Estratto dell'articolo di Mirko Graziano per www.corriere.it
Bobo Vieri, la stagione entra nella fase decisiva. Scudetto ormai assegnato, e nel frattempo il calcio italiano è tornato protagonista anche in Europa. Si aspettava un Napoli simile?
«È una macchina perfetta. Mai visto un club presentarsi così forte dopo una vera e propria rivoluzione tecnica. È incredibile come siano state rese totalmente indolori le partenze di gente come Koulibaly, Mertens, Insigne, Ruiz...».
[…]
Fra i giocatori, chi mette in copertina?
«Ne nomino quattro […] ».
Mettiamoli in ordine.
«Al primo posto c’è Kim, Kim Kardashian dico io (ride). Scherzi a parte, non sapevo nemmeno chi fosse. E qui ripenso a Giuntoli. Mi ha colpito molto la personalità del coreano. È sempre ordinato, disciplinato. Ti viene addosso e ti legna, tanta roba. Poi, naturalmente, c’è Kvaratskhelia: mi sembra Jorge Best per come cammina, dribbla, anche per i capelli. Vabbé che il 90% di chi segue il calcio nemmeno sa chi era Best...».
Al terzo e quarto posto?
«Dico Osimhen, devastante. L’Italia lo ha completato sotto tutti i punti di vista, e oggi è fra i tre attaccanti più forti del mondo. Infine, non bisogna trascurare il “vecchio” Lobotka, che mi ricorda Xavi, uno che sbagliava un passaggio ogni 10-12 mesi».
Insomma, è un Napoli che può sognare anche in Champions?
«Per me non sarebbe una sorpresa, anche se dovrà stare molto attento al Milan».
[…] Tre club italiani nei quarti di Champions: è solo una casualità?
«No, per niente. Quello italiano resta un calcio importante. Ci facciamo rispettare, è un grande orgoglio. Qui c’è tutto per fare cose di alto livello. Siamo sempre stati all’avanguardia tatticamente, produciamo allenatori che sanno proporre un calcio moderno, Spalletti su tutti appunto. Ci sono meno soldi oggi, questo è certo, ma con le idee giuste e il bagaglio tattico del nostro calcio ci si può far rispettare a tutti i livelli. Ci sono anche Roma e Juve in Europa League, oltre alla Fiorentina in Conference League. Anzi, credo che Juve e Roma siano fra le favoritissime. E se l’Inter elimina il Benfica, avremo sicuramente una squadra in finale di Champions. Il calcio italiano è a pezzi solo a livello di stadi, di infrastrutture».
Già, l’Inter: stagione difficilmente decifrabile.
«È inaccettabile perdere 9 gare su 27 in campionato. L’Inter è forte, completa, non può lasciare per strada questa valanga di punti. È sicuramente una stagione anomala in generale, con un Mondiale piazzato in inverno, ma quello nerazzurro è uno squadrone, mi aspetto molto di più e non può avere tanta discontinuità».
[…]
Intanto, è finita l’avventura di Conte al Tottenham. È sorpreso da un epilogo simile?
«Antonio va allo scontro con tutti, è il suo carattere. Se prendi lui, non devi aspettarti uno che sta zitto e gli va tutto bene. E sempre sul filo, è il suo modo di essere, può piacere o non piacere. Sai chi prendi. Ogni due anni litiga con tutti? Sì. Se ne va sempre con problemi? Sì. Sai che è uno esigente, serio. Ed è pesante averlo in società, non ti fa dormire tranquillo. Sono scelte. Ci sono tecnici come Conte e Mourinho che martellano a tutte le ore, mettono pressione e pretendono il massimo, sempre. E ci sono poi quelli a cui va bene tutto, stanno lì. Ognuno allena e vede il calcio a modo suo, e non vuol dire che abbia ragione questo o quel tecnico».
[…]Capitolo Nazionale: che ne pensa di Retegui?
«È promettente, impatto positivo. Davvero un bel gol quello fatto all’Inghilterra: controllo perfetto e tiro immediato, preciso. Da centravanti puro la rete a Malta. Ha ancora una volta avuto ragione Mancio: se vede uno bravo, lo butta dentro senza tanti problemi. In ogni modo, Mateo deve giocare e migliorare ancora molto».
In generale, la Nazionale non convince ancora.
«Ripartenze lenta. Siamo ai lavori in corso, con un cartello molto grande. È dura sostituire uomini come Chiellini e Bonucci per esempio: sono stati i migliori difensori del mondo negli ultimi 10 anni e garantivano una saggia gestione dei momenti più delicati. Gente di esperienza, che ha giocato sempre per i massimi traguardi. Pesavano moltissimo dentro e fuori dal campo. Speriamo che almeno Bonucci possa tirare ancora un po’ avanti».
bobo vieri come ivan drago in faccia di picasso
[…] Scamacca?
«È troppo indietro, pensavo giocasse con maggiore continuità al West Ham. Deve dimostrare di più, deve fare più gol».
Cosa ne pensa di chi polemizza sugli oriundi?
«Sono dei poveretti, mentalità antica, roba da dinosauri. In Australia io sono cresciuto con ragazzi di tutte le nazionalità del mondo...»
riccardo silva vieri christian vieri in nazionale 2003 christian vieri adolescente, quando giocava nel prato MALAGO CANDELA VIERI TOTTI christian vieri con il padre bob bobo tv christian vieri roberto baggio nel 1998 bobo vieri con la famiglia christian vieri bobo tv vieri cassano VIERI DE SIERVO vieri ventola vieri all esame per allenatori a coverciano1 vieri all esame per allenatori a coverciano2 vieri all esame per allenatori a coverciano3 vieri melissa satta costanza caracciolo e christian vieri bobo vieri dorme in spiaggia 1 vieri cassano vieri ferrara cassano adani ventola ADANI VIERI CASSANO TOTTI VENTOLA