IL VAR HA RESO GLI ARBITRI INUTILI, ORA TOCCA AI GUARDALINEE - AL MONDIALE IN QATAR VERRÀ SPERIMENTATO IL FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO, UN SISTEMA CHE UTILIZZA 18 TELECAMERE IN GRADO DI REALIZZARE UNA MAPPATURA DEL CORPO DEL CALCIATORE PER STABILIRE IN MEZZO SECONDO LA POSIZIONE DEL GIOCATORE - L'ULTIMA PAROLA SPETTERÀ SEMPRE ALL'ARBITRO, SOPRATTUTTO NEL CASO SE IL PASSAGGIO DOVESSE ESSERE DEVIATO - MA IN FUTURO, ANCHE IL "SEMI" È DESTINATO A CADERE…

-

Condividi questo articolo


Maurizio Crosetti per “la Repubblica”

 

FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO

Arriva il fuorigioco videogioco, l'offside tridimensionale, definito "semiautomatico" come un fucile di precisione. Il nome è un po' sinistro, anche se in quel "semi" risiedono speranza e paura: speranza che il fattore umano non sia del tutto cancellato dalla macchina, paura che proprio l'arbitro ci metta del suo per combinare il pasticcio. Con il Var succede anche troppo spesso.

 

L'Ifab, cioè l'organismo che cambia le regole del calcio, ha deciso che il "fuorigioco semiautomatico" lo vedremo in azione già al Mondiale del Qatar. Detto in estrema sintesi, si tratta di 18 telecamere in grado di realizzare una mappatura del corpo del calciatore (29 i punti tracciati) per stabilire in mezzo secondo dove siano corpo e palla. Insomma, un "super Var" (il moviolone, se preferite) in aiuto di quello che già esiste.

FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO

 

Cinquanta fotogrammi al secondo faranno l'autopsia a ogni azione. In geografia, cioè per stabilire dove sta chi, la tecnologia sull'offside è stata sempre affidabile. La storia, invece, di un passaggio o di una deviazione, verrà interpretata anche dal gruppo arbitrale nel suo complesso, con l'arbitro principale chiamato, come sempre o quasi, a dire l'ultima parola: l'ultima riga del codice. Il verbo sarà legge.

 

FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO

Si tratta dell'ennesima mutazione di una specie di mostro, quel totem del fuorigioco che comparve già nel primo abbozzo delle regole del calcio nel 1859 e che nel 1924 vide la nascita del suo indivisibile gemello, il fuorigioco passivo. Una giostra che non ha mai smesso di girare e talvolta al contrario, cambiando periodicamente le regole e sempre a vantaggio di chi attacca: ed è in arrivo un altro sviluppo dell'equazione.

 

FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO

 Probabile che per decretare un fuorigioco, presto occorreranno un fossato con i coccodrilli e il ponte levatoio tra il primo attaccante e l'ultimo difensore sempre più solo, sempre più nudo. Del resto, lo stesso presidente della Fifa, Infantino, non ne fa mistero: «Bisogna favorire lo spettacolo». Andatelo a dire ai portieri. Il fuorigioco, comprese le divagazioni sessiste sulla capacità di comprenderlo, rappresenta da sempre la norma più complessa del calcio.

 

arbitro al var 3 arbitro al var 3

Eppure, da quando esiste il Var è anche il momento di maggiore esattezza per lo sguardo elettronico: le cose, come accennato, possono tuttavia complicarsi quando entra in scena l'arbitro, chiamato ora a interpretare la volontà di un attaccante a partecipare all'azione, ora a quantificare il danno di un portiere ostacolato nella visuale, o ancora a distinguere una giocata del difensore da una semplice deviazione.

 

FUORIGIOCO FUORIGIOCO

La rivoluzione non si ferma qui, il "semi" è destinato a cadere, la tecnologia è sul punto di rendere il fuorigioco perfettissimo (sulla linea di porta, ha già eliminato i gol fantasma, i dubbi e i dibattiti). Nell'attesa di quel momento, prendiamo atto che le sperimentazioni semiautomatiche sono state finora molto soddisfacenti, sono sempre Fifa e Ifab a dirlo.

 

Quando poi non si trovasse il pelo nell'uovo e non si riuscisse a capire se quel pelo è in offside, interverrebbe l'immancabile algoritmo capace di spaccare il mezzo secondo con l'inoppugnabile verdetto. Anche il calcio, insomma, si rivolge all'intelligenza artificiale non riuscendo a farsi bastare quella naturale.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…