Giulio De Santis per il “Corriere della Sera” - Estratti
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Le rivelazioni della escort sui suoi incontri con il capitano della Roma Lorenzo Pellegrini erano false. Il numero sette giallorosso e la donna, infatti, non si sono mai conosciuti. Pertanto anche la voce che il centrocampista l’avesse stalkerizzata è un’invenzione di lei. Almeno questa è la conclusione delle indagini condotte dai carabinieri del comando provinciale di Roma sulla escort di 24 anni, accusata di calunnia e diffamazione.
Secondo le agenzie anche Fabrizio Corona sarebbe indagato per diffamazione, avendo la donna rilasciato un’intervista esclusiva sul rapporto con Pellegrini al suo sito Dillingernews.it.
In Procura, tuttavia, non confermano l’iscrizione del fotografo.
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A convincere i militari che la escort e il giocatore non si sarebbero mai conosciuti è stata, innanzitutto, l’assenza di contatti sui loro cellulari, come risulta dai tabulati telefonici e dalle chat in uso sui loro smartphone. Inoltre anche gli accertamenti sui conti correnti hanno escluso passaggi di denaro.
Lo scorso martedì i carabinieri hanno sequestrato i telefonini della escort, su richiesta del pm Claudia Alberti. Un passo teso a verificare se la donna abbia architettato l’iniziativa, ed eventualmente con chi. L’iscrizione della escort è una svolta, che, almeno in questa fase, getta ombre lunghe sui motivi che hanno portato la ragazza, una rumena residente a Parma, a denunciare il capitano dei giallorossi a ottobre.
Questa la versione che aveva reso ai carabinieri di Parma, assistita dall’avvocato Samuele De Santis: «La relazione con Lorenzo Pellegrini è cominciata nei primi mesi dell’anno 2023 e si conclude per mia volontà il 26 luglio dello stesso anno. Perché lo lascio? Lui stava diventando troppo pressante e quasi ossessivo nei miei confronti.
Quando mi recavo a Roma per incontrarci, lui mi faceva sempre accompagnare dai suoi uomini della sicurezza privata, sia per fare la spesa che per portare fuori il cane.
Se dicevo agli uomini della sua sicurezza che volevo uscire da sola, loro mi facevano credere che potessi farlo ma in realtà mi seguivano da lontano. Sempre al mese di luglio risalgono dei messaggi, dei quali io ho solamente degli screenshot, nei quali lui mi dice cose relative alla mia infanzia e alla mia famiglia d’origine che io non gli ho mai raccontato».
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