identitari, come ha appena confessato Alice Weidel a Repubblica. Ma confidavano soprattutto sull’aiuto dell’austriaca Fpoe, che però li ha abbandonati per allearsi oggi con Orban e Babis.
I polacchi ultracattolici del Pis sono in mezzo al guado: finora facevano parte dei Conservatori di Giorgia Meloni, ma potrebbero abbandonarla per aggiungersi ai Patrioti, stando alle indiscrezioni. […] Uno degli interrogativi maggiori riguarda ovviamente il futuro di Rassemblement national, ossia se Le Pen resterà con gli Identitari e la Lega o se si assocerà con i Patrioti di Orbán e Kickl. Ma l’incognita riguarda anche il destino di Meloni, che senza i polacchi del Pis perderebbe un pezzo importante dei Conservatori.