CARLETTO, GIMME FIVE! UNA NOTTE REAL PER ANCELOTTI: RIFILA CINQUE PERE AL LIVERPOOL! CHE SHOW AD ANFIELD: I PADRONI DI CASA VANNO AVANTI CON NUNEZ (GOL DI TACCO) E SALAH, POI LA RIMONTONA DEL REAL MADRID CON LE DOPPIETTE DI VINICIUS E BENZEMA E IL GOL DI MILITAO. DUE PAPERISSIME DEI PORTIERI COURTOIS E ALISSON - IN EUROPA IN CASA IL LIVERPOOL NON AVEVA MAI PRESO 4 GOL, A KLOPP SERVE UN MIRACOLO AL BERNABEU... - VIDEO

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Filippo Maria Ricci per gazzetta.it - Estratto

 

 

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I campioni in carica ci sono, eccome se ci sono. Il Real Madrid di re Carlo colpisce il Liverpool nel suo feudo glorioso di Anfield con una tremenda manita e rinnova la sua candidatura per la ‘decimoquinta’, la quindicesima Champions. Nella notte in cui si ricordava Amanacio Amaro, presidente d’onore della Casa Blanca che vinse la ‘sexta’ Champions nel 1966 il Madrid è entrato in campo distratto e ne è uscito trionfatore.

 

Liverpool avanti 2-0, finale 5-2 per i blancos trascinati prima da Vinicius e poi da Benzema. L’undicesima sconfitta stagionale dei Reds è dolorosissima, il ritorno al Bernabeu del 15 marzo sembra segnato. ‘Chaos’ in inglese, ‘locura’ in spagnolo sono due parole adatte per descrivere questo primo round della finale di Champions più ripetuta della storia, 20 ‘orejonas’ in totale vinte dalle due squadre. Nove mesi dopo la finale di Parigi si è imposto ancora il Madrid, che rispetto alla Champions 21-22 ha anticipato la rimonta europea già all’andata.

 

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UNO-DUE DEI REDS—   Tempo 191 secondi e il Liverpool era già davanti: dopo un gran taglio di Alexander Arnold la palla arriva a Salah che di sinistro serve Nuñez, col charrua che sceglie il tacco per battere Courtois. Belga che al 14’ su passaggio indietro di Carvajal si trasforma in un Karius qualsiasi e regala il raddoppio allo scatenato Salah, pichichi della Champions con 8 reti, una in più di Mbappé. L’egiziano ha fatto impazzire Alaba, abbandonato da Vinicius e non supportato da Modric, con l’austriaco costretto ad uscire al 27 per un problema alla coscia destra. Al suo posto Nacho.

 

RISPOSTA BLANCA—   A quel punto Vinicius, l’uomo che ha deciso la finale di Parigi e che con Benzema e Roddrygo appannati sembrava giocasse da solo contro tutto il Liverpool, aveva già accorciato le distanze con un destro a giro da sinistra meraviglioso per precisione e potenza. Alisson ha fermato il brasiliano con un incredibile volo alla sua sinistra (31’) ma al 35’ ha emulato Courtois regalando il pareggio al solito Vinicius: retropassaggio di Gomez, e rinvio spedito contro lo stinco del brasiliano che si era addirittura girato. Rimpallo e pareggio, con doppietta di Vinicius che in questa Champions non aveva ancora segnato. Per lui 18 reti stagionali. E tutta questa roba non è nemmeno tutto, perché Carvajal da una parte (25’) su Nuñez e Robertson dall’altra (46’) su Rodrygo hanno salvato in extremis le proprie porte.

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Partita incredibile, esaltazione del concetto box to box, e necessità di riprendere fiato. Giusto il tempo dell’intervallo, perché dopo … secondi il Madrid ha rovesciato risultato e partita con un colpo di testa di Militao rapidissimo a muoversi nel presepe dei Reds su calcio piazzato di Modric. Punizione rimediata dal solito Vinicius.

 

E al 55’ è arrivato anche il primo gol in questa Champions di Benzema: Gomez fa saltare il fuorigioco, uno-due tra Rodrygo e Benzema e conclusione di sinistro del francese toccata dallo stesso Gomez che spiazza Alisson. Dieci minuti dopo il bis: Modric ruba palla a Fabinho e serve Vinicius, che pesca Benzema tra un paio di difensori: Karim danza, mette a sedere Alisson uscito disperatamente e ancora col mancino piazza la palla nella porta vuota.

 

 

 “Così, così, così vince il Madrid!” cantano i tifosi del Madrid nell’ammutolito Anfield, accompagnando con gli ‘olé’ i passaggi dei loro beniamini che irretiscono un rivale sparito nella depressione. In Europa in casa il Liverpool non aveva mai preso 4 gol, il Real di Ancelotti ne ha fatti addirittura 5. Per l’ex allenatore dell’Everton, un altro piccolo grande record. E un’altra notte da celebrare e ricordare. Per Klopp la notte è fonda.

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